Stringiamoci intorno alla "TERNI"


Il progetto di cessione dell'AST da parte di Outokumpu non dovrà prescindere dalla capacità impiantistiche del sito e dalla conservazione dei  livelli occupazionali, ritenendo prioritario e auspicabile un profilo industriale internazionale che garantisca la competitività del sito.

Oggi è il caso di chiedersi in che mano finirà l'AST. Sarà la cordata Aperam, composta da Marcegaglia e Arvedi che ha già presentato, entro i termini previsti dalla Outokumpu, un'offerta vincolante che esclude il Tubificio?

Ha mostrato interesse anche il fondo di investimento Apollo, ma nella vendita dell'AST potrebbe accadere di tutto. Potrebbero tornare in corsa POSCO (colosso Coreano) e il gruppo industriale cinese di Tsinghan

La città e le Istituzioni non devono restare passivi e devono assicurarsi che il futuro piano industriale del nuovo acquirente, indipendentemente dalla collocazione geografica della casa madre, sia improntato a mantenere l’alto livello qualitativo ed i volumi produttivi.

E’ necessario infatti rilanciare con forza il sistema commerciale dell’azienda. 

Il sito degli Acciai Speciali di Terni,  fondamentale e strategico per l'intero settore inox italiano, può consolidare i traguardi qualitativi solo nella prospettiva di essere ceduto nella sua integrità (compreso il Tubificio di Terni e la linea BA2). Certo la situazione politica, in assenza di un Governo stabile e con una politica nazionale che guarda altrove, non ci aiuta. 

E' irrinunciabile un tavolo di confronto in sede governativa ed europea con istituzioni, sindacati e con l'eventuale società acquirente, perché nella condivisione del nuovo piano industriale siano precisate e considerate imprescindibili quelle risorse, quei modi e tempi, in grado da assicurare al sito un futuro certo. Ritenuto che la soluzione del problema “Terni” non debba essere cercata al di fuori di una multinazionale siderurgica, ( da escludere i fondi finanziari che allungherebbero solo l’agonia economica dell’azienda), si è dell'opinione che il successo economico della nostra fabbrica e della nostra città dipenderà dalle potenzialità del nuovo acquirente ad investire e a stare al passo con i più moderni processi tecnologici in grado di rispondere alle richieste dei mercati. 

Da parte dell'Associazione "E.Berlinguer", insieme al PSI, è stata chiesta la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per  verificare e ribadire quanto deliberato nella seduta del 18.10.2012 e per far sentire alle maestranze della "Terni" la vicinanza della città e delle Istituzioni in un momento particolare per l'Azienda.