Donald Trump ha "annunciato
al mondo", via twitter (il modo preferito di diffondere il suo
pensiero), che i dazi sui prodotti cinesi vengono ritoccati verso l’alto. Ogni tweet
di Donald Trump rischia di spegnere la traballante fiamma della ripresa
economica mondiale, dopo la crisi iniziata nel 2008. Non solo la Cina, ma anche l’Europa trema. È iniziata
l'indagine Usa per mettere i dazi su una lunga lista di prodotti provenienti
dai Paesi europei. Le guerre commerciali minano la stabilità delle aziende di
Paesi anche se non direttamente coinvolti negli attriti. Le borse sono in forte
calo, il timore generale ferma gli investimenti e il mercato europeo si trova a
dover fronteggiare un surplus di offerta di prodotti cinesi che potrebbero non
finire più sul mercato americano La black list dei prodotti europei da colpire ha un
impatto complessivo di oltre 10 miliardi di dollari e, per quanto ci riguarda,
comprende importanti prodotti agricoli e alimentari
come i vini tra i quali il Prosecco ed il Marsala, i
formaggi, il Pecorino Romano per il quale gli Stati
Uniti assorbono circa i due terzi del totale export, il Grana Padano e Parmigiano Reggiano, gli Usa sono i secondi importatori
dopo la Germania, ma anche l’olio di oliva,
gli agrumi, l’uva, le marmellate, i succhi di frutta, l’acqua, i superalcolici
e diverse bevande in generale. L’incertezza, l’imprevedibilità e la prospettiva
di maggiori disordini rappresentano un forte rischio per tutti, cosi come la
creazione di un clima sfavorevole alla
crescita economica e la conseguente sfiducia da parte degli investitori. La
guerra delle tariffe interesserà, come detto, anche i prodotti italiani e in un momento, come l’attuale, di
fragilità della nostra economia con riflessi sull’occupazione e nel complesso made in Italy. L’'Italia potrebbe perdere 0,3 punti di
prodotto interno lordo, ma, tra le
ceneri, potrebbe riemergere il genio italico. Per il momento il pericolo non c'è; tutti tranquilli per
ora…
Giocondo
Talamonti
Presidente dell’Associazione
Politico Culturale “Enrico Berlinguer”