15.mo Congresso ANPI




Piu’ forza all’antifascismo più futuro per la democrazia, questo lo slogan con cui si è aperto il 15.mo congresso provinciale dell’ANPI, Sabato 19 febbraio 2011, ore 15.00 sala consiliare del Comune di Terni. Due i punti all’ordine del giorno votati all’unanimità dall’assemblea:


1) solidarietà al Polo chimico ternano e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie;

2) 17.03.2011 giornata nazionale dell’unità d’Italia. L’ANPI parteciperà convinta ai festeggiamenti con iniziative tese a far risaltare i valori ed i contenuti espressi dalla costituzione.


Significativa la frase di un parente della famiglia Cervi, riportata da un delegato nel suo intervento. (I sette fratelli Cervi sono morti per la libertà) sognavano “un mondo diverso…dar vita alle loro speranze”


Terni, 20.02.2011

Il tempo stringe. Abbracciamoci tutti intorno al Polo chimico (questo lo slogan della manifestazione)



Sabato 19 febbraio 2011, alle ore 14.30, davanti al piazzale della Polymer eravamo in tanti per portare la solidarietà della città ai lavoratori della Basell e per difendere i posti di lavoro ed il futuro della nostra città.


COME FdS NON CI STIAMO!
E’ necessario che tutte le forze che non ci stanno, si oppongano
unitariamente a quanto sta avvenendo.



Al Presidente del Consiglio


Premesso che

l’occupazione israeliana dei territori palestinesi dura da oltre 40 anni, che continua l’espandersi degli insediamenti illegali nei territori occupati di Cisgiordania e Gerusalemme est, unitamente alla costruzione del muro di separazione, alla distruzione di case palestinesi, alla loro espulsione, al protrarsi dell’embargo sulla striscia di Gaza che ha preceduto e seguito l’attacco militare (con 1400 vittime) compromettono qualsiasi sforzo per il processo di pace;


Viste

le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU, in particolare le risoluzioni 242, 338;


Considerato

l'estremo deterioramento della situazione in Medio Oriente e, in particolare, la continua violazione, da parte del governo israeliano, della Convenzione di Ginevra circa il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato sovrano, sicuro e democratico;


Divenuto

urgente che la comunità internazionale adotti nuove iniziative per contribuire al rispetto del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite;


Ritenuta non più dilazionabile

la prerogativa di tale popolo medio-orientale di vivere in un Paese dove possa essere garantita a lungo termine una pace giusta e duratura basata su:


- il rispetto del diritto internazionale e la piena e completa applicazione delle risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;


- il ritiro delle forze di occupazione e lo smantellamento degli insediamenti;


- il riconoscimento del diritto al rientro dei rifugiati in applicazione della risoluzione 194 delle Nazioni Unite e la liberazione dei prigionieri politici palestinesi;


Visto che

oltre 100 Paesi in tutto il mondo hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina, con sua capitale Gerusalemme est;


Il Consiglio comunale Impegna la Giunta


ad attivarsi per pressare il Governo Italiano a riconoscere lo Stato Palestinese entro i confini precedenti l’occupazione del ‘67 e a sostenere il suo riconoscimento presso le Nazioni Unite.
FdS (Talamonti Giocondo, Nannini Mauro, Luzzi Luzio) IDV (Campili Claudio) Socialisti (Boccolini Giuseppe).


Terni, 21 febbraio 2011


Le studentesse dell’Ipsia hanno affrontato il tema della cultura d’impresa in un incontro programmato con due figure di spicco del mondo produttivo locale: Laura Franceschini della CELI Spa di Vascigliano di Stroncone e Damiani in rappresentanza della Camera di Commercio.



Le stesse hanno reso testimonianza delle difficoltà e dei pregiudizi che le donne incontrano nel loro cammino come ad esempio la maternità e gli ostacoli derivanti dal ruolo svolto in ambito famigliare pur tuttavia, si riesce nell’impresa se si ha chiaro il progetto di vita, se si è fedeli alle proprie scelte e orientamento, se si ha l’accortezza di curare un’adeguata formazione.
Tutte le donne devono impegnarsi per la crescita e lo sviluppo del leaderismo femminile ed è importante che coloro che operano nell'ambito imprenditoriale o professionale portino le loro esperienze di donne, di mamme e di imprenditrici, utili, sicuramente, a rapportarsi con le nuove opportunità che il mondo offre ma anche a risolvere le difficoltà e i mille problemi che ancora affliggono il mondo professionale femminile.


In prospettiva con lo sviluppo della imprenditorialità femminile cresce, in parallelo, la possibilità: di creare i necessari presupposti per il raggiungimento delle pari opportunità, di compensare la differenza di genere dell’ imprenditorialità, di migliorare le condizioni generali di lavoro delle donne, indipendentemente dallo status di imprenditrici o non.

Terni, 11 febbraio 2011



Nelle prove pratiche di suicidio, Riccardo Riccò ha affossato tutto il ciclismo. Da appassionato di questa disciplina, avevo creduto che la squalifica di due anni, affibbiatagli per doping al Tour del 2008, gli fosse stata sufficiente per meditare sul vizietto. Ma invano. Beccato a iniettarsi il suo stesso sangue, mal conservato in frigo dopo abbondante ossigenazione, il gesto richiama alla mente una mammona intenta a procurare un aborto clandestino. Immaginarlo lì, fra aghi e lacci, buste di sangue e aste per ipodermoclisi è stato, anche per me, come ricevere un calcio nel bassoventre, sferrato con tutta la forza dalla mia stessa ingenuità. Qualcuno potrebbe accusarmi di insistere con troppo olimpica credulità a sperare nel recupero di una pratica continuamente sputtanata da trasgressioni, ma la passione per questa disciplina e soprattutto la fiducia nello sport e negli uomini che lo praticano non riesco a spegnerle.


Riccò deve scomparire da questo e da ogni altro sport dovesse venirgli in mente di praticare per guadagnarsi la vita. Eppure, nel prendere atto della gravità del gesto, occorre fare qualche distinguo e chiedersi se la colpa è tutta sua.


Viviamo un contesto sociale, oltre che sportivo, in cui arrivare secondo o ultimo non fa molta differenza. Se non vinci, non sei nessuno. Gli sponsor, i fan, i giornali e le tv ti spalancano le braccia solo se arrivi primo o se sei in grado di lottare, sbagliando al massimo per il 50%, per il podio più alto. Sono pochissimi, fra gli sportivi, quanti sanno chi è arrivato secondo al Giro d’Italia del 2010, oppure al Tour de France, o alla Vuelta di Spagna. E’ materia da statistiche, utile ai commentatori TV per passare un po’ di tempo in attesa dei corridori. Non c’è sponsor disposto a cacciare un euro per una squadra che, in un modo o nell’altro, non sia in grado di garantire un minuto di pubblicità televisiva al marchio che la sostiene finanziariamente. Ad assicurare la visibilità della maglia concorrono direttori sportivi, massaggiatori, allenatori ma, soprattutto medici. Farmacologi professionisti, maghi della provetta, studiosi di chimica, ladri di sogni e di passioni in grado di far scomparire le prove di lenti omicidi e alimentare illusioni nei giovani atleti. Costoro sono, o meglio, dovrebbero essere i primi ad essere radiati e messi in condizioni di non fare più danni. A far loro compagnia dovrebbero andare i giornalisti, pronti ad esaltare sempre e solo il vincitore e passare sotto silenzio i gesti sportivi, specie quando ispirati da valori atletici ed etici. A ruota, dovrebbero seguire gli sponsor, con qualche attenuante per la natura mercenaria delle loro scelte. Un ruolo determinante nel processo degenerativo di questa disciplina è da addebitare alle norme che regolano lo svolgimento delle gare nel mondo e in Italia. Mi riferisco alla durata delle corse, all’esasperazione delle difficoltà per aumentare lo spettacolo e il richiamo degli spettatori. Il corridore che voglia superare la lunga serie di fatiche è obbligato a ricorrere a scorciatoie che con lo spirito decubertiano hanno a che fare come il diavolo con l’acqua santa.


La condanna di un quadro oramai decomposto, quanto a correttezza e lealtà, è lecita da parte del pubblico che pretende di non essere ingannato da false prestazioni; condanna alla quale non devono aggregarsi, però, i colleghi ciclisti, troppo solleciti, come nel caso di Riccò a prendere fariseiche distanze dal compagno, schifati dalla colpa, come se loro fossero immuni da interventi o pericoli dello stesso tenore. E’ l’aspetto più insopportabile, falso e vergognoso, sia per la loro che per la dignità del collega, indicato come un appestato, fingendo di essere migliori.


Un ciclismo così non serve a nessuno. Non serve ai giovani, che hanno bisogno di ben altri esempi; non serve allo sport, che vede offesi i suoi principi vitali; non serve neppure agli sponsor che rischiano di veder penalizzata la vendita dei propri prodotti; non serve al giornalismo, obbligato a dare immagini edificanti inesistenti, o a ignorare il problema. La corsa, quella vera non è più sulle strade, ma nei laboratori, dove si fronteggiano i chimici della morte, impegnati a scovare nuove sostanze non intercettabili e controllori rassegnati a giocare il ruolo di eterni perdenti.


L’intera società, con la famiglia in testa, deve guardare a nuovi orizzonti, a modelli edificanti, utili a restituire alla vita individuale e collettiva significati perduti. Dovrà affiancarsi a questo progetto di recupero la Scuola, alla quale dovrà essere riconosciuta un’autorità sottrattale a vantaggio di un menefreghismo diffuso e scambiato per diritto di libertà.


Ing. Giocondo Talamonti

La prima edizione della Maratona di San Valentino si svolgerà il 20 febbraio 2011 sul percorso della Valnerina. Un avvenimento di straordinaria importanza perché si svolge su un percorso meraviglioso e perché coinvolge tutti. Una prima edizione a cui auguro un grande successo. Io ci sarò, Giocondo Talamonti

Convegno all’ITIS 28 gennaio 2011, ore 10.00,

“Educazione allo Sport”


L’I.I.S. Tecnico Professionale “Allievi-Pertini” di concerto con la Soc. “Terni- EST- Scuola Calcio “Franco Liguori”, ha organizza,to alle ore 10.00 del 28 gennaio 2011, presso la sede Itis di Via Cesare Battisti, un convegno dal tema “Educazione allo Sport”.


Il programma è iniziato con la proiezione della partita Italia Germania ai campionati del mondo in Messico e a seguire le testimonianze di atleti che hanno fatto la storia del calcio italiano Gianni Rivera, Giancarlo De Sisti, Franco Liguori con cui si sono affrontate le tematiche relative a:

• il doping;

• la tutela della salute, assunzione indiscriminata di bevande alcoliche;

• la violenza nello sport.


Presenti il Coordinatore Educazione Fisica dell’USP, Mauro Esposito, Elio Giulivi, già Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il Presidente regionale del Coni, Valentino Conti, l’allenatore della Ternana Calcio Fernando Orsi ed altri personaggi dello sport che hanno interagito con gli studenti.

Premesso che in forza del Dlsg 517/99 che prevede una gestione comune tra Università e Regione, in sede di Giunta regionale sta maturando l’ipotesi di un’unica azienda ospedaliera integrata, servizio sanitario pubblico e università;


tenuto conto che non esiste ancora un testo formalizzato in materia;


preso atto delle difficoltà in cui, a seguito della riforma Gelmini, versa l’Università ma anche delle difficoltà che si riscontrano negli enti locali;


appurato che, in tali contesti, occorre intervenire per pianificare ed ottimizzare la sanità e l’Università nella nostra Regione;


ritenuto altresì necessario evitare tagli indiscriminati che preoccupano l’opinione pubblica;


la Federazione della Sinistra impegna il Sindaco e la Giunta a riferire al Consiglio:


• lo stato attuale dell’arte;

• quale posizione intende prendere sul numero delle aziende ospedaliere e sulle quattro ASL per recuperare efficacia, efficienza e riduzione dei costi;

• quale pianificazione propone per Terni perché l’università assuma il carattere di risorsa nella sanità e di valore aggiunto in termini di specializzazione e contenimento di costi inutili;

• quale forma di partecipazione della comunità ternana sarà possibile introdurre in una scelta dove l’università e la regione stanno trovando un percorso comune da attuare;

• se ha intenzione di proporre un tavolo di confronto regionale per costruire, con il coinvolgimento delle istituzioni locali, quell’impegno unitario necessario ad affrontare cambiamenti così delicati e dal grande impatto sociale.


Terni, 31 gennaio 2011

FdS

Talamonti Giocondo

Luzzi Luzio

Nannini Mauro

IdV

Campili Claudio


300 volontari il 2 febbraio 1945 partirono da Terni per arruolarsi nel Gruppo di combattimento “Divisione Cremona del ricostituito Esercito Italiano per partecipare alla liberazione dal nazi-fascismo. Erano in maggioranza ex partigiani della Brigata Gramsci che si sentivano ancora impegnati nella lotta di liberazione. Il 10 aprile i volontari ternani entrarono ad Alfonsine liberandola, ma alcuni di loro persero la vita: Paletti Umberto, Zara Olivio, Ginepri Gildo. Il Comune di Alfonsine in memoria di questi ternani ha voluto ricordarne le gesta con una targa, ubicata all’ingresso del palazzo Comunale.


Programma
Alle ore 10 nella sala consiliare di Palazzo Spada si è svolta una prima cerimonia di commemorazione alla presenza del sindaco Leopoldo Di Girolamo, delle autorità civili, militari e delle associazioni combattentistiche e d’arma. Alle 11.30, poi, è stata depositata una corona d’alloro alla lapide commemorativa in piazza Solferino