ATTO DI INDIRIZZO: Futuro dell'AST


Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio




Premesso che la ThyssenKrupp, con una operazione a sorpresa, si è ripresa le acciaierie di Terni senza che nessuno ne fosse al corrente, né da parte sindacale né da tutti i soggetti politici ed istituzionali, sia locali che nazionali; 

considerato che, a valutare le prime reazioni alla notizia, tale procedura viene percepita come un interesse proprio dei tedeschi e dei finlandesi a conferma di quanto, l’Italia, venga considerata in Europa;

preso atto che la Commissione Eu antitrust nelle procedure di cessione del sito ha avuto un ruolo, certamente non secondario, con il reiterato rinvio della data di vendita da parte di Outokumpu e con l’accettazione del ritorno della proprietà a ThyssenKrupp (in contraddizione con le scelte fatte dai tedeschi di abbandonare le produzioni di acciai speciali -inossidabile e titanio-). Al momento, detta operazione, non fa altro che trascinare per le lunghe un adempimento di vendita che sembrava doversi assolutamente concludere nei tempi stabiliti, onde rientrare nei parametri prefissati. La Commissione Europea antitrust, artefice dell'operazione di vendita, è oggi chiamata a sciogliere prontamente la matassa, non solo per scongiurare un depauperamento del sito ternano, ma soprattutto per obbligare la TK al mantenimento della proprietà per il tempo necessario a garantire allo stabilimento la giusta competitività e mercato;

considerato che nel frattempo si rende necessario che la TK presenti il suo piano industriale nei volumi d'acciaio, negli investimenti, nell'ottimizzazione dell'impianto e dell'integrità del sito ed anche nel mantenimento dell'occupazione;

visto che il futuro degli Acciai Speciali Terni sarà oggetto dei programmi del prossimo semestre durante il quale Enrico Letta, è chiamato a presiedere il Consiglio europeo e con esso a tutelare gli interessi produttivi dell’Europa fra cui è in evidenza la strategicità del sito ternano; 


si impegna il Sindaco, la Giunta e la Presidenza del Consiglio comunale , per quanto di competenza, a:

1) programmare un incontro tra la “Commissione AST comunale” e i Presidenti dei gruppi consiliari per approfondire lo stato della nuova condizione e assumere eventuali iniziative;

2) dar vita ad un Consiglio straordinario per esaminare le dinamiche industriali che interessano la ThyssenKrupp (investimenti, saturazione degli impianti e competitività del sito); 

3) stimolare la Presidenza del Consiglio affinché la Commissione antritrust, memore delle procedure fin qui adottate, imposti la vendita futura del sito ternano facendo leva sull’eccellenza della produzione, sulla sua competitività e integrità, assicurando che il soggetto acquirente abbia un profilo industriale ed escludendo che si tratti di un puro investimento finanziario; 

4) tutelare, una volta verificata la possibilità di utilizzo del Fondo Strategico Investimento, il destino dell’AST, la più grande acciaieria europea di inossidabile, non escludendo l'intervento diretto del Governo nelle forme ammissibili;


Terni, 23 dicembre 2013

Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione "E. Berlinguer")





Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio comunale




Premesso che nessuno dei migranti sottoposto a disinfestazione a Lampedusa è risultato affetto da scabbia, le immagini riprese grazie al telefonino di uno degli ospiti del centro e, quindi, trasmesse in tv, evocano le scene raccapriccianti e tristemente note di un campo di concentramento;

visto che la memoria del mondo civile non si è persa a distanza di 70 anni dai soprusi patiti da ebrei e disabili e che ogni occasione di discriminazione e violenza deve servire da monito per difendere la dignità, assicurare il rispetto e rifondere fiducia nell’uomo;

sentite le parole del Presidente Giorgio Napolitano, secondo cui è «inammissibile» sottoporre a pratiche offensive esseri già sofferenti per condizione e infermità, pur sottolineando che non si può «mettere in ombra l'impegno umanitario e solidale del nostro paese»;

valutate le parole del Presidente della Camera Laura Boldrini, secondo la quale le immagini sono ‘indegne di un paese civile’;


si chiede al Sindaco e alla Giunta di:

1) dar seguito agli atti presentati su Lampedusa dall’interrogante e da altri gruppi e, più precisamente, porre in discussione i seguenti punti all'ordine del giorno:

· atto di indirizzo : Giornata della memoria dedicata a "Stragi di migranti (Prot.n.162733 del 12.11.2013);

· mozione "Diritti umani... a Lampedusa (Prot. n.147139 del15.10.2013).


2) dar seguito, al coinvolgimento dei giovani sul problema dei diritti umani, adottando iniziative concrete, di concerto con le istituzioni scolastiche, le associazioni Anpi e Anppia;

3) chiedere che venga rivista la legge Bossi-Fini in ambito europeo per assicurare ai migranti, insieme alla speranza di vivere in ambiti più favorevoli alla crescita individuale e collettiva, il diritto di sentirsi partecipe delle sorti dell’umanità, senza sentirsi né escluso, né respinto.

Terni, 23 dicembre 2013



Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione "E. Berlinguer")






Nessuno dei migranti sottoposto a disinfestazione a Lampedusa è risultato affetto da scabbia, le immagini riprese grazie al telefonino di uno degli ospiti del centro e, quindi, trasmesse in tv, evocano le scene raccapriccianti e tristemente note di un campo di concentramento; la memoria del mondo civile non si è persa a distanza di 70 anni dai soprusi patiti da ebrei e disabili e che ogni occasione di discriminazione e violenza deve servire da monito per difendere la dignità, assicurare il rispetto e rifondere fiducia nell’uomo. Le parole del Presidente Giorgio Napolitano, secondo cui è "inammissibile" sottoporre a pratiche offensive esseri già sofferenti per condizione e infermità, pur sottolineando che non si può "mettere in ombra l'impegno umanitario e solidale del nostro paese"; le parole del Presidente della Camera Laura Boldrini, secondo la quale le immagini sono "indegne di un paese civile" danno il senso di ciò che è successo.

In tale scenario, l'Associazione "E. Berlinguer", ha presentato un atto di indirizzo perché sia scelta una Giornata della memoria da dedicare alle "Stragi di migranti"; ed una mozione sui "Diritti umani... a Lampedusa, allo scopo di coinvolgere i giovani sulle tematiche in questione, adottando iniziative concrete, di concerto con le istituzioni scolastiche e con le associazioni Anpi e Anppia. Nel contesto si è chiesta la revisione della legge Bossi-Fini per assicurare ai migranti, insieme alla speranza di vivere in ambiti più favorevoli alla crescita individuale e collettiva, il diritto di sentirsi partecipi delle sorti dell’umanità, senza sentirsi né esclusi, né respinti.

Terni, 23 dicembre 2013



Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione "E. Berlinguer")





INTERROGAZIONE: archivio del Genio Civile


Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che l’archivio storico dell’Ufficio del genio civile di Terni è depositario della storia di una città e del suo territorio tra le emergenze ambientali e la ricostruzione postbellica;

considerato che l’Ufficio del genio civile di Terni, già sezione autonoma del Corpo reale del genio di Perugia sin dal 1927, è rimasto in attività fino al 1972, quando la Regione Umbria ne eredita le funzioni con i D.P.R. 15 gennaio 1972 n. 8 e 24 luglio 1977 n. 616;

visto che l'archivio di Terni è conservato a Solomeo di Corciano nella sede dell’Archivio unico di deposito della Regione Umbria;

visto che le odierne emergenze ambientali, infatti, potrebbero trovare un valido confronto con gli interventi di gestione delle acque pregressi, come le opere di manutenzione e salvaguardia degli alvei dei principali fiumi e l’utilizzo a vario titolo delle acque pubbliche;

tenuto conto che lo studio della documentazione può offrire occasione di riflessione e approfondimento sugli interventi di consolidamento degli abitati pericolanti nonché quelli di ricostruzione di fabbricati in zone sismiche;


si chiede al Sindaco se non ritenga opportuno:

1) far ritornare a Terni l'archivio di Genio civile della Provincia di Terni, utilizzando gli spazi che la Regione ha presso Palazzo Gazzoli, onde avere a disposizione un patrimonio del territorio, non solo utile, ma necessario per studiosi e tecnici;

2) offrire spunti di grande attualità, ai tecnici e agli studiosi, nei diversi campi della storiografia, dell’economia e della tutela del territorio con approfondimenti sulle emergenze ambientali e sulla ricostruzione in zone sismiche.

 Terni, 23 dicembre 2013



Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione "E. Berlinguer")
 
 
 
 
 
 
Al Sindaco del Comune di Terni
 

Premesso che occorre vigilare sul corretto funzionamento di altalene, scale degli scivoli, giochi a molla ed evitare vandalismi e danneggiamenti delle dotazioni attraverso il ricorso a telecamere e all'installazione di un’apposita segnaletica;
considerato che "la Passeggiata" è notoriamente frequentata da bambini e da atleti, per frequentare le aree giochi, i primi e i viali per gli allenamenti giornalieri, i secondi, date le caratteristiche salutistiche che il luogo offre che il parco costituisce un polmone per la città ove fare attività motoria ;

appurato che la sicurezza dei frequentatori sia l’aspetto basilare che deve animare i programmi dell’Amministrazione comunale, occorre adottare misure idonee ad evitare:

· l’uso improprio delle attrezzature del Parco giochi e la verifica periodica della loro idoneità;

· la presenza di cani (con ovvia esclusione dei cani guida);

· il transito di automezzi incaricati della manutenzione nelle ore di maggiore presenza degli utenti;
preso atto che per garantire la massima efficienza occorre vigilare in maniera continuativa, affidando il compito alle forze di polizia, o ipotizzando strumenti di controllo atti a consigliare l’opportuno comportamento civile e morale dell’utenza;



si chiede al Sindaco e alla Giunta come intendano:


a) contrastare i vandalismi e l'uso improprio dei parchi per limitare i danni economici delle attrezzature e siti;

b) limitare all'essenziale il transito di mezzi a motore del Comune in prossimità delle aree gioco dei bambini e dei viali frequentati da atleti;

 c) risolvere il problema della manutenzione in ore non frequentate da bambini e atleti con lo scopo di salvaguardare la salute, la sicurezza e l'incolumità dei piccoli frequentatori dei parchi pubblici comunali;

d) coinvolgere la scuola perché si crei presso i giovani la consapevolezza che usufruire di un bene comune comporti atteggiamenti responsabili e rispettosi della proprietà collettiva, sia nei confronti delle attrezzature messe a disposizione dall’Amministrazione, sia dell’ambiente in cui queste insistono.



Terni, 9 dicembre 2013



Giocondo Talamonti
G.M. (Associazione "E. Berlinguer")
Mauro Nannini RC
Luzio Luzzi RC 
 
 
 
 

INTERROGAZIONE: lavoro e ricerca


Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio Comunale




Premesso che la presenza, nell’area ternana, di ben 15 multinazionali può essere considerata una risorsa se le stesse, in virtù di nuovi paradigmi, fossero in grado di mettere al centro idee, organizzazione e capitali;

ritenuto che l'istituzione locale può sostenerle in tale processo di rinnovamento ma, per contro, deve porre paletti a salvaguardia del territorio: va bene il giusto profitto, ma occorre tutelare i lavoratori e scongiurare che, per logiche di mercato, si spostino altrove le produzioni indipendentemente dalla redditività (vedi Basell);

visto che una parte del tessuto imprenditoriale locale è costituito da piccole realtà, quasi a conduzione famigliare, non facilmente disposte a mettersi in rete per la conquista di fette di mercato nazionale ed internazionale;

considerato che nel nostro territorio molti sono i giovani che perdono l'occupazione e che tanti altri non riescono a fare esperienze lavorative perché le imprese fanno fatica a competere in un sistema così messo;

ritenuto che è necessario invocare per il territorio lo stato di “area di crisi” che consentirebbe di avere flussi di risorse onde poter contare su nuove aziende tecnologicamente avanzate, contrariamente a chi pensa che il territorio può farcela da solo;

tenuto conto che per uscire dalla crisi attuale c'è bisogno di lavoro e saperi, così come di ricerca ed innovazione; Nelson Mandela ha sempre pensato che "l'Istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo";

visto che in data 28.10.2013 è stato messo in liquidazione l’ISRIM, Istituto di ricerca, per il quale erano state date rassicurazioni da parte della Regione circa il mantenimento di un patrimonio di conoscenze e di professionalità, strategico per il rinnovamento del territorio;


si chiede al Sindaco e al Presidente del Consiglio di:

1) dar seguito agli atti (mozioni, interrogazioni) sul tema del lavoro, già presentati per superare il ristagno delle difficoltà attuali del nostro sistema produttivo alla luce, anche, delle novità inerenti l'AST;

2) riferire lo stato dell'arte in merito alla vicenda ISRIM;

3) informare il Consiglio sulle stato delle aziende del ternano in crisi e indicare quali strategie si intendono mettere in atto per far fronte alle difficoltà in cui si trovano aziende e lavoratori.


Terni, 2.12.2013

Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")

PSI Boccolini Giuseppe;

RC Nannini Mauro; Luzio Luzzi

IdV Campili Claudio







Poiché i beni culturali rappresentano per il nostro Paese una ricchezza inestimabile, è opportuno che ogni comunità si impegni a valorizzare le testimonianze di interesse artistico e archeologico importanti per la promozione del turismo e della possibilità di occupazione per i giovani. 

Il patrimonio culturale costituisce una risorsa non solo come eredità del passato, ma anche come prospettiva nel processo di tutela attiva del territorio e come espressione innanzitutto di una comunità. Il restauro del Telamone (un colosso da otto quintali di marmo per due metri di altezza), ritrovato a Terni nel 1971, è stato sistemato al Chiostro di San Domenico di Perugia. La richiesta di restituzione da parte dell’Istituzione Comune ha trovato ostacoli da parte della Soprintendenza, per ragioni che appaiono quanto mai pretestuose e che alimentano nell'opinione pubblica ternana un sentimento di rabbia e di risentimento sia per l’offerta di concedere solo una copia da esporre nel museo cittadino, sia per le difficoltà di trasporto a causa della sua mole e sia, infine, per l’inadeguatezza del luogo dove esporla. 

Virgilio Alterocca, già nel 1886, invitava ad avere cura dei propri gioielli nascosti sotto terra. "... la nostra città non debba vedersi defraudata di quello che per avventura potrà venire alla luce”.

L’Associazione”E.Berlinguer”, in forza di tale sollecitazione, ha presentato, il 2 dicembre 2013, una interrogazione al Sindaco, a sostegno di quella già depositata a luglio, perché siano messe in essere tutte quelle azioni necessarie atte a riportare la statua restaurata di Telamone, patrimonio di Terni, presso il Museo cittadino, anche per evitare che la questione venga percepita come un ulteriore "schiaffo" alla città da parte del capoluogo. L’Associazione ha invitato inoltre il Sindaco a richiedere oltre al "Telamone", anche tutti gli altri reperti ritrovati a Carsulae. L’interrogazione è stata sottoscritta dai seguenti gruppi consiliari: 



Talamonti Giocondo (G.M. "Associazione E. Berlinguer")

PSI Boccolini Giuseppe;

RC Nannini Mauro; Luzio Luzzi

Pd Amici Giampiero; Vinciarelli Marco

Terni Oltre Venturi Leo

Lista Baldassarre Baldassarre Antonio

IdV Campili Claudio





Terni, 4.12.2013












Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che l'antica statua di epoca romana del "Telamone" appartiene al Comune di Terni perché ivi è stata rinvenuta nel 1971;

ritenuto che le ragioni della mancata restituzione, poste dalla Soprintendenza appaiono pretestuose in quanto alimentano nell'opinione pubblica ternana un sentimento di rabbia e di risentimento sia per la proposta di concedere solo una copia da esporre nel museo cittadino; sia per le difficoltà di trasporto a causa della sua mole e sia, infine, per l’inadeguatezza del luogo dove esporla (così come si legge dal Messaggero del 25.11.2013);

apprezzati i vari tentativi fatti dall'amministrazione per ottenere il rientro della statua;

considerato che è in via di attuazione il progetto "Antica via Flaminia", pensato per valorizzarne le risorse archeologiche romane del territorio; a Carsulae, ulteriori scavi stanno rivelando importanti nuove scoperte;

si chiede al Sindaco di:

1. far sentire in maniera ferma e chiara la voce dei ternani nel pretendere la restituzione del "Telamone", patrimonio di questa città;

2. evitare che la questione venga percepita come un ulteriore "schiaffo" alla città da parte del capoluogo;

3. richiedere oltre al "Telamone", anche i reperti ritrovati a Carsulae e portati a Perugia relativi alla “collana di fanciulla” e alla “maschera da teatro”, anche alla luce della realizzazione del Progetto "Antica via Flaminia".



Terni, 2.12.2013


Talamonti Giocondo (G.M. "Associazione E. Berlinguer")
 Boccolini Giuseppe (PSI)
Nannini Mauro; Luzzi Luzio (RC)
Amici Giampiero; Vinciarelli Marco (PD)
Venturi Leo (Terni Oltre)
Baldassarre Antonio (Lista Baldassarre)
Campili Claudio (IdV)




Poiché i beni culturali rappresentano per il nostro Paese una ricchezza inestimabile, è opportuno che ogni comunità si impegni a valorizzare le testimonianze di interesse artistico e archeologico importanti per la promozione del turismo e della possibilità di occupazione per i giovani. 

Il patrimonio culturale costituisce una risorsa non solo come eredità del passato, ma anche come prospettiva nel processo di tutela attiva del territorio e come espressione innanzitutto di una comunità. Il restauro del Telamone (un colosso da otto quintali di marmo per due metri di altezza), ritrovato a Terni nel 1971, è stato sistemato al Chiostro di San Domenico di Perugia. La richiesta di restituzione da parte dell’Istituzione Comune ha trovato ostacoli da parte della Soprintendenza, per ragioni che appaiono quanto mai pretestuose e che alimentano nell'opinione pubblica ternana un sentimento di rabbia e di risentimento sia per l’offerta di concedere solo una copia da esporre nel museo cittadino, sia per le difficoltà di trasporto a causa della sua mole e sia, infine, per l’inadeguatezza del luogo dove esporla. 

Virgilio Alterocca, già nel 1886, invitava ad avere cura dei propri gioielli nascosti sotto terra. "... la nostra città non debba vedersi defraudata di quello che per avventura potrà venire alla luce”.

L’Associazione "E.Berlinguer", in forza di tale sollecitazione, presenterà una interrogazione al Sindaco il prossimo lunedì, 2 dicembre 2013, a sostegno di quella già depositata a luglio, perché siano messe in essere tutte quelle azioni necessarie atte a riportare la statua restaurata di Telamone, patrimonio di Terni, presso il Museo cittadino, anche per evitare che la questione venga percepita come un ulteriore "schiaffo" alla città da parte del capoluogo. L’Associazione ha invitato inoltre il Sindaco a richiedere oltre al "Telamone", anche tutti gli altri reperti ritrovati a Carsulae. 




Terni, 29.11.2013


Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")





Finalmente una buona notizia.

Finalmente una buona notizia. L’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria non finirà accorpato, come è successo per tanti altri servizi periti sotto l’ascia della spending review. Esistono aspetti dell’organizzazione territoriale che non possono seguire logiche sparagnine a tutti i costi, mettendo a rischio gli obbiettivi di crescita e, soprattutto, le esigenze dei cittadini. 

La scuola ha pagato alla crisi il prezzo più salato, sia in termini di mancate risorse che di occupazione.

La miope scelta di un governo incapace di contenere sperperi e pessimi investimenti ha sottratto al paese risorse destinate a istruzione e formazione le cui conseguenze saranno a debito della prossima generazione, come se non fossero sufficienti i carichi già maturati. 

Il vento è cambiato e anche se gli effetti tardano a mostrarsi (la scuola è un investimento a lungo termine) l’inversione è destinata a dare i suoi frutti. 

La soddisfazione del presidente della commissione consiliare della Provincia di Perugia, Luca Baldelli, per il mantenimento dell’attuale situazione organizzativa, è anche la nostra (siamo stati i primi in Umbria a sollevare il problema).

Al suo, uniamo il nostro compiacimento per l’accoglimento di una mozione da noi rivolta al Sindaco di Terni e alla Giunta perché si impegnassero in una convinta sollecitazione presso le sedi competenti per scongiurare l’isolamento e salvaguardare l’istruzione umbra. Far sentire la voce di protesta e soprattutto insistere perché, in un quadro dissennato di interventi di contenimento dei costi, la gestione regionale della scuola non venisse sottratta agli umbri, compromettendone le prospettive di sviluppo territoriale,è servito a ricreare la speranza a investire sui giovani e a ripresentare, in un orizzonte meno lontano, potenzialità che rischiavano la cancellazione.


Terni, 29 novembre 2013



Talamonti Giocondo






Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che il tema dei rischi idrogeologici, della prevenzione e della preparazione ad affrontare i rischi presenti sui territori, torna, ancora una volta, in evidenza nel momento in cui, come in Sardegna, ci sono conseguenze catastrofiche, in termini di vite umane e danni materiali;

preso atto che il nostro Paese ha bisogno di un piano complessivo sul territorio finalizzato, prima di tutto, alla prevenzione e alla riduzione dei rischi che, secondo i meteorologi, sono addirittura destinati ad aumentare in funzione dei cambiamenti climatici;

considerato che investire risorse nella messa in sicurezza dell’ambiente consentirebbe di scongiurare tragedie che poi richiedono investimenti di entità superiore rispetto alle cifre della prevenzione; 

visto che ci troviamo in un periodo di crisi economica gravissima in cui non si riesce a far quadrare i conti e di conseguenza non c’è disponibilità di risorse atte a proteggere i cittadini dalle calamità; 


si chiede al Sindaco se ritiene di:

1) investire, di concerto con gli uffici comunali, la Protenzione civile per verificare lo stato di salute dei nostri ponti e monitorare periodicamente le zone a rischio frane, al fine di scongiurare malaugurate emergenze ambientali; 

2) avviare un piano di manutenzione straordinaria dei deflussi delle acque meteoriche e di quelle canalizzate (torrenti, corsi d’acqua secondari etc.) finalizzato alla prevenzione;

3) coinvolgere l'Università nella pianificazione del territorio per individuare le aree soggette, alla luce dei sempre più frequenti cambiamenti climatici, ad eventuale rischio idrogeologico; 

4) avviare con la Direzione Scolastica Regionale un programma di prevenzione perché gli studenti imparino a rispettare il creato, le sue leggi, i suoi ritmi e a sviluppare nella coscienza individuale un modo di vita comportamentale calibrato sulle esigenze di appartenenza alla comunità (privati e condomini che puliscono i pozzetti ostruiti dalle foglie e le vie di deflusso delle acque meteoriche nei pressi delle loro abitazioni); 

5) favorire la messa in campo di percorsi formativi permanenti dedicati al personale addetto alla protezione del territorio;

6) coinvolgere l'ANCI nel tracciare, insieme al Dipartimento della Protezione civile, linee guida condivise; 

7) far giungere alla Regione Sardegna, colpita dalla durissima tragedia climatica, la solidarietà e la vicinanza della Comunità ternana;


Terni, 25 novembre 2013



Talamonti Giocondo (G.M. “Associazione E. Berlinguer”)
Campili Claudio (IdV)
Nannini Mauro (RC)
Luzio Luzzi (RC)
Boccolini Giuseppe (PSI)








Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che la vendita dell'AST si sta prolungando sine die preoccupando chi vi lavora nel mantenere una occupazione che per anni ha garantito il futuro di tanti giovani;

visto che la "legge di stabilità" è ancora alla ricerca di una forma idonea ad individuare risorse utili a sostenere le politiche che facilitino la crescita; 

tenuto conto che i temi centrali su cui si gioca la credibilità del Governo investono la sicurezza sul lavoro, i diritti sindacali, la difesa dei posti di lavoro, il diritto al lavoro e alla salute;

visto che per effetto della crisi non si investe più, come prima, nella formazione permanente che invece riveste un ruolo essenziale per aumentare la produttività, promuovere l'innovazione e migliorare la competitività; 

visto che Confindustria individua nella ricerca e nell’innovazione il perno per imboccare la strada di una ripresa che si autoalimenti; il sole 24 ore del 21.11.2013 sottolinea che non basta investire sulla conoscenza, ma bisogna puntare a trasformare il risultato della ricerca in prodotti e servizi innovativi nell’obiettivo di riuscire a rispondere ai bisogni sociali dei cittadini europei e di far crescere la competitività dell’Europa;


si chiede al Sindaco di:

1) far sapere quali iniziative può mettere in atto, a fianco dei lavoratori dell'AST, perché ci siano, da parte dell'Outokumpu, risposte concrete relative alla vendita e, da parte della Commissione Europea, quali strategie propone in merito alle assicurazioni di vendita;

2) dar seguito agli atti pregressi, insieme al presente, presentati per tenere alta l'attenzione sulla crisi delle aziende industriali, commerciali, agricole del nostro territorio ai fini di una loro soluzione;

3) favorire lo svolgimento di percorsi formativi permanenti per accrescere le possibilità di produttività e di promuovere l'innovazione, parametri indispensabili per migliorare la competitività e ampliare le quote di mercato e la redditività;

4) favorire gli stage in azienda degli studenti con l’obiettivo di rafforzare il legame tra istruzione e mondo del lavoro;

5) proporre strategie per la “Tutela delle produzioni industriali” ; Terni non deve essere più intesa come terra di conquista per le multinazionali che comprano quote di mercato, fanno profitti e chiudono gli impianti spostando la produzione in un altro Paese. 


Terni, 25 novembre 2013



Talamonti Giocondo (G.M. “Associazione E. Berlinguer”)
Campili Claudio (IdV)
Nannini Mauro (RC)
Luzio Luzzi (RC)
Boccolini Giuseppe (PSI)




ORIENTAMENTO: CHE VUOL DIRE?

Il ruolo precipuo della scuola è quello di formare individui che dovranno dare, con il proprio lavoro, il loro contributo allo sviluppo di una società.

Formazione e orientamento seguitano ad essere termini e situazioni confuse. Vediamo di far chiarezza:

orientare significa indirizzare la formazione professionale o l’istruzione verso settori lavorativi che, da analisi di mercato, studi sociologici, valutazioni economiche, programmazioni industriali e scelte politiche, fanno presumere potenzialità occupazionali, a breve o medio termine, fatta salva la libertà di ciascuno di intraprendere il corso di studi che ritiene più consono alle capacità e agli interessi personali. Negare che questa previsione possa estendersi ad obbiettivi di cinque anni, significa non aver capito niente dell’orientamento, non sapere che cosa vuol dire programmare, negare l’efficienza della progettazione, disconoscere i parametri da utilizzare nell’individuazione, tirare a campare o contare sulla raccomandazione, come ratio, neppure tanto estrema.

Probabilmente, qualcuno riterrà l’orientamento una limitazione alla libertà individuale di scegliere cosa fare nella vita, senza contare che un orientamento esteso a tutti i settori occupazionali offre garanzie di scelta e di realizzazione di aspirazioni personali. E’ un aiuto incommensurabile, un risparmio di risorse economiche e finanziarie semplicemente irrinunciabili per l’intera comunità. Quando le scelte dei giovani seguono la moda del momento o si avvalgono dei mezzi di diffusione di massa (vedi l’affollamento ai corsi di cucina), equivale a costatare che non c’è orientamento. Sì, perché orientare è un compito difficile, necessita di coordinamento fra le istituzioni del territorio, impegna imprese, associazioni e agenzie in studi di settore, in previsioni e programmazioni politiche ed economiche, in risorse umane e professionalità specifiche. Cose che non si inventano e che necessitano di competenze, qualificazioni. Certo, anche dei costi. Ma non si prenda questa ultima voce come la ragione dell’impedimento. La verità è che i costi zero, con cui oggi l’insegnante di lettere esprime un giudizio di orientamento (consiglio) circa il corso di studi che il ragazzo dalla media inferiore deve affrontare, sono enormemente superiori, per i danni che crea, a quelli di un orientamento ‘serio’. 

Se è altamente probabile che fra tre o cinque anni si avrà necessità di mediatori linguistici o di programmatori informatici è perfettamente inutile intraprendere le professioni di moda. Aumenterà la disoccupazione in tal modo, aumenteranno le spese per la riconversione delle competenze, aumenteranno i ritardi nelle risposte al mercato, aumenteranno gli stress individuali e famigliari.

In questa inconcepibile e inguaribile organizzazione del mondo del lavoro, c’è chi ci sguazza e fa fortuna sulle disgrazie altrui: agenzie formative private e istituzionali, che potrebbero servire a rispondere a situazioni di emergenze e che invece proliferano nel mare nostrum dell’ignoranza.

Terni, 22 novembre 2013


Ing. Giocondo Talamonti



MOZIONE: lavoro precario e futuro dei giovani


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che oggi trovare un lavoro stabile per i giovani, compresi quelli la cui età va dai 29 ai 39 anni, è pressoché impossibile e quando capita trattasi di un contratto a termine a volte legato alla disponibilità di spostarsi da un luogo ad un altro se non si vuole perdere il posto;

considerato poi che la difficoltà è ancora più elevata fra coloro che sono in possesso di un titolo di studio; l’Italia è il Paese dell’Unione europea con il più basso numero di laureati assunti nel settore privato, non fa eccezione Terni la cui percentuale si attesta intorno al 4%;

vista la grave crisi che stanno vivendo le nostre aziende industriali, artigianali, commerciali e che colpisce particolarmente le più piccole, forza e spina dorsale del nostro Paese; 


si impegna il Sindaco e la Giunta a:

· dar seguito a quanto proposto con diversi atti presentati al Consiglio comunale in merito allo stato di pericolosità in cui versano le nostre aziende che tengono in ansia diverse famiglie;

· far conoscere le politiche da mettere in atto per favorire la soluzione al problema generale partendo da quello dell’Ast ed estendendolo a tutte le aziende; 

· promuovere una giornata di studio con la realtà educativa locale (scuola, università e agenzie formative) e con le associazioni (Confartigianato, Associazione Industriali, Confapi etc.) per indicare i percorsi formativi più idonei per incidere sul lavoro, sulla sua qualità e sulla competitività delle aziende territoriali; 

· sostenere, di concerto con le associazioni di categoria e le altre istituzioni, le attività produttive, lo sviluppo rurale e i servizi, mediante interventi formativi professionali mirati;

· promuovere e programmare, di concerto con le altre istituzioni e associazioni, uno strumento informativo delle agevolazioni disponibili per le imprese dell'Umbria (accesso ai fondi comunitari, statali e regionali, schede informative sulle singole opportunità, focus tematici su agevolazioni alle grandi imprese, formazione professionale e sostegno all'occupazione). 



Terni, 18 novembre 2013


Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")
Luzio Luzzi (RC) 
Claudio Campili (IdV)





"Giornata della Memoria delle stragi di migranti"

Il mondo è diventato tascabile”, dice qualcuno per indicare che distanze, un tempo incolmabili, sono oggi a portata di mano, a due passi, annullate da mezzi di trasporto sempre più veloci, comodi e sofisticati. La constatazione vale per tutti, eccetto per i migranti che per superare poche miglia di mare o di terra, mettono continuamente a rischio la vita. Per limitarsi ai casi più recenti ed eclatanti è sufficiente ricordare gli oltre 300 morti del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, oppure i 35 del 28 ottobre2013, morti di sete nel deserto del Sahara, o le 87 vittime di una disperata fuga, appena due giorni dopo, attraverso il medesimo deserto per raggiungere l’Algeria.

Non dobbiamo abituarci a convivere con le immagini di traghettatori senza scrupoli, di migranti gettati in mare, di gente che raggiunge stremata le nostre coste, di dispersi e di annegati.

Nei nostri mari si consuma una tragedia quotidiana che deve scuotere le coscienze, condannare l’indifferenza ed esigere misure di natura umanitaria e sociale non più procrastinabili. Per tanti disperati l’abbandono della propria terra è sempre un atto estremo, un’estirpazione traumatica, una resa incondizionata fatta alla dignità, in nome della speranza di assicurare a se stessi e ai propri figli prospettive minime di sussistenza. Il dramma interessa non solo l’Africa, ma anche il centro America, l’America latina e il Medio Oriente.

Tutti accomunati dalla disponibilità ad affrontare il pericolo, a correre il rischio di perdere la vita, dalla tolleranza a vivere il trasferimento in tutte le sue forme di esodo inumano, punitivo, discriminatorio. E’ inconcepibile l’intolleranza di chi confonde il diritto alla vita con un’ostentata invasione. E’ nostro vivo desiderio che, qualunque sia la motivazione, prevalga il principio della fratellanza e l’integrazione delle diverse culture in nome dell'umanità che ci rende uguali, nel segno di quel rispetto che è presupposto di civiltà.

L’invito e il richiamo alla comunità degli uomini ad assumere responsabilità civili ed etiche si leva dalle più alte cariche istituzionali e dal mondo cattolico, ammonendo che la fratellanza e l’attenzione per chi soffre siano esercizio quotidiano di vicinanza e condivisione.

In tal senso, è stato presentato un atto d'indirizzo al Sindaco e alla Giunta impegnandoli ad individuare un preciso giorno dell’anno come “ Giorno della Memoria”, in onore delle vittime innocenti e senza volto delle migrazioni e a denominare tale data "Giornata della Memoria delle stragi di migranti".

La scelta della data, condivisa con l'ANCI, impegni tutti i Comuni della Regione, e la stessa Regione dell’Umbria e si progetti di individuare, in un angolo della città, uno spazio verde ove poter realizzare “Il Giardino della Memoria” da dedicare alle Vittime delle Migrazioni, prevedendo una scultura, o una lapide.

L’azione di sensibilizzazione deve coinvolgere le scuole del territorio sul processo di integrazione, attraverso disamine del problema in classe e convegni per ricordare e analizzare il fenomeno in collaborazione con la Consulta e le associazioni degli immigrati.


Terni, 19 novembre 2013


Giocondo Talamonti







Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso cheIl mondo è diventato tascabile” come dice qualcuno per indicare che le distanze, un tempo colmabili in forza della fantasia, sono state annullate dai moderni mezzi di trasporto, si verifica che soltanto per superare pochi miglia di mare o di terra, la gente, tanta gente, va incontro alla morte. I casi più recenti ed eclatanti:

a) il 3 ottobre 2013 Strage di immigrati a Lampedusa;

b) il 28 ottobre2013, 35 migranti sono morti di sete nel deserto del Sahara;

c) il 30 ottobre 2013, 87 persone sono morte mentre cercavano di attraversare il deserto per raggiungere l’Algeria;

Appartengono alla nostra esperienza le immagini di traghettatori senza scrupoli, dei migranti in balia delle acque che raggiungono stremati le nostre coste ed ancora dei dispersi e di coloro che, in quella immensa tomba senza lapide, hanno perso i parenti più cari, spesso figli, insieme alla speranza;

Una quotidiana tragedia che interessa non solo l’Africa, ma anche il centro America, l’America latina e il Medio Oriente.

Diverse sono le ragioni che inducono gli uomini alla fuga , ma uguale è il pericolo che spesso li attende. E’ nostro vivo desiderio che , qualunque sia la motivazione, prevalga il principio della fratellanza e l’integrazione delle diverse culture in nome dell'umanità che ci rende uguali, nel segno di quella libertà che è in cima ai pensieri di tutti;

condivisi i giudizi:

· del Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano,

"Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti, sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della comunità internazionale e in primo luogo dell'unione europea";

· del Papa Francesco,

l’espressione "E' una vergogna!", enunciata durante il discorso celebrativo per i 50 anni dell'Enciclica "Pacem in Terris";

vista la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”, un atto che fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri. In tal senso si citano l’art.1 che recita “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”, l’art.2“ Ogni individuo ha diritto alla vita” e l’art.6 “Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza”;

si impegnano Sindaco e Giunta:

1) ad individuare un preciso giorno dell’anno come “ Giorno della Memoria”, in onore delle vittime innocenti e senza volto delle migrazioni di morte;

2) a denominare tale data "Giornata della Memoria delle stragi di migranti";

3) a condividere nella scelta della data, attraverso l'ANCI, tutti i Comuni della Regione, e la stessa Regione dell’Umbria;

4) ad individuare in un angolo della città, in un parco o in uno spazio verde del centro, il luogo ove poter realizzare “ Il Giardino della Memoria” da dedicare alle Vittime delle Migrazioni, mediante una scultura, o una lapide;

5) a coinvolgere le scuole territoriali perché gli studenti siano sensibilizzati sul fenomeno ed in generale sul processo dell’integrazione;

6) ad organizzare, in occasione della giornata della memoria, un convegno per ricordare e riflettere sul fenomeno delle migrazioni in collaborazione con la Consulta degli immigrati, le associazioni degli immigrati; le associazioni culturali e la scuola.



Terni, 11 novembre 2013



Giocondo Talamonti (G.M.Associazione "E. Berlinguer")

Mauro Nannini (RC)

Giuseppe Boccolini (PSI)

Claudio Campili (IdV)

Antonio Baldassarre (Lista Baldassarre)

Paola Ciaurro(Lista Baldassarre)

Dario Guardalben (PdL)

Sandro Piccinini (Pd)








INTERROGAZIONE: occupazione, crisi delle aziende


Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio




Premesso che a settembre il numero di disoccupati è cresciuto di 390mila unità rispetto all'anno precedente e sfiora quota 3,2 milioni. I senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono più di 650mila, con un'incidenza del 10,9% sul totale della popolazione giovane. Il tasso di inattività si attesta al 36,4%;

tenuto conto della drammaticità delle disoccupazione giovanile, una intera generazione è fuori dal mondo del lavoro (compresa la fascia che va dai 29 ai 39 anni) e, per di più, non si intravede per loro un futuro migliore. Urge pertanto mettere in campo immediatamente atti concreti con politiche sul lavoro che mettano al primo posto l’occupazione in grado di dare risposte a questi cittadini;

considerato che la crisi che ha colpito alcune aziende industriali nella nostra regione, ci pone interrogativi sul conflitto tra la presenza del capitale multinazionale, alla ricerca del massimo profitto, e le prospettive dello sviluppo industriale del territorio;


si chiede al Sindaco ed al Presidente del Consiglio se:

· non ritengano necessario proporre che le Istituzioni pubbliche, che hanno già profuso in abbondanza contributi finanziari alle imprese, decidano, da questo momento in poi, di intervenire per tutelare le prospettive occupazionali acquisendo quote di capitale delle aziende in crisi, assumendo così, maggiore responsabilità nelle loro scelte. Un intervento pubblico di questo genere sarebbe in linea con gli indirizzi della nostra Costituzione (art.41 e seguenti);

· ritengano opportuno far sentire la condivisione della comunità ai lavoratori in lotta e alle loro famiglie, in particolare se giovani, nella consapevolezza che si tratta di una battaglia per il futuro di tutti.

· intendano dar seguito e avvalersi dei numerosi e pregressi atti presentati dai consiglieri sul tema del lavoro;




Terni, 11 novembre 2013


Giocondo Talamonti (G.M.Associazione "E. Berlinguer")

Mauro Nannini (RC)

Giuseppe Boccolini (PSI)

Claudio Campili (IdV)







Chi pensava che il tribolatissimo problema degli accorpamenti avesse trovato definitiva soluzione, dovrà ricredersi. Evidentemente si tratta di materia indigesta o, nel migliore dei casi, digeribile con abbondante bicarbonato. E questo fin quando, pare di capire, qualcuno non vedrà soddisfatte personali aspettative. Dunque, anche l’attuale statu quo non sembra essere la panacea per tutti i mali. Disposizioni ministeriali attente solo ai tagli, hanno visto la scuola obbiettivo privilegiato degli strali governativi, fino a snaturare progetti e prospettive. Sulle ceneri fumanti di una lotta senza esclusione di colpi, si è inserita una battaglia interna che ha finito per ridurre al lumicino le residue speranze di una ripresa. Accorpamenti fantasiosi e casuali, improntati alla logica del numero di studenti e all’obbligo del contenimento del personale scolastico, hanno avuto la meglio sulla qualità dell’offerta, sulla sicurezza, sul sostegno ai più deboli, sulla gestione. A ridere sono stati solo i bilanci. Il Comune di Terni in varie sedute, si è visto costretto a deliberare disposizioni volte a frenare il continuo rimescolamento degli accorpamenti, sottolineando le peculiarità che ogni Istituto scolastico riveste nella storia cittadina e il supporto che le scuole tecniche sono tenute a prestare all’industria locale.

Nel caso dell’IPSIA, in ragione delle caratteristiche formative assunte negli anni, l’autonomia gestionale è una condizione non trattabile, come non può essere messa in discussione la funzione che svolge in seno all’istruzione e formazione professionale, fornendo risposte puntuali alle esigenze dell’economia locale. La sua tradizione di formazione, gli obbiettivi, immutati in oltre cento anni di vita, impongono non una reggenza, che sa tanto di tappabuco, ma una dirigenza impegnata esclusivamente nella gestione.


Terni, 9 novembre 2013



Giocondo Talamonti








Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che in questa fase di crisi le persone in età giovanile (compresa la fascia che va dai 29 ai 39 anni) si trovano di fronte a tali e tante incertezze che possono sintetizzarsi in:

· difficoltà nell'inserimento lavorativo ed in particolare nel raggiungimento di un impiego "stabile",
· ritardo nel raggiungimento dell'autonomia economica e, di conseguenza, nell'uscita dalla famiglia di origine,
· aumento del rischio di povertà;


considerato che la formazione e le politiche per l'occupazione, devono costituire, nell'agenda dei lavori, una priorità per affrontare l'entità delle questioni (crisi delle aziende territoriali ed occupazione);

visto che sotto i 24 anni è senza lavoro un italiano su tre e che trovare un'occupazione ai giovani, alle donne, ai portatori di handicap non è un' impresa facile;

preso atto della diminuzione dei posti di lavoro e della crisi delle aziende commerciali e manifatturiere;

vista l'interrogazione presentata il 28.10.2013 sul tema: occupazione ( giovani, donne, laureati, portatori di handicap etc.);


si chiede al Sindaco e al Presidente del Consiglio se:

· non ritengano utile affrontare, con urgenza, il tema della creazione delle condizioni locali atte a favorire lo sviluppo del territorio, a superare le momentanee difficoltà delle nostre aziende e della disoccupazione dei giovani;

· l'orientamento e l'educazione permanente sono strade che si intendono perseguire per la formazione di figure utili per il territorio.



Terni, 4 novembre 2013

Giocondo Talamonti (G.M. Associazione E. Berlinguer)

Mauro Nannini (RC)

Claudio Campili (IdV)





L'orientamento, l'occupazione e la TV

Che l’orientamento scolastico si imponga più come operazione indispensabile, prima che utile, è testimoniato dalle informazioni che ‘a braccio’ infestano le TV a proposito delle professioni del futuro prossimo. Chi si diletta nello zapping non avrà fatto a meno di notare che ogni canale, in qualsiasi ora della giornata, presenta un’offerta di cucina: maestri dei fornelli impegnati in ricette improbabili, piatti fantastici a base di qualcosa che manca sempre nelle case comuni, studiosi della culinaria e ricercatori a caccia di composizioni che a nessun altro verrebbero in mente. Dunque, tutti a fare i cuochi, come se le attese del Paese e le aspirazioni dei cittadini fossero tutte concentrate a soddisfare quel pezzetto anatomico che va dalla bocca alla trachea. Poco male se tutto questo si limitasse alla sfera dello spettacolo. Il guaio è che sulle medesime basi si orienta anche l’istruzione professionale. La TV ci avverte che le scuole alberghiere vanno alla grande, e che l’offerta di lavoratori della cucina non soddisfa la richiesta del mondo del lavoro. Ma il sospetto della bufala è a portata di mano: dove andranno tutti questi cuochi se i ristoranti chiudono e le imprese non nascono? Il mistero non è neppure tanto glorioso. Il gradimento è dettato dal fatto che preparare “polpettoni” in TV costa poco alla produzione e prepararsi a fare i cuochi è molto meno oneroso che addestrarsi a fare il saldatore o il metallurgico. A breve c’è da attendersi una montagna di risorse finanziarie per riconvertire gli specialisti della tavola in addetti all’industria, con buona pace di cannelloni e pentoloni a vantaggio di cannelli ossiacetilenici e siviere.

Sapere con un anticipo di tre-cinque anni cosa potrà servire allo sviluppo economico del Paese non è materia di maghi e fattucchiere, come vorrebbero farci credere, ma semplice programmazione, alla quale deve fare da supporto un orientamento scolastico che fornisca personale capace e preparato. Da noi, in Italia intendo, sembra che questa ovvia previsione contrasti con la libertà dei singoli di scegliersi l’indirizzo professionale che più li soddisfi e viene letta come una privazione demagogica di stampo stalinista. Ogni Paese evoluto progetta, nel delineare i settori di sviluppo economico, il ricorso a professionalità che il mondo della scuola deve preoccuparsi di creare.

Questo semplice connubio ha, come comune denominatore, l’orientamento e finché ne ignoreremo i vantaggi dovremo accontentarci di avere cuochi per fondere metalli, cuochi per costruire case, cuochi per assistenza medica, cuochi per insegnare, cuochi per i tribunali, cuochi… cuochi…cuochi.


Terni, 31 ottobre 2013



Ing. Giocondo Talamonti
(G.M. "Associazione E. Berlinguer")





INTERROGAZIONE: piste ciclabili


Al Sindaco del Comune di Terni





Premesso che andare in bicicletta fa bene alla salute, giova al sistema cardio-vascolare, respiratorio e scheletrico-muscolare e che l'uso della bici è maggiormente più salutare se fatto in luoghi ricchi di verde e pianeggianti



vista l'importanza di dotare la città di una rete di percorsi ciclabili e per podisti caratterizzati da un inquinamento ambientale pressoché nullo;



tenuto conto che esiste un percorso di tali caratteristiche nei pressi del campo di ruzzolone, purtroppo bloccato con una camionata di breccia in corrispondenza del primo laghetto; 



visto che il percorso in questione è segnalato come pista pedonale e ciclabile;



considerato che si ha il sospetto che qualcuno, con il blocco della strada, arbitrariamente abbia voluto impedirne l’uso;




si chiede al Sindaco se:


· ha conoscenza delle motivazioni che bloccano il percorso ciclabile e pedonale, e in caso della loro mancanza se esistono responsabili di chi lo ha prodotto; 

· se nella progettazione di città è prevista l’ampliamento della rete di piste ciclabili in località pianeggianti e lontane dai gas di scarico delle automobili.



Terni, 28 ottobre 2013


Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")
Claudio Campili (IdV)
Giuseppe Boccolini (PSI)
Mauro Nannini (RC) 



Quei bimbi in vacanza con la fabbrica

L'esperienza vissuta in Colonia nei periodi in cui le fabbriche volevano essere egemoni della società esterna. 

C’erano una volta le colonie aziendali. Quelle delle foto in bianco e nero, dei bimbi tutti in fila, delle divise tutte uguali. Quelle dove il mare tanti bambini non l’avevano mai visto. 

Oggi quelle colonie, frequentate dagli anni 50 agli anni 70, si presentano chiuse abbandonate, strutture che erano vive per la presenza di un sacco di gente, credo soprattutto figli di operai. Non c’era nulla nell’organizzazione delle giornate che fosse lasciato all’imprevisto. Non esistevano giornate molli, vuote. C’erano sempre un sacco di cose da fare, con orari precisi. Giochi di squadra e sport, come correre nei sacchi. Le cose da fare andavano fatte e non si poteva sgarrare. Perché il rigore delle colonie doveva essere perfetto. Tutte le Fabbriche (Fiat, Olivetti, Edison, Agip,Terni etc.) si erano attrezzate nell'ottica della "fabbrica totale" che organizza la vita dei lavoratori (ritenuta fondamentale per l' incisività sulla produttività e sul profitto), anche fuori dai cancelli degli stabilimenti dando diverse opportunità alle famiglie. A Terni prende piede il Piano casa, a Villaggio Matteotti, con i suoi orti e la messa a disposizione per i dipendenti della "Terni" di strutture come la Piscina, il Bocciodromo, l'Asilo, il Dopolavoro e la Colonia per arrivare alle attività culturali. La Colonia per i figli dipendenti delle Acciaierie di Terni si trovava a Porto Civitanova nelle marche. (Ora non c'è più...). La crisi del dopoguerra insieme al bisogno di potenziare valori solidi e genuini ha fatto fare a molti giovanissimi ternani l'esperienza della Colonia.

Le foto sono state scattate, nel mese di agosto, a Torre Pedrera (dove ho trascorso un breve periodo di villeggiatura), trattasi di colonie marine abbandonate e guardandole si fa un salto in un passato in cui la Soc. Terni si occupava delle condizioni di vita, e non solo di lavoro, dei dipendenti. Le colonie nel tempo hanno subito sorti diverse. Qualcuna è stata chiusa, qualcun'altra è stata ristrutturata e alcune come la colonia marina della Società "Terni" sono state demolite. 



Giocondo Talamonti







MOZIONE: lavoro minorile


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che l’impiego nel lavoro dei minori priva bambine e bambini di fruire della spensieratezza legata all’infanzia, nega il loro potenziale e la loro dignità, pregiudica profondamente il loro sviluppo fisico e morale;

visto che il nuovo Rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), circa i progressi della lotta al lavoro minorile a partire dal 2000, indica una riduzione del fenomeno in previsione dell’obiettivo, condiviso dalla comunità internazionale, di eliminarlo del tutto entro il 2016;

tenuto conto che le ultime stime dell’ILO, saranno oggetto della prossima Conferenza Globale sul lavoro minorile in programma a Brasilia nel corrente mese;

considerato che attualmente nel mondo il 50 per cento dei bambini lavoratori svolgono lavori pericolosi che hanno conseguenze dirette sulla loro salute, sicurezza e sviluppo morale;

appurato che il fenomeno è maggiormente presente nei paesi poveri dell’area Asia-Pacifico e dell’Africa sub-Sahariana,ove il settore dell’agricoltura è più rilevante rispetto a quello dei servizi e dell’industria;


Si impegna il Sindaco e la Giunta a:

1) condannare tutte le forme di lavoro datoriali che usano i minori ovunque si svolgano;

2) escludere dagli eventuali acquisti del Comune tutti quei prodotti che notoriamente sono frutto del lavoro minorile;

3) coinvolgere in tale presa di coscienza le scuole, le associazioni sportive e culturali e quanti hanno la possibilità di intrattenere rapporti commerciali con le aree di maggiore incidenza del fenomeno perché non acquistino prodotti del lavoro minorile.


Terni, 14 ottobre 2013



Giocondo Talamonti (G.M. “Associazioni E. Berlinguer”)






Compattezza per l'Acciaieria

Il prolungarsi della procedura di vendita dell'AST sta aggiungendo problemi a quelli, già esistenti, sulla cessione di una azienda che gode della fama dei suoi prodotti e della professionalità di giovani quarantenni, una forza lavoro, fiore all'occhiello della siderurgia nazionale ed europea.

Nell'incontro di Strasburgo dell’11 giugno 2013, con una delegazione umbra, il Presidente dell'antitrust Almunia si impegnò, a dar seguito alla procedura di vendita in tempi ragionevolmente brevi.

Quanto sopra al fine di scongiurare ulteriori difficoltà che sarebbero potute sorgere fra i contraenti. All’epoca Outokumpu aveva ritenuto inaccettabile la sola offerta vincolante della cordata industriale Aperam-Arvedi-Marcegaglia.

Oggi ci si chiede se la Posco, colosso industriale coreano, potrebbe essere della partita considerando l’interesse mostrato per la Tad di Agarini, già protagonista della precedente cessione della “Terni”.

Si spera che nel frattempo si siano trovate soluzioni utili per la vita della nostra Acciaieria e non ci si avvii verso un suo indebolimento sotto il profilo della saturazione degli impianti e delle commesse sul mercato internazionale.

Il Sindaco, lunedì 7ottobre, alla presenza del Presidente del Consiglio, dei Presidenti dei Gruppi consiliari e dei Presidenti di Commissione ha riferito sullo stato dell’arte per riflettere ed avviare ulteriori iniziative, da concertare con tutti i soggetti interessati.

Importante è stato l'incontro del 15 ottobre fra i vertici della Regione, della Provincia e del Comune Terni con i sindacati e le RSU-AST per esternare la preoccupazione sulla situazione di stallo e per definire, quanto prima, l’assetto stabile dell’Azienda, vitale per il futuro della comunità locale.


L'acciaieria di Terni non può sostenere a lungo le incertezze presenti; l'AST, i suoi dipendenti e la città intera si aspettano che siano osservati i seguenti punti:

  • mantenimento della capacità competitiva;
  • tutela delle produzioni e del sito nella sua integrità;
  • capacità industriale del soggetto acquirente, sotto l’aspetto dell’operatività sui mercati internazionali e della solidità finanziaria;
  • un Piano industriale che contempli oltre all'attività produttiva, l'innovazione, il mantenimento dell'occupazione, gli investimenti sui processi, sulle tecnologie, sull'educazione permanente del personale e sulla formazione dei tecnici tramite l'Università e la scuola, così come prevede il Patto di Territorio;
  • unità d’intenti di tutte le espressioni locali (sindacati, associazioni datoriali, istituzioni, parlamentari etc.) nel perseguire, con interazione coordinata, l’interesse prioritario della città;
  • coinvolgimento del Presidente Letta, del Ministero dello sviluppo economico, delle associazioni sindacali e datoriali a livello europeo per iniziare un percorso di politica industriale nazionale che, a partire dall'AST, dia prospettive anche alle altre aziende in crisi.


Terni, 17 ottobre 2013


Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")







MOZIONE: Consigli di quartiere e regolamento


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che al termine della presente consigliatura le circoscrizioni, strumento di esercizio diretto di democrazia del Comune di Terni, saranno abolite e che, con la scomparsa della loro esperienza quarantennale, verrà meno un rapporto fondamentale instauratosi tra i cittadini e le istituzioni;

tenuto conto che le circoscrizioni in questi ultimi difficili anni sono riuscite ad operare, mantenendo un rapporto vivo con i cittadini, negli interessi dei territori deliberando opere di manutenzione ordinaria anche in risposta alle segnalazioni urgenti provenienti dai bacini di competenza;

visto che l’abolizione dei consigli circoscrizionali creerà, nella costituenda città territorio, un vuoto in termini di partecipazione e di democrazia; 

ritenuto che occorre pensare a nuove forme relazionali come ad esempio l'istituzione di Consigli di quartiere (consigli di partecipazione o consigli di quartiere sociali), e/o di rappresentanze di cittadinanza attiva (composte da cittadini volontari, magari espressione dell’associazionismo già esistente, pronte a ricreare un rapporto diretto tra città e cittadini fondato sulla valorizzazione delle risorse sociali, ambientali, territoriali);

visto che per attivare un percorso di progettazione partecipata che vada oltre le circoscrizioni è necessario modificare lo Statuto e il Regolamento comunale tenendo presente i seguenti punti: 1) dare ai cittadini certezza di essere ascoltati, 2) stimolare la partecipazione dei cittadini e il confronto aperto con l’amministrazione, 3) responsabilizzare i cittadini, 4) sperimentare metodi di partecipazione innovativi basati sull’educazione all’ascolto e sull’interazione;


si impegna il Sindaco e la Giunta a:

1) avviare una riflessione con i cittadini sul decentramento e sulla partecipazione, partendo dalla promozione di un convegno, mediante il quale dare l’opportunità a cittadini, associazioni e amministratori di elaborare un insieme di proposte;

2) prendere in esame le progettualità territoriali delle associazioni, Centri sociali, parrocchie, proposte nell'interesse delle famiglie e tese al raggiungimento di una migliore qualità di vita dell'intera città; 

2) attivare la commissione consiliare per le necessarie modifiche allo Statuto e al Regolamento.

3) procedere alla stesura del regolamento sulla partecipazione per quanto concerne la formazione strutturale dei nuovi organismi (numero, composizione, modalità di formazione, attribuzioni e confini geografici);

4) attivare un settore comunale referente (ufficio di partecipazione) che funzioni da supporto dei processi partecipativi;

5) dare avvio alla costituzione di consigli di quartiere e/o di rappresentanze di cittadinanza attiva.



Terni, 14 ottobre 2013

Giocondo Talamonti (G.M. “Associazione E. Berlinguer”)
Claudio Campili (IdV)
Luzio Luzzi (RC)