COMUNICATO STAMPA
I gruppi FdS e i Socialisti, in Consiglio comunale, esprimono la loro preoccupazione per il comunicato dell’Ateneo di Perugia in cui non si conferma il consolidamento del Polo Universitario temano, non si fa menzione del Multicampus, considerato una possibilità e non come una necessità.


Un ritorno alla visione centristica del passato che dimentica gli ingenti investimenti fatti, il Patto di Territorio 2004, l’Accordo di Programma siglato nel 2001 tra Università, Sanità e Regione e il fatto che Terni è una realtà territoriale non trascurabile della Regione Umbria e dell’intera Università.


Auspica che il 20 settembre p.v., riunione del senato accademico e consiglio d’amministrazione dell’Università, si riaffermi nello statuto la volontà da parte di tutti di trovare una soluzione che dia dignità all’ottimo lavoro e all’attività che si sono realizzate nell’intero comprensorio regionale anche grazie all’Università ternana. Ed un’ultima considerazione si chi smentisce “catecorigamente” la volontà di interrompere gli impegni su Terni rispondiamo che sappiamo leggere l’art.2 del nuovo statuto e lo sappiamo interpretare: un ritorno indietro che non tiene conto della realtà e della qualità del polo scientifico ternano. Ed un’ultima annotazione: la costruzione del nuovo si fa in un clima di fiducia e non di scontro.


Terni, 16 settembre 2011

Talamonti Giocondo Capogruppo FdS

Boccolini Giuseppe Capogruppo Socialisti

Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che la nomina dei manager per le Aziende partecipate è una prerogativa del Sindaco;


considerato che in conformità alle indicazioni del Consiglio comunale, nei bandi di rinnovo dei rispettivi consigli di amministrazione, fortemente ispirati a logiche di trasparenza, sono stati indicati criteri come la meritocrazia, la professionalità, la competenza, l’efficacia, l’efficienza;


preso atto che dalle stampa locale trapelano indicazioni di nominativi, non si sa se derivanti da fonte ufficiale o da ipotesi giornalistiche, tanto da alimentare tensione e malcontento;


visto che ogni bando deve necessariamente estrinsecarsi in una graduatoria che esprima i criteri utilizzati per la selezione;


ritenuto maturo il tempo secondo cui, per pregresse metodologie non più tollerabili dagli elettori ed in particolare dai giovani, l’assegnazione degli incarichi di secondo livello, debba scaturire da una trasparente graduatoria, stilata mediante una griglia composta da indicatori e dai relativi pesi;


si chiede, al Sindaco e alla Giunta :


 Se, in primis, risponda a verità l’avvenuta nomina del nuovo Presidente e del Consiglio d’Amministrazione dell’ASM e delle altre partecipate e se le nomine siano state attinte da apposite graduatoria;



 quali indicatori, per la predisposizione della graduatoria, siano stati utilizzati ai fini della valutazione delle competenze necessarie a ricoprire l’incarico vacante;

 quale “peso” sia stato dato ad ogni indicatore;

 se le nomine scaturiscano esclusivamente da graduatorie siffatte.


Terni, 5 settembre 2011


Talamonti Giocondo

Luzzi Luzio


Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che in data 1° agosto il Prof. Pardini, titolare di Cardiochirurgia dell’Ospedale Santa Maria di Terni, ha rassegnato le sue dimissioni per l’assenza di dialogo e, quindi di risposte, da parte delle istituzioni interessate, circa il futuro del reparto da lui diretto;


constatato che l’Unità di cui trattasi rappresenta un’eccellenza nell’ambito del nostro nosocomio e che questa è ragione di attrazione di pazienti provenienti da regioni limitrofe, con benefici economici per il bilancio della struttura;


accertato che la presenza nel nostro nosocomio del Prof. Pardini costituisce un vanto cittadino e che il livello della sua professionalità si estende a vantaggio di molti altri reparti del Santa Maria;


visto che i motivi a fondamento delle sue dimissioni, oltre ad essere oggettivi, coincidono con gli interessi della città e dei ternani;


appurato che gli investimenti necessari a conservare il livello di eccellenza latitano, fagocitati dall’Università del capoluogo umbro in ragione della presenza di studenti di medicina, quasi fosse punibile la sperimentazione e il tirocinio;


preso atto che esiste la possibilità di concordare con il corrispondente reparto cardochirurgico del capoluogo una suddivisione specialistica di interventi (valvole percutanee a Perugia, assistenze circolatorie a Terni);


considerato che l’atteggiamento prudenziale della Regione Umbria in materia di investimenti sanitari non può penalizzare solo l’Azienda ternana, con il rischio di causare un degrado strutturale e qualitativo del servizio non più recuperabile;


IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE A:


-attivarsi in tempi brevissimi presso il Presidente della Regione, Marini, per analizzare tutti i problemi connessi al rischio di dimissioni del Prof. Pardini;

-promuovere azioni presso il titolare di Cardiochirurgia del nostro nosocomio perché sospenda la sua decisione in vista delle misure che si andranno a prendere per la soluzione dei problemi denunciati;

-analizzare con le istituzioni regionali e ministeriali la destinazione delle risorse finanziarie per la sanità, privilegiando gli investimenti ricettivi e strutturali che garantiscano livelli di qualità professionali e di accoglienza, evitando la dipendenza finanziaria dall’Università;

-concentrare le attenzioni gestionali sui tempi di risposta alle esigenze dei pazienti (liste d’attesa infinite), intervenendo sull’organizzazione del servizio e sull’opportunità di estenderlo anche in orario notturno con specifiche turnazioni;

-considerare che il reparto di Cardiochirurgia è un’eccellenza, non solo meritevole di essere conservato e sostenuto, ma che esso è trainante di gran parte dei servizi del nostro nosocomio.

Prevedere un consiglio straordinario aperto alle istituzioni provinciali, regionali e società civile, come richiesto in conferenza dei Presidenti dei gruppi, per affrontare il problema dell’Università e della sanità a Terni ed in Umbria.


Terni, 2 settembre 2011


Giocondo Talamonti

Luzzi Luzio