INTERROGAZIONE: prevenzione sui possibili danni idrogeologici



Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che il tema dei rischi idrogeologici, della prevenzione e della preparazione ad affrontare i rischi presenti sui territori, torna, ancora una volta, in evidenza nel momento in cui, come in Sardegna, ci sono conseguenze catastrofiche, in termini di vite umane e danni materiali;

preso atto che il nostro Paese ha bisogno di un piano complessivo sul territorio finalizzato, prima di tutto, alla prevenzione e alla riduzione dei rischi che, secondo i meteorologi, sono addirittura destinati ad aumentare in funzione dei cambiamenti climatici;

considerato che investire risorse nella messa in sicurezza dell’ambiente consentirebbe di scongiurare tragedie che poi richiedono investimenti di entità superiore rispetto alle cifre della prevenzione; 

visto che ci troviamo in un periodo di crisi economica gravissima in cui non si riesce a far quadrare i conti e di conseguenza non c’è disponibilità di risorse atte a proteggere i cittadini dalle calamità; 


si chiede al Sindaco se ritiene di:

1) investire, di concerto con gli uffici comunali, la Protenzione civile per verificare lo stato di salute dei nostri ponti e monitorare periodicamente le zone a rischio frane, al fine di scongiurare malaugurate emergenze ambientali; 

2) avviare un piano di manutenzione straordinaria dei deflussi delle acque meteoriche e di quelle canalizzate (torrenti, corsi d’acqua secondari etc.) finalizzato alla prevenzione;

3) coinvolgere l'Università nella pianificazione del territorio per individuare le aree soggette, alla luce dei sempre più frequenti cambiamenti climatici, ad eventuale rischio idrogeologico; 

4) avviare con la Direzione Scolastica Regionale un programma di prevenzione perché gli studenti imparino a rispettare il creato, le sue leggi, i suoi ritmi e a sviluppare nella coscienza individuale un modo di vita comportamentale calibrato sulle esigenze di appartenenza alla comunità (privati e condomini che puliscono i pozzetti ostruiti dalle foglie e le vie di deflusso delle acque meteoriche nei pressi delle loro abitazioni); 

5) favorire la messa in campo di percorsi formativi permanenti dedicati al personale addetto alla protezione del territorio;

6) coinvolgere l'ANCI nel tracciare, insieme al Dipartimento della Protezione civile, linee guida condivise; 

7) far giungere alla Regione Sardegna, colpita dalla durissima tragedia climatica, la solidarietà e la vicinanza della Comunità ternana;


Terni, 25 novembre 2013



Talamonti Giocondo (G.M. “Associazione E. Berlinguer”)
Campili Claudio (IdV)
Nannini Mauro (RC)
Luzio Luzzi (RC)
Boccolini Giuseppe (PSI)