Compattezza per l'Acciaieria

Il prolungarsi della procedura di vendita dell'AST sta aggiungendo problemi a quelli, giĆ  esistenti, sulla cessione di una azienda che gode della fama dei suoi prodotti e della professionalitĆ  di giovani quarantenni, una forza lavoro, fiore all'occhiello della siderurgia nazionale ed europea.

Nell'incontro di Strasburgo dell’11 giugno 2013, con una delegazione umbra, il Presidente dell'antitrust Almunia si impegnĆ², a dar seguito alla procedura di vendita in tempi ragionevolmente brevi.

Quanto sopra al fine di scongiurare ulteriori difficoltĆ  che sarebbero potute sorgere fra i contraenti. All’epoca Outokumpu aveva ritenuto inaccettabile la sola offerta vincolante della cordata industriale Aperam-Arvedi-Marcegaglia.

Oggi ci si chiede se la Posco, colosso industriale coreano, potrebbe essere della partita considerando l’interesse mostrato per la Tad di Agarini, giĆ  protagonista della precedente cessione della “Terni”.

Si spera che nel frattempo si siano trovate soluzioni utili per la vita della nostra Acciaieria e non ci si avvii verso un suo indebolimento sotto il profilo della saturazione degli impianti e delle commesse sul mercato internazionale.

Il Sindaco, lunedƬ 7ottobre, alla presenza del Presidente del Consiglio, dei Presidenti dei Gruppi consiliari e dei Presidenti di Commissione ha riferito sullo stato dell’arte per riflettere ed avviare ulteriori iniziative, da concertare con tutti i soggetti interessati.

Importante ĆØ stato l'incontro del 15 ottobre fra i vertici della Regione, della Provincia e del Comune Terni con i sindacati e le RSU-AST per esternare la preoccupazione sulla situazione di stallo e per definire, quanto prima, l’assetto stabile dell’Azienda, vitale per il futuro della comunitĆ  locale.


L'acciaieria di Terni non puĆ² sostenere a lungo le incertezze presenti; l'AST, i suoi dipendenti e la cittĆ  intera si aspettano che siano osservati i seguenti punti:

  • mantenimento della capacitĆ  competitiva;
  • tutela delle produzioni e del sito nella sua integritĆ ;
  • capacitĆ  industriale del soggetto acquirente, sotto l’aspetto dell’operativitĆ  sui mercati internazionali e della soliditĆ  finanziaria;
  • un Piano industriale che contempli oltre all'attivitĆ  produttiva, l'innovazione, il mantenimento dell'occupazione, gli investimenti sui processi, sulle tecnologie, sull'educazione permanente del personale e sulla formazione dei tecnici tramite l'UniversitĆ  e la scuola, cosƬ come prevede il Patto di Territorio;
  • unitĆ  d’intenti di tutte le espressioni locali (sindacati, associazioni datoriali, istituzioni, parlamentari etc.) nel perseguire, con interazione coordinata, l’interesse prioritario della cittĆ ;
  • coinvolgimento del Presidente Letta, del Ministero dello sviluppo economico, delle associazioni sindacali e datoriali a livello europeo per iniziare un percorso di politica industriale nazionale che, a partire dall'AST, dia prospettive anche alle altre aziende in crisi.


Terni, 17 ottobre 2013


Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")