(Direzione Generale/Uff.stampa) - Primo appuntamento per il calendario delle manifestazioni che il comune di Terni e la biblioteca comunale hanno messo a punto per ricordare la figura di Virgilio Alterocca.


Mercoledì 3 novembre, alle 16,30, al caffé letterario della bct, un’ Intervista impossibile a Virgilio Alterocca a cura di Domenico Cialfi e Angelo Ceccoli.

Altri tre appuntamenti rientrano nel calendario delle iniziative intitolate Alterocca che culminano con la giornata di mercoledì 24 novembre in cui viene presentato il documentario biografico su Alterocca per la regia di Grazia Morace e viene effettuato un annullo filatelico della cartolina n.1 stampata nello stabilimento ternano. Il 10 novembre invece Domenico Cialfi è il relatore di un incontro su i Luoghi e linguaggi della comunicazione: Il Politeama Alterocca.


Alterocca rilevò, infatti, la gestione del teatro Arena Gazzoli di Terni nel 1886 facendo si che la struttura divenisse centro importante di aggregazione ove assistere alle principali manifestazioni culturali, sportive e politiche della città. Il 17 novembre studiosi e appassionati si interrogano sulla personalità del grande imprenditore ternano di inizio Novecento dando vita alla conferenza Virgilio Alterocca e il mondo che verrà. Saranno presenti, tra gli altri, Michele Giorgini, studioso di storia locale, Filippa Trummino dell'Archivio di Stato di Terni, Angelo Bitti dell'Icsim, Francesca Boscherini di Alterocca Media, Giocondo Talamonti, preside del Pertini di Terni.


Fino al 30 novembre, è visibile in sala Farini, Saluti da…mostra di cartoline d’epoca provenienti dalla collezione Sergio Marigliani, dove sono esposte più di 500 cartoline dal 1890 fino al 1910. Info tel. 0744 549070)


Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che non c’è sviluppo senza formazione, senza cultura, senza ricerca per le quali occorrono interazione e coordinamento fra scuola, Università e mondo del lavoro.


Tenuto conto che l’alta specializzazione, è l’obiettivo che occorre perseguire per ottenere qualità dai risultati e dare un futuro alla nostra città.


Considerato che per fare di Terni una apprezzata città universitaria e consolidare la presenza degli iscritti e frequentanti occorre che si valorizzino le professionalità in uscita anche attraverso il coinvolgimento dei giovani laureati locali nei bandi regionali.


Si chiede al Sindaco se,
per rendere appetibili le lauree rilasciate dal polo universitario ternano e i bandi occupazionali, non ritenga opportuno intervenire sulla estromissione dei laureati in “Ingegneria dei materiali” , dal bando della Regione Umbria per posti inerenti l’occupazione in Ospedale, in cui esplicitamente si legge “ …esclusi i laureati in Ingegneria dei materiali….” .


Terni, 18.10.2010

Giocondo Talamonti;

Luzio Luzzi;

Mauro Nannini



Al Sindaco del Comune di Terni

Premesso che far ricorso alla storia per guardare al proprio futuro rappresenta un modo di operare di chi vede in essa e nella cultura i punti di riferimento per fissare obiettivi di crescita e di sviluppo di un territorio;

tenuto conto che la vecchia lapide che ricordava la presenza a Largo Manni, di un Monte di Pietà non è più nella sua collocazione; l’edificio è stato recentemente ristrutturato.

Viste le preoccupazioni, per lo spostamento della lapide, del ricercatore e storico ternano Walter Mazzilli che, attraverso internet, ha inteso scuotere la memoria storica della città e di quei ternani che amano le proprie origini;

Si chiede al Sindaco se:

• ciò costituisce un oltraggio alla storia della città o semplice disattenzione alla quale si può trovare rimedio?

• intende attivarsi per far riportare la lapide con la scritta “Monte di Pietà” al suo posto perché possa essere vista di nuovo da cittadini e studiosi

Terni, 18.10.2010
Giocondo Talamonti;
Luzio Luzzi;
Mauro Nannini


Al Sindaco del Comune di Terni
All’Assessore alla Polizia Municipale

Al Comandante della Polizia Municipale
Alle fonti d’informazione

A conclusione della manifestazione podistica “Circuito dell’Acciaio”, svoltasi il 10 ottobre 2010, ritengo opportuno evidenziare l’efficienza del servizio svolto dalla Polizia Municipale che, oltre all’intensa attività di prevenzione, ne ha consentito lo svolgimento in indiscussa sicurezza.

Tutti i podisti, molti provenienti da ogni dove, hanno apprezzato in modo unanime la prestazione offerta.

Pubblicamente, me ne faccio interprete perché, evidenziare le capacità, le competenze ed il merito di chi svolge un servizio in maniera professionale, fa onore a se stesso ma anche, e soprattutto, all’intera comunità ternana.

Desidero esprimere sentiti ringraziamenti ai vigili impegnati nel compito per la predisposizione e attaccamento al proprio lavoro, per l’aver fatto rispettare l’ ordinanza di chiusura al traffico, per la lodevole continua attività svolta lungo tutto il percorso consentendo così, alle migliaia di podisti, di poter godere delle bellezze paesaggistiche, di respirare un’aria pulita e tale da far trascorrere una giornata di sport serena, non disturbata da alcun incidente degno di rilievo.

Un vivo ringraziamento va anche ai volontari che hanno coadiuvato i vigili urbani e alle altre forze dell’ordine che, per la parte di loro competenza, hanno operato per la buona riuscita della 35.ma edizione del Circuito dell’Acciaio.

Giocondo Talamonti

Al Sindaco del Comune di Terni
Alla Giunta Comunale
Al Presidente del Consiglio


Visto che in questi giorni si sta predisponendo il piano dell’offerta formativa territoriale per il quale il Comune di Terni, per quanto di competenza, è chiamato a formulare le proposte operative da presentare all’attenzione della Conferenza provinciale in vista del progetto locale da presentare all’ approvazione del Consiglio regionale;

considerato che il Consiglio comunale nell’adunanza del 21 dicembre 2009 n.182 ha deliberato all’unanimità l’atto di indirizzo sul dimensionamento scolastico per quanto concerne l’autonomia per l’Ipsia e per l’Itis,

si chiede al Sindaco, alla Giunta comunale e al Presidente del Consiglio di far sapere se è stato avviato l’iter procedurale in conformità alla delibera richiamata. Terni, 11ottobre 2010

Talamonti Giocondo
Nannini Mauro


L’8 OTTOBRE 2010 alle ore 09.00 presso la SALA “SERGIO SECCI”dell’IPSIA “Sandro Pertini” si è svolta la Cerimonia di Intitolazione della palestra a VIRGILIO ALTEROCCA:Un ternano illustre la cui opera è uno stimolo per il presente. La Targa è stata posta all’ingresso della Palestra dell’Istituto Professionale.

Virgilio Alterocca
imprenditore, editore, benefattore, educatore, promotoredella scuola professionale.
A cento anni dalla morte, 10 agosto 2010, la scuola,riconoscente, ne ricorda la figura intitolandogli lapalestra dell’Istituto.


Virgilio AlteroccaIniziò la sua attività tipograficanel 1877 e nel 1883 stampa ilSabino” e successivamente il “CorriereUmbro-Sabino”.

Con la diffusione del giornalepose in evidenza lo spaventoso analfabetismoche riteneva essere lacausa dell’assenza di una coscienzacivile collettiva.

La drammaticità della situazionesuggerì a Virgilio, oltre allanecessità di divulgarel’apprendimento popolare, di guardarea progetti concreti di crescitaculturale (nacquero tentativi di istituirescuole serali, aperte alla frequentazionedi ragazzi e adulti).

Promosse l’attività fisicapresso la Palestra Giuseppe Garibaldidi Terni con l’obiettivo di unirealla formazione della mente quelladel corpo secondo il concetto latino“mens sana in corpore sano”


Il fatto più sorprendente che sipuò cogliere nella rivisitazionedella variegata attività di Virgilio, èl’attualità e la modernità del suo pensieroche ci riporta ad un parallelismoquasi perfetto con l’impostazione organizzativache oggi ci coinvolge.

Si pensi all’importanza che dettealla comunicazione e alla sua intrinsecainterazione tra soggetti.

Per dare un’idea della passioneche animava il nostro concittadino Alterocca,cito la sua frase scritta quandogià sapeva di non poter vedere realizzatociò che aveva nel cuore e nellamente:

“…se qualcuno volesse comunque onorarela mia memoria, faccia in qualunquetempo una qualunque offerta aquella Scuola Professionale cui avevovotato il resto della mia vita.”
Ing. Giocondo Talamonti
Dirigente Scolastico

“…ho ancora impresse nella memoria le parole di un ex minatore sopravvissuto alla strage di Marcinelle. Mi disse Presidente, vuole sapere perché 50 anni fa tanti miei compagni rimasero sepolti in galleria? Non si trattò di un corto circuito o di un semplice incidente tecnico, ma perché allora il carbone valeva più della vita umana. Se non vuoi che le persone muoiano, allora la vita deve valere più del carbone…”.
On. Fausto Bertinotti
(Presidente della Camera - 2006)

Un invito a tutte le forze istituzionali, politiche e sociali a puntare sulla cultura della Sicurezza intesa come prevenzione e come educazione e rispetto della vita umana…
Ing. Giocondo Talamonti
Dirigente Scolastico

Il 24 settembre 2010, alle ore 9.00, presso la sede dell’Istituto Professionale Pertini si è svolto il convegno“ La vita nel mondo del lavoro” con il proposito di stimolare un ben definito impegno culturale perché la morte sul lavoro di migliaia di persone non sia una morte inutile.

La cultura, infatti, dovrebbe rendere tutti più consapevoli che è proprio la coscienza di sé ciò che farà capire come la vita richieda l’impiego di ogni energia per amarla, rispettarla e difenderla.

La proposta è stata rivolta ai giovani frequentanti la classe terza dell’ Istituto I.I.S. Tecnico Industriale e Professionale “Allievi-Pertini” che quest’anno, su iniziativa del Prefetto di Terni, inizieranno un percorso pilota triennale sulla Sicurezza che coinvolgerà tutti gli Istituti Tecnici e i Professionali “Industria e Artigianato” della Provincia.

Su di loro, cittadini e lavoratori del domani occorre puntare per sensibilizzare le coscienze in formazione e per veicolare, in prospettiva, l’approccio alla tematica “ sicurezza” per la propria e l’altrui incolumità.

L’obiettivo condiviso di rendere, per quanto possibile, il nostro mondo più umano si realizza, anche, con l’ invitare le persone a riflettere sul valore della vita, su quanto sia preziosa e sull'assurdità di perderla, o di farla perdere ad altri, a volte per una piccola banale distrazione, altre volte per comportamenti rischiosi che si potrebbero benissimo evitare.

Il fenomeno prevenzione sul lavoro investe il concetto di cultura individuale e collettiva. La formazione in tale campo nasce dalla scuola, si matura nell’espletamento del lavoro, si arricchisce con l’esperienza, ma soprattutto trae ragione dalla misura personale che ognuno di noi mantiene nei confronti del pericolo e dell’esposizione al rischio. Il fenomeno investe tutte le Istituzioni, nessuna esclusa, le quali devono sentirsi impegnate a cercare una soluzione comune, senza escludere interventi mirati, suggeriti dall’esperienza maturata in uno specifico campo. Quanto ai costi, le misure da adottare per la sicurezza nel lavoro, se per certi versi potrebbero sembrare onerose, per altri, tutelando lo stato di benessere dei lavoratori, vanno ad avere una minore incidenza sulla spesa generale destinata a salvaguardare la salute pubblica.

L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Terni, dal Comune di Terni e dall’UNLA-UCSA ha visto la presenza del Presidente del Consiglio Regionale, Eros Brega, del Vice-Prefetto aggiunto, Dott.ssa Mariacristina Di Lello, della Prof.ssa Ada Girolamini della Direzione Scolastica Regionale, del dott. Giovannetti Giancarlo dell’Ospedale Civile “S. Maria” di Terni, dell’Amministratore Delegato della “Garofoli Spa” Paolo Garofoli, del Dr. Roberto Merlini dell’ASL4, del Segretario della Cisl Faliero Chiappini, del Presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia, del Direttore dell’ICSIM, Alberto Pileri, della Direzione Provinciale del Lavoro, Adriano Bartolucci, della Sig.ra Daniela Mariani, vedova del ferroviere morto a Terni, del Presidente della Confartigianato Imprese Provincia di Terni, Giuseppe Flamini, del Direttore Provinciale dell’INPS, Vera Cardaioli, e del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 2006-2008, On. Cesare Damiano, che ha sottolineato come l’interazione fra Scuola, mondo del Lavoro, territorio ed Istituzioni è condizione indispensabile per incidere nella crescita culturale dei giovani e nel livello di coscienza civica di una società moderna.

Si è svolto il 22 settembre 2010, dalle 9.00 alle 11.00, presso la sala “Diego Tripepi” del plesso scolastico “L.Allievi” di Terni, l’incontro di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, denominato “In strada e in pista vincono le regole”, specificatamente rivolto ai giovani neo-patentati e in età di ottenere la patente di guida.

L’incontro è stato organizzato nel contesto della 4^ Edizione del Progetto nazionale “Sara Racing Week End”.Coordinatore dell’incontro Rosario Giordano (Ufficio stampa Aci Sport) che ha anche presentato slides statistiche dell’ ACI-ISTAT. Il Presidente Provinciale dell’ACI, On. Mario Andrea Bartolini, nel suo intervento ha sottolineato il pericolo rappresentato dall’assunzione di droghe ed alcool specie per chi si accinge alla guida, essendo causa principale degli incidenti stradali, insieme, ovviamente, anche all’alta velocità. Il Comandante Francesco Falciola si è soffermato sul ruolo svolto dalla Polizia stradale e da tutti i soggetti che si occupano di sicurezza stradale che operano in sinergia secondo un’ottica di efficace impostazione. E’ seguita la Proiezione di un DVD del Centro Guida Sicura di Vallelunga, commentata da Valentina Albanese, pilota istruttore, la quale ha indicato e suggerito una vasta serie di comportamenti e di manovre idonee a scongiurare possibili incidenti. Solo dal rispetto delle regole ci si può attendere un loro contenimento. L’armonizzazione di sport e scuola in tema di cultura della sicurezza è raffigurata dall’artistica scultura del Maestro Giulio Viscione, evidenziata nel manifesto di presentazione dell’iniziativa.

Presente all’incontro anche il Direttore dell’ACI di Terni, Raffaele Ferriello.

Il Dirigente Scolastico
Ing. Giocondo Talamonti

Dalla “Repubblica” del 6 ottobre, si apprende che Ettore Torri, capo della Procura antidoping del Coni, ha gettato la spugna. Ha rinunciato ad anni di lotta, a speranze spesso frustrate, a miriadi di tentativi di imporre la legalità nello sport in genere e nel ciclismo in particolare.

Indubbiamente, si tratta di una rincorsa continua, senza neppure un attimo per riprendere fiato, sistemi di analisi sempre più sofisticati per individuare sostanze proibite occultabili e occultate. Ha dichiarato che tutti i ciclisti si drogano, che la punizione di uno avvantaggia solo i ciclisti non denunciati, per i quali è un premio vedersi sottrarre concorrenti agguerriti. La rassegnazione arriva a deprimere chiunque concepisca lo Sport come pratica formatrice dello spirito e del corpo, come esempio di lealtà, come esercizio utile a gestire sconfitte e vittorie nello storico monito decubertiano.

L'evoluzione del doping è inarrestabile: medici, farmacisti ed infermieri formano qui e là bande di dopatori sofisticati, adottano misure di assunzione inaccessibili alla verifica da parte della legge. Una contrapposizione iniqua e inutile, una lotta fra guardie e ladri, con la certezza dei ladri di farla sempre franca. Se poi qualcuno cade nella rete per ingenuità, nessun problema. Aspetterà i sei mesi, o al massimo due anni e tornerà a guadagnare come e più di prima, senza sentirsi addosso il peso della condanna morale dei fan e senza provare alcuna vergogna per la scorciatoia scelta.

Torri ha aggiunto che con la dichiarazione, secondo cui tutti i ciclisti si dopano, non intende esprimere un sospetto, ma una certezza, essendogli stata confidata dai diretti interessati.

L'UCI, per bocca del suo Presidente, McQuaid, sta nero e se la prende con il magistrato Torri, reo di non fare l'ipocrita, di alimentare l'allarmismo, di mettere a rischio la continuità di una disciplina che macina miliardi, mantiene varie industrie, fa pappare giornalisti e TV, editori e meccanici, sponsor e laboratori chimici, alberghi e dame più o meno bianche, agenzie di scommesse e, perchè no?, anche magistrati.

Da qui scaturisce la richiesta di dimissioni di Ettore Torri, giustamente condivisa dall'Accpi e CpA (Associazioni di ciclisti), dall'Adispro (Associazione di direttori sportivi) e dall'Aimec (Associazione dei medici sportivi), tutti appassionatamente uniti nel conservare il proprio lavoro (anche se sporco), a salvaguardare la propria coscienza (anche se non limpida), a continuare a credere nel valore salvifico del denaro degli sponsor.

L'impressione che la voce contraria di Torri sia l'unica nota stonata nel perfetto equilibrio d’illegalità sportiva che domina questa disciplina, dovrebbe indurre il magistrato a farsi effettivamente da parte e lasciare spazio al dilagare dell'immoralità nella società e nello Sport. Non è tempo, questo, per i martiri!

Terni, 8 ottobre 2010
Giocondo Talamonti
Al Sindaco del Comune di Terni

Premesso che il permanere di una crisi economica e finanziaria colpisce, in un crescendo, le aziende e un mercato del lavoro che si sostiene solo grazie al ricorso massiccio alla cassa integrazione e alla mobilità.

Considerato che l’emergenza disoccupazione rischia di deflagrare con pesantissime conseguenze sul tessuto economico e produttivo locale (Emicom, Basell, TK-AST…etc.) e regionale.

Visto che la manovra finanziaria di Tremonti implica uno smantellamento dello stato sociale, un abbattimento del costo del lavoro e una riduzione dei servizi, scommettendo, ancora una volta, sulle miracolose potenzialità del mercato e dell’impresa. Soltanto interventi programmatori di lungo periodo e strutturali possono garantire di affrontare efficacemente la situazione.

Tenuto conto che i tagli apportati alla scuola pubblica si stanno configurando come colpi incalzanti di una mannaia che taglia simultaneamente posti di lavoro, programmi educativi e progetti di vita

Visto che per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione a 16 anni si introducono norme che prevedono l'assolvimento dell’ultimo anno dell’obbligo con il contratto di apprendistato che, come è noto, assume l'aspetto di un vero e proprio rapporto di lavoro. Si condannano, così, le ragazze e i ragazzi che hanno difficoltà di proseguire negli studi, spesso causate dalle precarie condizioni economiche delle famiglie o da contesti sociali degradati, all’inserimento precoce nel mondo del lavoro senza quelle idonee competenze formative atte a fronteggiare i cambiamenti epocali che caratterizzano il lavoro.

Vista la consistenza del numero dei posti di lavoro sacrificati nella scuola, 40.000 posti in meno nel 2010/2011(25.000 posti di docenti e 15.256ATA) che la cancellano dal ventaglio dei beni pubblici da salvaguardare dimenticando che è la base di una filiera che la lega all’Università, la Ricerca, l’Innovazione e l’Impresa. Nella sola Provincia di Terni il numero dei posti tagliati contano, nel 2009 n.189 unità, nel 2010, 170, per un totale di 359 posti di lavoro equivalenti alla chiusura di una media impresa (i più colpiti sono i giovani ed in particolare le donne e con ciò si incrementa la disoccupazione giovanile).

Considerato che i tagli coinvolgono anche i Centri Territoriali per l’educazione degli adulti in deciso contrasto con gli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona e dalla Commissione europea, nel settore dell’istruzione e della formazione 2010 che comprende la Promozione dell’apprendimento permanente come uno degli aspetti chiave per superare la crisi in atto.

Visto che questo paese, fra i membri degli stati europei, è quello che impiega meno risorse per l’istruzione pubblica (al di sotto della media Ocse, mentre è bene in media per i finanziamenti alle scuole private). Si consideri che in mezzora il governo Berlusconi è riuscito a destinare, ad un battito di ciglia del cardinal Bagnasco, decine di milioni per le scuole clericali, ha immesso in ruolo, senza concorso, decine di migliaia di persone per l’insegnamento della religione, mentre tagliava otto miliardi alle scuole pubbliche.

Considerato che la scuola pubblica è vista, contrariamente a quanto accade negli altri paesi, come un costo non come un investimento.

Si impegna il Sindaco a

• dar vita ad un incontro tra le forze istituzionali politiche, sociali, sindacali, culturali, i dirigenti scolastici, le associazioni e i movimenti per elaborare proposte finalizzate ad un Piano regionale della scuola che preveda: nuovi ammortizzatori e tutele , una revisione del riparto dei fondi per il diritto allo studio in modo da adeguare la distribuzione dei contributi alle emergenze derivanti dalla riforma della scuola pubblica

• a non indugiare e presentare al più presto le proposte che il gruppo consiliare ha già avanzato con atti di indirizzo sul lavoro per un Piano regionale del lavoro che prevede la Scuola come fulcro per lo sviluppo.

• monitorare l’impatto che i tagli al personale hanno prodotto sulle realtà scolastiche nell’ottica di una offerta formativa il più possibile condivisa e rispondente alle effettive esigenze del territorio;

• a sostenere l’impegno, che l’assessore regionale Casciari si è assunta insieme all' Anci, di portare sui tavoli interregionali e nazionali la richiesta di maggiori risorse di organico, che a gran voce proviene dai territori nonché risorse per le attività curriculari e per l’educazione permanente degli adulti.

Terni, 6 settembre
Giocondo Talamonti
Luzio Luzzi
Mauro Nannini


Arriva la scossa… E’ uscito il n.9 de “La Scossa”, periodico del Gruppo Consiliare della Lista Comunista. In esso sono riportate le notizie riguardanti la sicurezza sul lavoro, quale chimica a Terni? E’ facile governare un popolo di ignoranti e le immancabili chicche del maestro sommo e le molliche di Effe Elle. La “scossa” può essere ricevuta, gratuitamente, per e-mail facendone richiesta(giocondo.talamonti@email.it).

Giocondo Talamonti

Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che
La manovra finanziaria del governo per gli anni 2010/2011 comporta una serie di ricadute sociali pesantissime, che solo nella nostra regione determinano una riduzione della spesa di 250 milioni di euro in due anni, pari a una diminuzione della spesa pro capite per cittadino di circa 130 euro;


Invece di colpire i ceti privilegiati, la manovra finanziaria compromette le fondamenta stesse delle politiche della Regione e più in generale del settore pubblico: le politiche relative alla non autosufficienza, con la riduzione di 3 milioni di euro della spesa dedicata e l’azzeramento del fondo per la non autosufficienza; i trasporti, con un taglio stimato in 40 milioni di euro; l’istruzione pubblica, con il drastico taglio del personale docente e ATA; le politiche per la famiglia; l’edilizia residenziale pubblica e le opere pubbliche; le politiche del lavoro;


Gli obiettivi della manovra sono evidentemente quelli di sfruttare la crisi per demolire i diritti del lavoro, escludendo il sindacato dai processi decisionali o asservendolo alla logica dell’impresa, nonché di disarticolare definitivamente il settore pubblico a tutto vantaggio dei privati, togliendo così ogni garanzia residua alle fasce più deboli della popolazione;


Considerato che
I tagli della finanziaria verranno a sovrapporsi con le misure di riorganizzazione e di riordino della spesa nelle aree disabili ed anziani già avviate da parte dell’ASL 4 in conseguenza di uno scostamento di bilancio riferibile all’anno 2009, pari a 1 milione di euro;


Lo scostamento di bilancio accertato dall’ASL 4 ha portato quest’ultima ad annunciare la riduzione di 36.000 ore per il terzo quadrimestre 2010, corrispondenti a circa 9000 ore al mese suddivise in servizi di assistenza socio-sanitaria assistenza sociale;


Lo scostamento di bilancio è stato annunciato nel mese di Agosto 2010, mentre nei mesi precedenti ed in particolare nel mese di Marzo era stata negata la possibilità di interventi legati al budget;


Come già premesso, i tagli alle politiche sociali previsti nella nostra regione per il 2011 disposti dalla finanziaria sono stimabili in 4-6 milioni di euro nella nostra regione; in conseguenza di questa contrazione della spesa nel settore, si deve fondatamente presumere che la riduzione delle ore prevista nel terzo quadrimestre 2010 non solo non potrà essere recuperata a Gennaio 2011, ma verrà bensì aggravata da ulteriori interventi di riassestamento, che comporteranno ulteriori perdite in termini di ore e, di conseguenza, di unità lavorative;


La riduzione del monte ore sui servizi assistenziali preventivati dalla dirigenza dell’ASL 4 sono stati annunciati in assenza di un confronto con i soggetti interessati da tali interventi, come gli utenti, le associazioni dei famigliari, i sindacati, le cooperative;


Il piano di riordino non è stato ancora discusso né in giunta né nell’attuale maggioranza consiliare, con grave danno per la funzione direttiva e programmatica delle istituzioni politiche rispetto alle decisioni di ordine tecnico, nonché per la pubblicità e la trasparenza del piano stesso, che per essere adeguatamente analizzato rende necessaria una diffusa ed appropriata conoscenza del bilancio del 2009;


La presenza di così ingenti interventi di riduzione dei servizi impedisce la maturazione dei presupposti per una discussione sul nuovo piano regolatore sociale seria e responsabile, in quanto rischia di aprirsi in assenza di un’autentica direzione del settore da parte del comune, che delega il proprio ruolo a quanto stabilito in sede tecnica;


Allo stato attuale manca nel territorio una mappatura degli utenti, delle loro famiglie e dei loro bisogni assistenziali, unico strumento in grado di fornire una corretta ed esaustiva conoscenza del settore interessato dall’attuale intervento e che permetterebbe l’elaborazione di strategie complessive ed efficaci, frutto della consapevolezza delle attese espresse dai cittadini;


Si è proceduto, da parte dell’ASL 4, ad improvvisi e discutibili interventi di riduzione dei servizi; è stato accertato infatti che agli utenti è stata comunicata la sospensione o la riduzione del servizio anche per via telefonica, mentre ad altri sono stati presentati documenti non regolamentari. In entrambi questi casi è stata quindi scavalcata l’unità valutativa, unico soggetto titolato a definire i progetti individuali d’intervento e l’attivazione o meno dei servizi necessari;


Sottolineato che
Le considerazioni suddette concorrono a definire un quadro di grande preoccupazione per la tenuta della coesione sociale e della base occupazionale nel comparto delle cooperative sociali;


Occorre condividere con le varie soggettività interessate i necessari interventi di riqualificazione della spesa, al fine di realizzare quell’autentica lotta agli sprechi e alle situazioni di privilegio che, specie in una situazione di crisi, penalizzano in primo luogo gli utenti;


Gli operatori e le operatrici delle cooperative, per il tramite delle loro rappresentanze sindacali, hanno dichiarato il 2 Settembre lo stato di agitazione, chiedendo all’ASL 4 ed al Comune la sospensione dei provvedimenti assunti e l’avvio di una fase di reale concertazione degli interventi di riqualificazione della spesa;


il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta


A determinare la sospensione di ogni decisione già presa in sede tecnica da parte dell’azienda al fine di ristabilire le condizioni minime per iniziare un autentico percorso partecipativo che veda il protagonismo di tutti i soggetti interessati a partire dagli utenti e dai lavoratori;



A favorire un percorso realmente democratico, comprensivo delle varie istanze della società, al fine di elaborare un progetto complessivo capace di tener conto dei bisogni espressi e di coniugare la risoluzione di due problematiche, ovvero il rispetto dei diritti civili e sociali degli utenti e dei lavoratori del settore e la situazione economica dell’azienda alla luce delle reali condizioni di budget e delle previsioni di spesa per i prossimi anni;


A verificare la percorribilità di altre ipotesi di riassetto del bilancio, intervenendo su altre aree di spesa e sui premi di produttività dei primari, così da ridimensionare il drastico taglio che si verrebbe a verificare nel settore e che, la nostra città, non sarebbe in grado di sostenere tanto dal punto di vista sociale quanto da quello economico ed occupazionale;


Impegna inoltre il Sindaco e la Giunta


· Ad avviare da subito, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali, uno studio teso a realizzare una mappatura complessiva delle condizioni sanitarie, sociali ed economiche dei soggetti con disabilità, avvalendosi per questo anche della collaborazione degli istituti pubblici di studio e ricerca presenti nella regione;


· Ad avviare un confronto con le cooperative sociali (Ati, Lega, Confcooperative) insieme alla Direzione dell’ASL per una valutazione complessiva delle spese socio-sanitarie e per utilizzare al meglio le risorse disponibili.


Terni, 6 settembre 2010

Il Capogruppo RC/CI

Giocondo Talamonti

Nannini Mauro

Luzio Luzzi

Campili claudio IDV

David Tallarico (Progetto Terni)


Al Sindaco del Comune di Terni


considerato che contrariamente a quanto annunciato dall'Amministratore Delegato della ThyssenKrupp-AST di Terni, che in data 21 Maggio 2010 affermava l'intenzione di ridurre al minimo la fermata estiva per recuperare la perdita previsionale all’esercizio 2009-2010 di 63 milioni di euro, la fermata degli impianti di produzione ternani per i mesi di agosto e settembre 2010 è durata ben oltre il previsto, coinvolgendo in differenti modalità tutti i reparti;


Visto che la fermata si è articolata nel modo seguente: per l'area caldo dall'8 Agosto al 4 Settembre; per l'area a freddo 2 settimane di stop per turno fino a metà Settembre; per il centro finitura, produzione ridotta al 50% per tutto il mese di Agosto e, blocco totale, dal 14 al 16 dello stesso mese;


preso atto che la decisione è stata resa nota subito dopo che il board tedesco di ThyssenKrupp è ritornato in Germania dopo due giorni di visita negli stabilimenti di viale Brin nel mese di Luglio, segno di una probabile mutazione delle strategie produttive della multinazionale tedesca di cui a tutt'oggi non si conoscono né i contenuti, né gli obiettivi;


visto che al calo di ordinativi rilevato dagli stessi sindacati è corrisposto un incremento della produzione di acciaio nello stabilimento di Shanghai e in altri impianti della multinazionale tedesca che pone seri dubbi riguardo alla volontà, da parte dell'azienda, di mantenere gli attuali assetti produttivi e tecnologici del polo siderurgico ternano, già gravemente colpito dall'assorbimento di Titania, che prelude ad un’ulteriore spinta verso la monoproduzione di Inox;


tenuto conto che la Regione e le amministrazioni locali non sono in grado di valutare, a causa dell'assenza di un confronto in merito con la dirigenza aziendale, le conseguenze della decisione della Corte europea di rigettare il ricorso presentato dal Governo Italiano e la ThyssenKrupp in tema di agevolazioni tariffarie elettriche, che ha comportato la condanna, per l’azienda, a pagare una sanzione di 60 milioni di euro;


considerato che la posizione espressa dall’Amministratore Delegato della ThyssenKrupp-AST alle rappresentanze sindacali, allusiva a serie problematiche nel sito ternano, desta serie e fondate preoccupazioni, in quanto si è in presenza, per il terzo anno consecutivo, di un passivo alla chiusura dell’esercizio finanziario, passivo che, per la verità, può essere determinato anche dal merito delle scelte strategiche della multinazionale tedesca;


visto che nel territorio e in particolare nella stampa locale si fanno sempre più insistenti le supposizioni riguardanti il futuro dell’area a caldo, che costituisce un elemento fondamentale per la tenuta complessiva dell’industria siderurgica ternana e per la quale si ipotizza da tempo la prossima cessione o chiusura senza che la direzione aziendale si sia preoccupata né di smentire, né di confermare;


visto che i lavoratori dell'Azienda avvertono da tempo questa situazione d'incertezza, che ha determinato non solo un forte e permanente ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria, ma anche l'inasprimento della condotta aziendale, culminato, a Maggio, con il mancato pagamento dei premi di produttività trimestrali;


tenuto conto che negli ultimi mesi le condizioni di lavoro negli impianti destano gravi preoccupazioni, in quanto si sono avuti due incidenti mortali ed altri episodi di scarsa vigilanza e di sottovalutazione da parte della direzione aziendale, venendo meno quelle imprescindibili esigenze di sicurezza e di tutela dei lavoratori all'interno della fabbrica;


Evidenziato che l'esperienza recente ci ha dimostrato che, se si lascia al mercato la definizione dei modi, dei tempi e dei luoghi della produzione industriale, la delocalizzazione generalizzata è un esito forse ritardabile, ma certo non eludibile, con il risultato d'impoverire in modo irrimediabile il nostro territorio, già colpito dalla perdita del magnetico e adesso dalla vertenza Basell;


considerato che la riapertura un tavolo di confronto e di concertazione, per affrontare la questione delle tariffe energetiche e delle sanzioni comminate alla ThyssenKrupp-AST da parte della Ue e per l'aggiornamento del Patto di territorio, è un elemento irrinunciabile di programmazione dello sviluppo del territorio, non appieno rispettato dalla ThyssenKrupp-AST, rispetto a cui non si può e non si deve dipendere esclusivamente dalla disponibilità dell'azienda a discutere;


Impegna il Sindaco del Comune di Terni


1. A concertare con il Presidente della Regione e con il Presidente della Provincia le linee operative più opportune da mettere in atto per sondare la reale situazione del polo siderurgico ternano;


2. A convocare al più presto la direzione aziendale della ThyssenKrupp-AST per conoscere le concrete intenzioni dell'azienda in merito al futuro del polo e per ribadire l’indisponibilità del territorio ad ogni ulteriore contrazione occupazionale e produttiva;


3. A sollecitare presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, essendo ancora vacante il ruolo di Ministro Per le Attività Produttive, le necessarie misure di tutela degli interessi del territorio ternano e dei siti strategici di ciò che resta dell’apparato industriale del Paese, unitamente alla tutela delle aziende colpite dalla decisione della Commissione Europea;


Terni, 6 settembre 2010

Il Capogruppo RC/CI

Giocondo Talamonti

Luzio Luzzi

Nannini Mauro

Campili Claudio IDV



Spiace dover rimarcare il comportamento del capogruppo del Pd che, per nascondere le difficoltà del suo gruppo, si scaglia contro alleati i quali, sempre e in ogni occasione, sono stati e sono presenti non facendo mai mancare il numero legale e sostenendo con lealtà la Giunta. Essi, con l’esprimere le proprie opinioni su fattori importanti come il sociale, la scuola e l’occupazione, danno in ogni atto un contributo per il bene comune (maggioranza e collettività).


L’attenzione del capogruppo dovrebbe essere rivolta alla maggioranza nel suo complesso e dovrebbe ricordarsi che le scelte vanno sempre condivise e partecipate, mai imposte. Chiedo, come già chiesto in riunione di maggioranza, un incontro per un chiarimento sui rapporti e sui comportamenti perché siano improntati ad un autentico spirito costruttivo e rispettoso di ogni forza politica.


Il “rosso” è sempre più acceso sui problemi che riguardano le persone meno abbienti e su coloro che non arrivano alla fine del mese. Sul sociale il cambiamento non ci spaventa ma non condividiamo il metodo. Oggi, grazie anche a noi non si parla più di tagli indifferenziati, ma di una proposta complessiva da portare avanti con il contributo dell’intera maggioranza.


Terni, 16 settembre 2010

Per il Gruppo RC/CI

Giocondo Talamonti