Donne e Sport nell'Italia del futuro


Le donne stanno sempre più diventando le protagoniste del movimento sportivo. Le loro competizioni appassionano un pubblico sempre più vasto.  Oltre ai risultati e alle medaglie stanno diventando testimonial che influenzano il pubblico  a livello globale e attraggono l’attenzione delle aziende, pronte a  scommettere su di loro. Cosa impensabile qualche decennio fa in cui esisteva solo lo sport al maschile e scarsa era l’attenzione dei media per quello femminile. Oggi le raccontano e le celebrano come succede per lo sport maschile. La crescita dello sport al femminile in termini di popolarità è un dato certo e nel nostro Paese si è assistito a un’incredibile evoluzione in questo senso. Oggi, in alcuni sport, si contendono i favori del pubblico con gli atleti maschili, spesso superandoli. Le donne si sono guadagnate una visibilità negli sport di squadra ed individuale mai raggiunta finora, tanto che, gli appassionati non fanno più distinzioni. Lo dicono le ricerche di mercato. Sono comunicatrici, capiscono qual è il linguaggio da usare sui social, sono propositive.  Manca loro, però, lo status di professionista che garantirebbe, fra l’altro, le tutele per chi esercita tale tipo di attività (maternità, assicurazioni, assistenza sanitaria), ma anche la possibilità di entrare a far parte degli organismi direttivi dove si decide la politica sportiva del paese. Un filo spinato ideologico e culturale che al momento vede le donne, al massimo, in un posto dietro qualche scrivania degli uffici organizzativi e di comunicazione che contano.


Giocondo Talamonti







Sicurezza nei luoghi di lavoro



Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’ Inail tra gennaio e luglio 2019 sono state 378.671 (-0,02% rispetto allo stesso periodo del 2018), 599 delle quali con esito mortale (+2,0%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 38.501 (+2,7%). L’educazione alla sicurezza è fondamentale per costituire sempre più quel bagaglio culturale fatto di comportamenti ed atteggiamenti da assumere, in ogni circostanza, per i quali è importante il ruolo della scuola e il coinvolgimento di tutto il personale scolastico. La scuola ha il compito di aiutare i più giovani a interiorizzare un modello culturale che lasci il segno nella formazione personale. L’opera di sensibilizzazione dovrebbe esercitarsi in ogni tipo di attività al fine di:
addestrare gli individui ad adottare comportamenti codificati, adeguati alle diverse circostanze di pericolo;
acquisire consapevolezze e comportamenti adeguati alla prevenzione dei rischi e alla tutela di sé e degli altri.
analizzare i comportamenti a rischio per ridurre errori e violazioni attraverso gli approcci tecnologici odierni.
Il continuo evolversi dei pericoli, impone nuove letture dei comportamenti a rischio, in modo da poter tutelare la salute del singolo e della collettività.

Il Ministro del Lavoro ha aperto lunedì 23 settembre il “Tavolo di confronto salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, trovando l’intesa, principalmente, sui seguenti punti:

·         Semplificazione e interpretazione univoca delle norme,
·         contrasto delle gare al massimo ribasso,
·         aggiornamento del Testo unico sulla salute e sicurezza,
·         banche dati condivise, stanziamenti di risorse,
·         rafforzamento controlli,
·         lotta al caporalato,
·         formazione mirata e coordinamento incentivi agli investimenti in sicurezza.


 La prevenzione in tema di salute e sicurezza sul lavoro è un’emergenza su cui tutte le agenzie educative sono chiamate a dare il proprio contributo



Giocondo Talamonti





In Italia manca la cultura del rispetto sociale e del controllo che la normativa, in materia igienico-sanitaria e ambientale richiede. Le situazioni antigieniche, a rischio o irregolari nel campo della salute pubblica, dovrebbe prevedere l'intervento immediato dei Servizi dell’ASL, per verifiche, accertamenti o formulazioni di proposte inerenti il caso.
Nonostante le reiterate segnalazioni il bagno pubblico di viale Trento resta chiuso, anche se il giorno della manifestazione podistica “Porta un amico pianteremo un albero” 6.10.2019 ha funzionato. Il giorno seguente è stato nuovamente precluso, sbarrato con il lucchetto. Non è la prima volta che segnalo e continuerò a farlo fino a quando tale servizio pubblico non sarà disponibile per i frequentatori del parco.
Una mancanza di rispetto per le persone anziane, handicappate, invalide e affette da patologie particolari che necessitano di andare in bagno ogni mezz’ora. È facile assistere ad episodi di persone costrette a nascondersi dietro un albero del parco, per incontinenza, dando della città di Terni un’immagine di cattiva qualità.
Al limite, se non si dovesse riuscire a garantirne il funzionamento durante le ore di apertura del parco, si mettano, allora, dei bagni chimici per tamponare l’emergenza. Non ci vuole tanto.



Bagno aperto

 Bagno sbarrato e chiuso con un lucchetto

 Persone in fila il 6.10.2019 per l’utilizzo del bagno

Persone in fila il 6.10.2019 per l’utilizzo del bagno