La normativa inerente l’igiene, per una struttura pubblica, è chiara e lo stadio che ne rappresenta un settore, è il luogo in cui è fondamentale mantenere costantemente monitorati i fattori igienici con cui il pubblico entra in contatto, così come, la sicurezza che deve essere assicurata anche attraverso le adeguate vie di fuga.

Nello stadio di Terni, sono da rilevare alcune difformità. 

In curva Est, ad esempio, i bagni non sono accessibili nei diversi piani: per poter fare pipì occorre spostarsi sull’unico bagno aperto a piano terra. L'unicità comporta inevitabilmente che l’ambiente si saturi di cattivo odore. L’igiene va intesa come condizione ottimale, sia per il singolo individuo che per la collettività.

Per quanto concerne la sicurezza è notorio che l’ingresso allo stadio è regolato da norme precise che impongono file su file:

al box per acquistare il biglietto, all’ingresso si entra uno alla volta, c'è da fare il controllo dei documenti da parte degli addetti e dell’occhio vigile delle forze dell'ordine e poi ai tornelli, ancora uno alla volta.

Finita la partita, è la calca ad imporre difficoltà nell’uscita, la pressione delle molte persone che si affrettano ad evacuare lo stadio diventa possibile fonte di incidenti, anche perché non tutti i cancelli esistenti per lo sgombero vengono aperti. Chi ne vieta l’apertura?

La sicurezza, l'incolumità della persona sono fondamentali in ogni luogo. 



Giocondo Talamonti