Il CTP-EDA (Centro Territoriale Permanente- Educazione Degli Adulti) operante presso l’Istituto Professionale di Terni organizza, di concerto con la Regione Umbria, corsi gratuiti di lingua e cultura italiane destinati ai cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti in Italia e finalizzati al conseguimento della certificazione delle conoscenze acquisite.

Le iscrizioni si possono effettuare presso la segreteria didattica dell’Ipsia “S. Pertini” a partire fin da subito. In caso di domande superiori alle aspettative l’aver effettuato l’iscrizione prima sarà una priorità per l’ inclusione al corso.

La frequenza regolare del corso (almeno il 75% delle lezioni) consentirà di sostenere l’esame per il conseguimento di certificazioni di conoscenza della Lingua italiana (CELI) corrispondenti al livello A2 Il corso avrà la durata di 80 ore e l’esame per la certificazione finale si svolgerà il 4 giugno 2012.
I corsi prenderanno avvio nel mese di gennaio 2012.

Terni, 23 dicembre 2011

Il Dirigente Scolastico

Ing. Giocondo Talamonti


Un protocollo (EARTH ENERGYe IPSIA/ITIS) che ha già prodotto frutti…


Oggi, 16 dicembre 2011, alle ore 10.00, presso la sala “Torquato Secci” dell’Ipsia “S. Pertini”, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale “L. Allievi” di Terni e dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “S. Pertini”, Ing. Giocondo Talamonti, e il Direttore Generale della società EARTH ENERGY, Ing. Pierluigi Lupi hanno firmato un protocollo d’intesa per avviare un piano congiunto di collaborazione tecnico professionale teso a conferire sistematicità alle azioni di tirocinio aziendale, agli stage ed alla progettazione di soluzioni applicative e di sistema. Collaborazione che ha già consentito a 5 neo-diplomati a.s. 2010/2011 (4 dell’Itis ed uno dell’Ipsia) di entrare a far parte dell’organico dell’Azienda.



In tale contesto, gli studenti verranno coinvolti con modalità innovative di alternanza scuola-lavoro ed è previsto, da parte dell’Earth Energy, l’impegno a:


a) promuovere l’intervento di esperti per docenze nei progetti attivati con l’ IPSIA e l’ITIS di Terni” e di tutor aziendali per attività di stage;

b) favorire la realizzazione di tirocini formativi e/o visite guidate;

c) fornire dati e materiali aziendali in merito alla divulgazione delle iniziative attivate con gli Istituti scolastici;

d) certificare le competenze acquisite durante lo stage con rilascio di attestato di frequenza;

e) accogliere gli studenti in azioni di stage e/o di formazione in aula dedicata.

f) mettere in atto iniziative di aggiornamento rivolte al personale della scuola.

g) promuovere iniziative di orientamento mettendo in campo una serie di azioni e strumenti finalizzate ad incoraggiare i giovani a scegliere l’istruzione tecnico-professionale nel progetto di costruzione del proprio futuro;

h) promuovere e supportare progetti comuni su tematiche inerenti il mondo del lavoro, l’ambiente e la sicurezza.


Dopo la firma 10 studenti frequentanti il 5 anno dell’indirizzo “Elettrico”, (cinque dell’Ipsia e cinque dell’Itis) hanno iniziato un corso di formazione presso l’Ipsia con esperti dell’Azienda EARTH ENERGY




Comune di Terni - Proposta di odg: sostegno all'ipotesi di aumento dell'IRPEF
regionale per i redditi più alti.

Considerato che

l'attuale situazione economica della finanza pubblica ha determinato drastici tagli agli enti locali, su cui ricade il compito di conseguire il pareggio di bilancio e mantenere i servizi e i contributi a favore dei non autosufficienti e delle fasce più deboli della popolazione.

Gli ulteriori risparmi introdotti nelle recenti manovre finanziari mettono in particolare a rischio i servizi residenziali e dell’assistenza domiciliare agli anziani.


Con il taglio imposto dal governo ai fondi per l’assistenza alla non autosufficienza si apre una vera emergenza sociale nelle nostre città a cui siamo chiamati a rispondere come amministratori di una Regione che ha fatto del welfare uno dei suoi punti centrali.


È stata avanzata in Regione la proposta di portare l’addizionale regionale Irpef allo 0,3% per la fascia di reddito più alta (sopra i 75 mila euro), proprio per compensare gli effetti che dette misure (contenimento della spesa pubblica per il welfare) determinano nei territori e, in particolare, per alimentare il fondo dedicato alla non autosufficienza.



Il Consiglio Comunale



si impegna a:

• sostenere la proposta di aumento dell'addizionale regionale IRPEF per la fascia di reddito più alta;

• esortare la Regione a renderla da subito efficace,al fine di consentire, alle amministrazioni comunali, il reintegro delle capacità di spesa da destinare alle rispettive politiche sociali.


Terni, 21 dicembre 2011

Nannini Mauro, Luzzi Luzio, Talamonti Giocondo


Al Sindaco del Comune di TerniV
Al Presidente del Consiglio Comunale


condanna della condotta della società Basell, conferma della destinazione d'uso produttiva dell'intera area del Polo chimico e richiesta di intervento da parte del Governo nazionale ai fini dell'esproprio dell'impianto

considerato che
• nella riunione dello scorso 5 Dicembre 2011 la dirigenza di Basell, per mezzo dei suoi delegati, non si è resa disponibile a prorogare la cassa integrazione per le maestranze presenti a Terni, in scadenza il prossimo 31 Dicembre;

• permangono ancora gravi incertezze circa la disponibilità della Dirigenza di Basell a cedere parte delle aree di produzione, attualmente in dismissione, alla società Novamont, interessata alla loro acquisizione in funzione del progetto di realizzazione a Terni del polo della chimica verde;

• lo stato di crisi del polo chimico ternano risulta aggravato dalle vicende riguardanti altre due società ivi presenti, Meraklon e Treofan, dove le attività produttive, come dimostrato delle lunghe fermate degli impianti decise nei giorni scorsi, risultano essere seriamente compromesse dal calo degli ordinativi e dalla cessazione dell'approvvigionamento di polipropilene da Basell;

considerato inoltre che

• la manovra finanziaria, in procinto di essere approvata dal Parlamento, prevede l'innalzamento progressivo dell'età pensionabile a partire dal 2012 e che ciò determina pesantissime ripercussioni sulla gestione delle crisi aziendali in tutto il Paese, in quanto verrebbero meno i percorsi finora concordati per l'uscita dal lavoro di migliaia di lavoratori;

evidenziato che

• sono ormai due anni che la Società Basell, dopo aver deciso, unilateralmente e senza ragioni sotto il profilo produttivo, la chiusura dei propri impianti siti nella città di Terni, tiene sotto ricatto la nostra intera collettività, rifiutandosi di accettare anche la cassa integrazione in deroga per i suoi lavoratori, che con l’anno nuovo si troveranno senza alcun sostegno economico;


il Consiglio Comunale di Terni


• esprime la ferma riprovazione circa la condotta della società Basell, che nel perseguimento del proprio interesse privato continua a ledere in maniera spregiudicata il tessuto produttivo del nostro territorio e ad offendere la dignità di centinaia di lavoratori;


• impegna la Giunta Comunale a predisporre ed a proporre al Consiglio Comunale un apposito atto con cui si disponga un vincolo urbanistico permanente che ribadisca la destinazione d'uso industriale e produttiva dell'intera area della città di Terni conosciuta come Polo Chimico, di cui è necessario un rilancio nel segno dell'innovazione produttiva e della salvaguardia dei livelli occupazionali;


• coerentemente con il dettato della Costituzione italiana che, nel riconoscere la libertà dell’iniziativa economica privata, stabilisce altresì che questa non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, chiede al Governo nazionale di esercitare in pieno il proprio ruolo nel garantire l'interesse nazionale e il diritto al lavoro delle maestranze impiegate presso il polo chimico ternano, ricorrendo, in ultimo, ai provvedimenti straordinari di cui dall'articolo 42 della Costituzione, il quale prevede che “la proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale”.

Terni, 14.12.2011

Nannini Mauro

Talamonti Giocondo

Governo Tecnico...



Il Premier Monti, fra le tante critiche che il suo governo di tecnici si trascina dietro, potrà almeno gioire dell’ammirazione che l’opposizione comunale ternana gli riserva.
Scegliere dei tecnici per risolvere i problemi della politica equivale a pretendere che i politici si impegnino nel compiere miracoli tecnologici.

In realtà per i nostri rappresentanti eletti, si tratta di un fallimento doppio. Di maggioranza e minoranza, incapaci l’una e l’altra di svolgere il compito cui il popolo li ha chiamati.
Quanto sta accadendo a livello nazionale non può e non deve essere un modello da riproporre in ambiti territoriali più ristretti, soprattutto in considerazione del fatto che le attenzioni sociali, che nascono da un confronto continuo con la popolazione, non è materia che s’apprende sui manuali e le scelte che un politico prende non sono sempre quelle che rispondono a criteri di “razionalità”, ma costituiscono una faticosa mediazione fra i differenti interessi degli amministrati.

Il Sindaco Di Girolamo lo ha detto con chiarezza: dare priorità alle attese dei cittadini, porre al centro del progetto città le potenzialità del territorio, prestare attenzione alle disparità sociali e sostenere i più esposti con i sussidi opportuni.
La maggioranza consiliare è convinta che la proposta proveniente da Udc, Lista Baldassarre e Terni Oltre di ricorrere ad una giunta di tecnici per risolvere le difficoltà attuali sia solo una provocazione.
Ad ogni buon conto, non coinciderà mai con gli indirizzi che ispirano la Federazione della Sinistra ternana, decisa a svolgere il suo ruolo di salvaguardia degli interessi collettivi.
Piuttosto, i risultati migliori, nel caso ci fosse un’effettiva volontà di soddisfare le aspettative economiche e sociali della nostra comunità, scaturiscono da un progetto che ricorra al lavoro congiunto dell’intero arco politico consiliare. I tempi attuali sono i più opportuni per mettere in atto le buone intenzioni. Cominciamo.

Giocondo Talamonti

Buon Natale e Felice 2012



Rivolgo agli amici di rete e alle loro famiglie i più sinceri auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo.
Il 2012 segni per ciascuno di noi l’inizio di un periodo ricco di momenti sereni, di concretizzazione dei desideri e delle aspirazioni personali, nonché la realizzazione con successo dei propri progetti di vita.
Ed allora a mezzanotte del 31 dicembre tutti insieme alziamo i calici e brindiamo ad un 2012 pieno di affermazioni e amore.
Giocondo Talamonti

Intesa ITIS e IPSIA con TiFast


Intesa ITIS e IPSIA con TiFast

5 dicembre 2011, ore11,00-stabilimento di Nera Montoro


Il 5 dicembre presso lo stabilimento di Nera Montoro è stato sottoscritto tra L’Istituto Industriale “L. Allievi” e Istituto Professionale “S. Pertini”, rappresentato dal Dirigente Giocondo Talamonti, e la TiFast-European Titanium Company- S.R.L., rappresentata dall’Amministratore delegato Dott. Italo Rossi, un piano congiunto di collaborazione tecnico professionale per conferire sistematicità alle azioni di tirocinio aziendale, stage e progettazione di soluzioni applicative e di sistema in cui coinvolgere gli studenti con modalità innovative di alternanza scuola-lavoro


Nell’occasione sono state concordate iniziative tendenti a collegare percorsi formativi e pratiche operative al fine di garantire l’accrescimento delle competenze degli studenti, e contribuire, così, ad assicurare loro una solida preparazione culturale e tecnica.


Tali attività si esplicheranno attraverso la promozione di azioni di integrazione Scuola–Lavoro, prevedono periodi di affiancamento con personale di Tifast S.r.l. e, nello stesso tempo, promuovono e supportano progetti comuni su tematiche inerenti il mondo del lavoro, l’ambiente e la sicurezza.
Il progetto riguarderà le classi IV e V della specializzazione Meccanica, Chimica, Elettronica, Elettrotecnica per l’acquisizione di competenze nei reparti di fusione, preparazione rottame, officina meccanica, area laminazione e laboratorio per il controllo di qualità del titanio e sue leghe.


E’ prevista una verifica finale per la valutazione delle competenze acquisite e il rilascio di un attestato di frequenza al termine del periodo formativo.



Il Dirigente Scolastico

Ing. Giocondo Talamonti

IL GIOCO E’ SEMPLICE….


Trentasei milioni di euro. Settantadue miliardi di vecchie lire. E’ il compenso per tre anni di contratto offerto per una prestazione di servizio. Per una equipe medica operatoria, direte voi. No! Per un team di ricerca nel settore della fisica nucleare, penserete. No! Per una sperimentazione rivoluzionaria nel campo della nanotecnologia, concluderete. Macchè!


Per allenare una squadra di calcio della Premier League inglese. Alla magra consolazione che siano stati offerti a un italiano, fa riscontro la desolante costatazione di come i soldi non debbano trovare una più convincente destinazione, aldilà del fatto che siano pubblici o privati.
Spendere 36 milioni di euro per far allenare venti giovanotti, dei quali alcuni guadagnano quanto il loro Mister, è un’offesa all’intelligenza e, mi rifiuto di credere, che possano almeno servire al presidente della squadra per sentirsi realizzato.


Una disciplina sportiva, come il calcio, non dà spazio a elucubrazioni, né promuove nessuno a guru. Non ci sta niente da inventare. Il gioco è semplice: undici giocatori in mutande corrono e si scambiano una palla con i piedi nel tentativo di mandarla all’interno di una porta. Il gioco resiste da oltre cento anni; si pratica ogni giorno su una miriade di stadi, campi, campetti, orti, cortili e strade più no meno sconnesse disseminate sull’intero globo terrestre. A parte le spontanee strategie, in grado di consentire il necessario equilibrio fra attacco e difesa, che cacchio ci sia da inventarsi, che non sia stato inventato nei cento anni di vita della disciplina, lo sa solo quel cretino di emiro proprietario del club che ha lanciato l’offerta.
Eppure, qualcuno penserà, se i vari Mourihno, Mancini, Fergusson, Capello sono vincenti, significa che hanno qualcosa più degli altri, che sono più bravi, che meritano un contratto più sostanzioso, e ciò in ragione dei risultati che ottengono.


Mi rendo conto che non c’è riprova; ma, scommetto che, se il farmacista del paese di Vattelapesca fosse chiamato in sostituzione di, mettiamo, Capello, i risultati non cambierebbero. Questi grossi personaggi, proprio in virtù del prestigio acquisito sul campo in annate spesso immeritatamente favorevoli, hanno oggi la forza di pretendere dal presidente scemo l’acquisto dei giocatori migliori sul mercato, utili al tipo di gioco che intendono adottare.


Lo stipendio che gli allenatori percepiscono è commisurato ai risultati e i risultati sono commisurati alle capacità dei singoli giocatori. Ne consegue che quegli allocchi di presidenti spendono due volte: prima per strapagare gli allenatori, poi per sperperare denaro per l’acquisto dei giocatori che essi stessi gli impongono. Una volta che in squadra hai i migliori calciatori che il mercato offre, vincere non è solo un obbligo, ma una logica conseguenza.
Resta il dubbio amletico del piacere che si prova a dissanguarsi.


Terni, 20 novembre 2011

Giocondo Talamonti

Al suono dell’ultimo gong, è sceso dal ring della vita Joe Frazier. Aveva 67 anni. Ultimo di 12 figli di una coppia afro-americana, ha dovuto imparare presto a farsi largo, ma ha sbagliato maestro scegliendo la strada.


Lascia la scuola a 13 anni per diventare osservato speciale della polizia della Carolina del Sud. Ruba macchine e rapina, ma soprattutto picchia, e di brutto, chiunque gli si oppone. Lo fa tanto bene che qualcuno gli consiglia una palestra, dove almeno non si rischia la galera dopo ogni scontro.


A 20 anni è campione olimpico e la vita, così avara con lui, sembra volersi prendere una vacanza,lasciandogli intravedere un futuro meno nero.
Quel primo successo gli spalanca davanti un’autostrada: 29 vittorie consecutive tutte prima del limite, ottenute con violenza e determinazione, senza dar spazio a compassione o indulgenza, così come fa il destino con gli uomini.


A 26 è campione del mondo dei massimi. Stende Jimmy Ellis al 5° round con la facilità con cui si picchia un paralitico. Il riscatto del negro povero e bistrattato è una realtà; i colored d’America lo incensano, i media lo esaltano, i fan l’adorano. Tutto il mondo, con le sue verità, i saperi, le certezze è nelle sue mani. Anzi, nei suoi pugni.
Il lato accattivante della vita, il più falso, gli sorride: piovono miliardi sulla sua testa. Può permettersi di sbagliare investimenti e di sopportare l’avidità di consiglieri spregiudicati e truffaldini. Niente riesce a bloccare il mare di denaro che lo sommerge.
Poi, il destino, secondo un cliché noto, si pente e gli mette di fronte un ossaccio: tale Mohammed Alì, detto Cassius Clay.


Oltre al colore della pelle, i due condividono origini simili e l’identica rabbia contro tutto e tutti; specie contro quelli che, al pari loro, sgomitano per un raggio di sole.
Tre incontri epici: nel ’71, nel ’74 e nel ’75, il primo preceduto dalla provocatoria denigrazione con cui Cassius Clay indeboliva l’equilibrio psichico degli avversari. Joe diventa, così, lo “scimmione”.


Con Frazier non ha effetto. Di fronte a 300 milioni di spettatori, collegati in circuito chiuso dal Madison Square Garden di New York, lo “scimmione” gli frattura la mandibola e lo manda a casa. Gli serviranno tre anni per riaversi e ripresentarsi per la rivincita. Si fa a Manila. Vince Clay ma è una vittoria di Pirro: al termine dell’incontro urina sangue, un occhio è quasi fuori dall’orbita, fatica a parlare e a mangiare perché ambedue le mandibole sono incrinate. A fatica riesce a dire: “Quest’uomo è un animale. Uno scimmione che può uccidere.”


Frazier non sta meglio. Non lo riconoscerebbe neppure sua madre. I diretti sul viso si sono posati con la delicatezza di un maglio, precisi, insistenti, spietati fino a ridurlo a una maschera su cui spicca solo il bianco del paradenti. L’allenatore gli taglia con una lametta le borse piene di sangue che gli serrano gli occhi e consentirgli di proseguire a prendere botte. Il buio sta dentro e fuori di lui. Accetta il massacro come un martire, ma ne esce segnato per sempre. Non ha senso neppure la “bella”, vinta facilmente da Clay. Frazier continuerà a combattere per altri sei anni accumulando cazzotti e sconfitte.
La sua misera rivincita Joe se la prende in occasione delle Olimpiadi di Atlanta, quando Cassius Clay fu chiamato a coprire un breve tragitto in qualità di tedoforo.

La malattia incalzante gli impedisce di tener ferma la mano e la fiaccola trema con il rischio di cadere. Joe che non sa dove stia di casa sensibilità e compassione, esclama: “Che bruci all’inferno!”. A chi gli riferisce l’espressione, Alì risponde: “Ditegli che resta uno scimmione”.


A ricordare ad ambedue che “imbattibile” non è nessun essere umano e che per ciascuno c’è un ultimo round, ci ha pensato la vita: cancro al fegato per Joe, morbo di Parkinson per Alì.


Frazier muore in povertà fra le quattro mura di uno sgabuzzino della palestra di Broad Street a Filadelfia, gentilmente concessogli dalla società di boxe presso cui insegnava come prendere a pugni gli altri, dopo che gli sciacalli che non lo hanno mai abbandonato gli avevano prosciugato dollari e dignità.


Terni, 10 novembre 2011

Giocondo Talamonti

L’evoluzione delle conoscenze e dei saperi, che si matura ormai in un ambito di concorrenzialità globale, impone regole nuove e, soprattutto, un’attenzione continua ai cambiamenti imposti dai mercati. Il processo formativo ha inizio nella scuola, dove convergono gli imput provenienti dall’esterno, e alla quale si chiede oltre alla crescita educativa e sociale di saper creare le abilità tecniche necessarie a competere. Continua nell’Università, supportando con la ricerca e le sperimentazioni i settori di applicazione e confrontando l’impegno in itinere con le imprese del territorio. La filiera istruzione-università-impresa deve trovare motivi aggreganti nelle istituzioni, cui spetta l’onere del coordinamento degli sforzi che Scuola, Università e Impresa perseguono convinte.


La preparazione dei lavoratori del domani sarà sempre più esigente e settoriale, perché è dallo studio analitico di differenti ambiti operativi che può derivare la qualità e la competitività.


In questo senso ha improntato, da tempo, la formazione dei suoi allievi l’IPSIA “S:Pertini”, firmando protocolli d’intesa con industrie di dimensioni internazionali (Toyota, TEXA, ecc) e del territorio. Ha instaurato una collaborazione fattiva con l’Associazione degli Industriali e la Confapi di Terni.


Utilissima si è dimostrata, ai fini di una moderna concezione aziendale, la collaborazione con la Camera di Commercio di Terni che ha portato a scuola dirigenti d’imprese ternane che hanno consentito di mettere a confronto le differenti esperienze lavorative. Tra questi alcune donne hanno portato il proprio vissuto imprenditoriale con cui hanno cercato di trasmettere ai giovani la cultura d’impresa. In tale contesto sono state prese iniziative riguardanti l’Alternanza Scuola-Lavoro e corsi mirati per gruppi di studenti scelti tra i più motivati alla cultura del lavoro.


Un atteggiamento condiviso fra i protagonisti del mercato del lavoro, l’industria e il sistema dei processi formativi , favorisce l’inserimento dei giovani nel settore delle industrie a qualsiasi livello di responsabilità.


10 novembre 2011

Giocondo Talamonti

Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che la prevenzione rappresenta una delle migliori strategie per ridurre i pericoli che i fenomeni naturali possono presentarci;





Considerato che nel nostro bacino imbrifero numerosi sono i corsi d’acqua a carattere torrentizio vale a dire che si asciugano con la siccità ma si ingrossano facilmente con le piogge;





Tenuto conto che le sei vittime delle esondazioni di alcuni torrenti di Genova, ci pongono inevitabilmente gli interrogativi: si potrebbero verificare simili eventualità nel nostro territorio? Si può fare di più per la sicurezza ? Che cosa fare per non chiederci poi “di chi sono le responsabilità?”;





Ritenuto opportuno considerare le terribili immagini di quell’evento come monito per tradurle, tutti, in un sollecito e costante impegno verso la tutela del territorio nazionale;





Valutato che indirizzarvi risorse favorirebbe la ripresa economica, il lavoro alle piccole e medie imprese che operano sul territorio, e darebbe a tutti i cittadini la convinzione di poter vivere nelle proprie case con maggiore sicurezza.





Visto che in considerazione dei mutamenti non solo climatici (a detta degli scienziati il Mediterraneo è in fase di tropicalizzazione) ma anche in ogni altro campo, occorrerebbe investire sull’educazione permanente per essere pronti ad affrontare le avversità e per accrescere saperi e conoscenze;









Preso atto che sarebbe bene assumere atteggiamenti preventivi che consentono di superare le difficoltà del momento,







Si chiede al Sindaco di Terni ,









in primis, se è stata espressa solidarietà da parte della città di Terni alla città di Genova facendo sentire la vicinanza dei ternani e, poi, di conoscere quali:









1) indicazioni dare ai cittadini ternani per rassicurarli sull’efficienza del nostro territorio a contenere eventuali eventi prodotti da quelle piogge che per forza e abbondanza producono effetti dannosi alle cose e alle persone;





2) comportamenti ed iniziative sono state adottate per facilitare un’anomala defluizione delle acque;





3) strategie sono previste per educare alla sicurezza i giovani da parte del Comune di Terni;





4) riqualificazioni per gli addetti al soccorso sono da mettere in campo per fronteggiare tali eventi e se sono previste sinergie con altri enti e il volontariato;





5) finanziamenti sono contemplati per la prevenzione e per quella educazione permanente finalizzata a formare persone che siano in grado di assumere atteggiamenti idonei e precauzionali in caso di calamità naturali ed anche comportamenti volti a rispettare l’ambiente (ad es.: non gettando materiali plastici nei corsi d’acqua e nelle strade, evitando di abbandonare a terra residui che, con la pioggia, potrebbero intasare i raccoglitori dell’acqua piovana) ;





6) controlli vengono eseguiti sui tombini e sui corsi d’acqua intubati perché non impediscano le vie di fuga dell’acqua in caso di pioggia;





7) verifiche sistematiche e periodiche vengono effettuate sui corsi d’acqua, (torrenti e fiumi);





8) sistemi sono previsti per allertare la popolazione su incombenti pericoli e quali simulazioni (evacuazione da zone a rischio, pronto intervento) possono essere organizzate ad hoc;





9) organismi sono deputati a monitorare eventuali fenomeni franosi;





10) controlli programmati vengono effettuati sugli abusi edilizi;





11) controlli sugli indici di cementificazione vengono eseguiti;





12) iniziative intende assumere per coinvolgere le scuole a far acquisire la cultura del rispetto dell’ambiente e della conoscenza del proprio territorio.





Si chiede, infine, se siano stati concessi condoni a case o a manufatti costruiti su basi non perfettamente idonee, sui margini del lago, dei fiumi e sui corsi d’acqua torrentizi.





9 novembre 2011




Talamonti Giocondo




Luzzi Luzio




Nannini Mauro

I contrasti che stanno rendendo difficile il rapporto fra i compagni della Federazione di Terni possono e devono essere ricomposti con la volontà comune di guardare al futuro del Partito in una prospettiva di limpidezza comportamentale, sulla scorta degli insegnamenti che Enrico Berlinguer ha inteso dare agli italiani in un periodo storico altrettanto difficile per il Partito e per il Paese.



Non vogliamo ergerci a censori di nessuno o a facili predicatori di onestà, ma quanto ha determinato i dissensi interni non è tollerabile in una Federazione che ha sempre rispettato i principi di uguaglianza e di correttezza fra gli iscritti. Abbiamo discusso, ci siamo scontrati, abbiamo cercato il confronto dialettico con l’obiettivo comune di dare le migliori risposte agli interessi del popolo, condannando personalismi e tornaconti personali. Oggi, come prima, nulla è cambiato nel progetto di difesa dei diritti degli iscritti. Anzi, più che in precedenza, le difficoltà in cui si dibattono tanti lavoratori nell’assicurare serenità economica alla propria famiglia, ci obbligano a disegnare orizzonti di maggiore impegno sociale e morale. Da qui nasce la ferma condanna di quanto si è verificato recentemente nel Congresso per l’elezione delle figure chiamate a svolgere compiti di responsabilità nella nostra provincia.


Quando gli attuali autonominati prenderanno coscienza del sopruso consumato, sarà possibile parlare in termini concreti dell’unità che oggi auspicano e invocano falsamente, dal momento che il direttivo si è autoproclamato su una falsità ideologica e materiale.
Di tutto c’è bisogno in questo tragico momento per l’economia e la morale del Paese, tranne dell’ipocrisia degli autoeletti di casa nostra.
Altri sono i problemi a cui rispondere, altre sono le priorità da soddisfare…
Noi, comunisti nel cuore e nella testa, prima che nel nome, abbiamo orizzonti diversi dall’auto-segretario e soci. Veniamo da lontano per andare lontano, avendo come riferimento costante le aspettative del popolo, le sue necessità. Stiamo con chi deve affrontare le difficoltà del lavoro, stiamo al loro fianco nelle lotte per conservarlo, ci impegniamo per costruire un futuro ai giovani e alle famiglie di domani perché possano credere nell’equità sociale e nel ruolo della politica.
Noi non concepiamo di costituire un’unità con chi non ha idea di cosa essa significhi; perseguiamo un disegno di ricostruzione morale nel partito e nella vita, del quale troppi hanno perduto le tracce; vogliamo dare autonomia ai giovani, assistendoli con l’esperienza nei progetti da realizzare, perché è a loro che appartiene il futuro del Partito e della società.



E’ sui valori che si costruiscono i progetti di vita, valori che solo attraverso l’esempio e la difesa è possibile trasmettere nelle valenze irrinunciabili che regolano i rapporti fra i componenti di una medesima comunità.
Al momento ci sentiamo troppo distanti dagli auto-proclamati per condividere con essi un qualsiasi progetto. Se crediamo ad un partito che continui a rappresentare attese e realizzazioni dei cittadini più esposti ai colpi del liberismo senza regole e del capitalismo economico e finanziario, non possiamo, né dobbiamo cedere sulla moralità.
Subito dopo il 28 ottobre, saranno indette due conferenze, una a Perugia, l’altra a Terni, per informare cittadini e media sui motivi del dissenso e sulle prospettive di rafforzare ogni tentativo finalizzato agli interessi comuni.



Terni, 27.10.2011

Giocondo Talamonti

“C’è del marcio in Danimarca”, avrebbe detto Shakespeare per bocca di Amleto nel commentare la situazione in quel paese.



Ma non va meglio a casa nostra. Fra ribalte cercate a forza e ribaltoni, c’è anche da noi chi ciurla nel manico per tentare di trarre dalla confusione vantaggi personali.
Sono iniziate le grandi manovre per dare copertura “legale” ad un progetto “illegale”, con protagonisti, sostenuti anche dall’alto e da un Consiglio Federale fatto lievitare alla bisogna a più 23 membri, per puntare all’elezione di Segretario provinciale.

In un Congresso ridotto a burla, sono spuntate tessere come funghi, rapide nella crescita e veloci nel marcire. Il prestigiatore di turno cercava con la raccolta di assicurarsi la copertura necessaria alla validazione di un colpo di mano. Per dare consistenza al fumoso disegno, i protagonisti hanno assunto le vesti dei censori, richiamando gli iscritti al “rispetto delle regole”, immaginando che nessuno s’accorgesse che i primi a tradirle fossero proprio loro. A questo gioco delle tre carte, invece, c’è chi guarda con preoccupazione e disgusto.

Qualcuno, intanto, si è affannato a definire la destrezza della manipolazione e la logica reazione degli iscritti come un “vivace confronto”, confondendo tensione con dialettica politica e, col cerino in mano, invoca l’unità delle forze, senza perdere di vista le mine piazzate nei punti giusti per far saltare l’armonia del Partito.
Le regole esistono e si rispettano non cambiandole unilateralmente nel corso di un confronto politico interno. Se si rendesse necessario cambiarle, lo si deve fare con il consenso di tutte le componenti del Partito, senza sotterfugi e escamotage, come quello che ha visto “gonfiare” il numero delle tessere solo qualche giorno prima del Congresso.
Questi sono mezzucci, non regole. Non è questo che vogliamo, se crediamo nel rilancio di un partito comunista che guardi alla lealtà e alla correttezza come elementi fondanti di un auspicato ritorno alla moralità e all’etica politica.
Non è affatto un buon inizio. Iscritti e simpatizzanti hanno bisogno di ben altro che dei soliti maneggioni.

Giocondo Talamonti

“ I Rottamatori”


Piccoli “rottamatori”crescono.


Al pari dei fiorentini, anche noi ternani, che non ci facciamo mancare niente, non rinunciamo a coltivare “rottamatori” nell’orticello di casa nostra. Anzi, per dirla tutta, i nostri hanno facoltà che i toscani neppure si sognano: dispongono del dono della preveggenza, della divinazione.


E sì, perché riescono a percepire a distanza l’inefficienza della macchina amministrativa, nel senso che, pur avendo l’obbligo di partecipare alla gestione della cosa pubblica, fanno sparute comparse, fugaci apparizioni nei luoghi deputati a decidere le sorti della comunità cui appartengono.


Sull’esempio del protorottamatore Renzi, sindaco di Firenze, che ha aperto un dialogo provocatorio con l’avversario politico Berlusconi, i “rottamatori de noandri” hanno abbracciato, in mancanza di meglio, le tesi catastrofistiche espresse dai prelati locali sul futuro di Terni, ormai rassegnati ad una missione salvifica dell’economia del territorio, viste le difficoltà a traghettare le pecorelle in affidamento sui lidi più certi della spiritualità.


La lamentata assenza di idee, progetti, relazioni instabili (?) e proficue, non ha prodotto ancora, a quanto è dato sapere, alcuna proposta concreta, evidenziando pericolose falle anche fra i “rottamatori”.


In attesa che il repulisti abbia avvio, che le proposte si concretizzino e che l’incompleto processo di crescita maturi, pare opportuno che i protagonisti di oggi si accontentino della definizione di “scassatori”.


Terni, 07.10.2011

Terni avrà il suo giusto riconoscimento…

“Terni avrà il suo giusto riconoscimento”. Su questa frase riposano le speranze di vedere la città giocare un ruolo di maggior rilievo in tema di formazione universitaria. La promessa di inserire il Polo di Terni nello statuto dell’ateneo perugino in via di revisione, mira a rassicurare le pressioni che a livello sociale e politico ha visto protagonisti i maggiori enti del territorio.


Appurato, tuttavia, che promesse e speranze restano tali se non si insiste nel dare loro forma concreta, i timori dei ternani di imbattersi in ostacoli e impedimenti al progetto, trovano riscontro nell’atteggiamento a dir poco prudente sin qui mostrato da Perugia nell’allargare i confini dell’ateneo.


Quanto a vaghezza, anche l’affermazione secondo cui “Terni avrà il suo giusto riconoscimento”, non lascia tranquilli gli studenti ternani e le loro famiglie, stando almeno alle esperienze del passato e i disagi del presente che vedono gli oltre 600 studenti di medicina e di infermieristica convivere in sei aule.
Da un paio d’anni i lavori della nuova sede di Medicina sono stati terminati, ma di affidarle il ruolo operativo che merita ancora non si parla. Sembrava che a ottobre scorso, la sede dovesse ottenere “il suo giusto riconoscimento”, ma ai ritardi decisionali si sono aggiunti altri ritardi.


Mostrarsi scettici di fronte alle più oneste intenzioni non è l’atteggiamento preferito dai ternani, ma alimentarsi di sole promesse condite di fumanti speranze, rischia di diventare un pasto dietetico di cui la città non ha affatto bisogno.
Numeri e progetti, così come qualità e esigenze del territorio impongono scelte che siano di supporto allo sviluppo. Razionalizzare i servizi di formazione decentrandoli non significa rinunciare a posizioni di controllo, ma favorire le opportunità formative a vantaggio dell’interesse della regione.


In questa ottica, seguire passo passo le misure di modifica allo statuto e concretizzare la funzionalità delle strutture non appaia come mancanza di sfiducia nei confronti degli operatori, piuttosto lo si interpreti come una naturale e totale maturazione dei tempi, oltre la quale c’è solo il rischio di compromettere ogni buona intenzione.


Terni, 23 settembre 2011
Giocondo Talamonti

Protocollo d’intesa fra l’Ipsia e la TEXA e Convegno “Futuro dell’automobile”

Il 12 ottobre, alle ore 10.00, presso la sala “Sergio Secci” dell’Ipsia èsiglato fra la scuola e la TEXA spa un patto di collaborazione che prevede:


il riconoscimento dell’Ipsia come scuola TEXAEDU, la cui finalità è la formazione dei giovani nel settore dell’autoriparazione, in considerazione dei cambiamenti del mercato automobilistico e delle metodologie: Tale intesa consente di avvicinare la scuola e il mondo dell’impresa e rispondere efficacemente alla domanda di lavoro presente nel territorio. La scuola consapevole che l’efficacia formativa si realizza anche attraverso il funzionamento e l’attivazione di una vasta rete di relazioni con le imprese del territorio, organizza per l’inaugurazione un convegno dal tema “Futuro dell’automobile”. All’iniziativa sono invitate le istituzioni, le associazioni di categoria (Associazione Industriali, Confapi, Confartigianato, CNA) Camera di Commercio, Toyota


La Proposta Formativa consente di poter intervenire sui sistemi elettronici che governano le auto d'oggi attraverso la conoscenza dei principi teorici di base e con l’ approfondimento degli strumenti usati in officina.
É per realizzare questo gli allievi TEXAEdu utilizzeranno la strumentazione direttamente in aula, acquisendo una competenza professionale ed una dimestichezza sull’utilizzo elevata.



Una scuola che guarda al futuro…



Nei suoi oltre cento anni di attività, l’I.P.S.I.A. “Sandro Pertini” di Terni ha formato decine di generazioni di tecnici destinati all’industria e all’artigianato. Nata con il nome di “Scuola d’Arti e Mestieri” nel 1909, fu voluta da Virgilio Alterocca per formare manodopera alla giovane Acciaieria e alla consolidata Fabbrica d’Armi. Da allora, ha mantenuto costante l’impegno occupazionale dei suoi diplomati, anno dopo anno, contribuendo a creare una classe di lavoratori che, per competenze e professionalità ha segnato la storia di un’intera città. Neppure i periodi di difficoltà sociale ed economica, immancabili in un arco di tempo così ampio, hanno mai messo in discussione la funzione dell’Istituto, continuando a preparare giovani fortemente richiesti dal mercato del lavoro. Ieri, come oggi.


Le mutate esigenze della globalizzazione ha visto l’I.P.S.I.A. interpretare l’alternanza scuola-lavoro con le industrie del territorio tramite stages aziendali, arricchimento di competenze complementari (lingue straniere), progetti di apprendimento tecnico con società multinazionali (Toyota), scambi culturali con realtà scolastiche internazionali attraverso il progetto Socrates Comenius, educazione permanente degli adulti (Centro Territoriale), corsi di lingua Italiana per Stranieri, protocolli d’intesa con l’Associazione degli Industriali e della Confapi etc.


L’incontro con la TEXA costituisce un ulteriore tassello qualificante per la vita della scuola.


Ing. Giocondo Talamonti







C’erano davvero tutti a festeggiare l’accordo operativo fra l’IPSIA “S. Pertini” e la Texa Spa:


gli Assessori del Comune di Teni Sandro Piermatti e Roberto Fabrini, il Presidente della Camera di Commercio, Enrico Cipiccia, il Presidente della Confartigianato Giuseppe Flamini, il Presidente della Confapi Carlo Salvati, il rappresentante della CNA,Giulio Cesare Proietti, il rappresentante dell’Associazione Industriali dott. Alberto Cari, il Segretario provinciale CGIL Lucia Rossi.


L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Terni, Provincia di Terni, Ufficio Scolastico Regionale, Camera di Commercio, ha inteso mettere in rilievo la cultura del lavoro nelle grandi e piccole imprese industriali e sottolineare il peso che l’Alternanza Scuola Lavoro gioca nel campo della formazione professionale.
L’accordo consentirà di preparare le giovani forze lavoro nel settore della meccatronica applicata all’autoveicolo.


Il centro Texa di Terni è il 24.mo di altrettanti centri sparsi sul territorio nazionale che permetterà ai ragazzi dell’IPSIA di perfezionare le conoscenze e le abilità teoriche nel settore pratico della sperimentazione. L’accordo fra l’Ipsia e la Texa rientra in un disegno tracciato dal MIUR per avvicinare l’impresa alla scuola.
Domani 13 ottobre, alle ore 19.30, presso la Sala “Secci” dell’Ipsia, la Texa Spa inaugurerà, presentandolo alle imprese dell’Italia centrale il suo progetto formativo, in seno al quale la scuola svolge un ruolo di primaria importanza, soddisfacendo l’esigenza di orientamento necessario ad armonizzare le due componenti intervenute.


Terni, 12 ottobre 2011

COMUNICATO STAMPA
I gruppi FdS e i Socialisti, in Consiglio comunale, esprimono la loro preoccupazione per il comunicato dell’Ateneo di Perugia in cui non si conferma il consolidamento del Polo Universitario temano, non si fa menzione del Multicampus, considerato una possibilità e non come una necessità.


Un ritorno alla visione centristica del passato che dimentica gli ingenti investimenti fatti, il Patto di Territorio 2004, l’Accordo di Programma siglato nel 2001 tra Università, Sanità e Regione e il fatto che Terni è una realtà territoriale non trascurabile della Regione Umbria e dell’intera Università.


Auspica che il 20 settembre p.v., riunione del senato accademico e consiglio d’amministrazione dell’Università, si riaffermi nello statuto la volontà da parte di tutti di trovare una soluzione che dia dignità all’ottimo lavoro e all’attività che si sono realizzate nell’intero comprensorio regionale anche grazie all’Università ternana. Ed un’ultima considerazione si chi smentisce “catecorigamente” la volontà di interrompere gli impegni su Terni rispondiamo che sappiamo leggere l’art.2 del nuovo statuto e lo sappiamo interpretare: un ritorno indietro che non tiene conto della realtà e della qualità del polo scientifico ternano. Ed un’ultima annotazione: la costruzione del nuovo si fa in un clima di fiducia e non di scontro.


Terni, 16 settembre 2011


Talamonti Giocondo Capogruppo FdS

Boccolini Giuseppe Capogruppo Socialisti

COMUNICATO STAMPA
I gruppi FdS e i Socialisti, in Consiglio comunale, esprimono la loro preoccupazione per il comunicato dell’Ateneo di Perugia in cui non si conferma il consolidamento del Polo Universitario temano, non si fa menzione del Multicampus, considerato una possibilità e non come una necessità.


Un ritorno alla visione centristica del passato che dimentica gli ingenti investimenti fatti, il Patto di Territorio 2004, l’Accordo di Programma siglato nel 2001 tra Università, Sanità e Regione e il fatto che Terni è una realtà territoriale non trascurabile della Regione Umbria e dell’intera Università.


Auspica che il 20 settembre p.v., riunione del senato accademico e consiglio d’amministrazione dell’Università, si riaffermi nello statuto la volontà da parte di tutti di trovare una soluzione che dia dignità all’ottimo lavoro e all’attività che si sono realizzate nell’intero comprensorio regionale anche grazie all’Università ternana. Ed un’ultima considerazione si chi smentisce “catecorigamente” la volontà di interrompere gli impegni su Terni rispondiamo che sappiamo leggere l’art.2 del nuovo statuto e lo sappiamo interpretare: un ritorno indietro che non tiene conto della realtà e della qualità del polo scientifico ternano. Ed un’ultima annotazione: la costruzione del nuovo si fa in un clima di fiducia e non di scontro.


Terni, 16 settembre 2011

Talamonti Giocondo Capogruppo FdS

Boccolini Giuseppe Capogruppo Socialisti

Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che la nomina dei manager per le Aziende partecipate è una prerogativa del Sindaco;


considerato che in conformità alle indicazioni del Consiglio comunale, nei bandi di rinnovo dei rispettivi consigli di amministrazione, fortemente ispirati a logiche di trasparenza, sono stati indicati criteri come la meritocrazia, la professionalità, la competenza, l’efficacia, l’efficienza;


preso atto che dalle stampa locale trapelano indicazioni di nominativi, non si sa se derivanti da fonte ufficiale o da ipotesi giornalistiche, tanto da alimentare tensione e malcontento;


visto che ogni bando deve necessariamente estrinsecarsi in una graduatoria che esprima i criteri utilizzati per la selezione;


ritenuto maturo il tempo secondo cui, per pregresse metodologie non più tollerabili dagli elettori ed in particolare dai giovani, l’assegnazione degli incarichi di secondo livello, debba scaturire da una trasparente graduatoria, stilata mediante una griglia composta da indicatori e dai relativi pesi;


si chiede, al Sindaco e alla Giunta :


 Se, in primis, risponda a verità l’avvenuta nomina del nuovo Presidente e del Consiglio d’Amministrazione dell’ASM e delle altre partecipate e se le nomine siano state attinte da apposite graduatoria;



 quali indicatori, per la predisposizione della graduatoria, siano stati utilizzati ai fini della valutazione delle competenze necessarie a ricoprire l’incarico vacante;

 quale “peso” sia stato dato ad ogni indicatore;

 se le nomine scaturiscano esclusivamente da graduatorie siffatte.


Terni, 5 settembre 2011


Talamonti Giocondo

Luzzi Luzio


Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che in data 1° agosto il Prof. Pardini, titolare di Cardiochirurgia dell’Ospedale Santa Maria di Terni, ha rassegnato le sue dimissioni per l’assenza di dialogo e, quindi di risposte, da parte delle istituzioni interessate, circa il futuro del reparto da lui diretto;


constatato che l’Unità di cui trattasi rappresenta un’eccellenza nell’ambito del nostro nosocomio e che questa è ragione di attrazione di pazienti provenienti da regioni limitrofe, con benefici economici per il bilancio della struttura;


accertato che la presenza nel nostro nosocomio del Prof. Pardini costituisce un vanto cittadino e che il livello della sua professionalità si estende a vantaggio di molti altri reparti del Santa Maria;


visto che i motivi a fondamento delle sue dimissioni, oltre ad essere oggettivi, coincidono con gli interessi della città e dei ternani;


appurato che gli investimenti necessari a conservare il livello di eccellenza latitano, fagocitati dall’Università del capoluogo umbro in ragione della presenza di studenti di medicina, quasi fosse punibile la sperimentazione e il tirocinio;


preso atto che esiste la possibilità di concordare con il corrispondente reparto cardochirurgico del capoluogo una suddivisione specialistica di interventi (valvole percutanee a Perugia, assistenze circolatorie a Terni);


considerato che l’atteggiamento prudenziale della Regione Umbria in materia di investimenti sanitari non può penalizzare solo l’Azienda ternana, con il rischio di causare un degrado strutturale e qualitativo del servizio non più recuperabile;


IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE A:


-attivarsi in tempi brevissimi presso il Presidente della Regione, Marini, per analizzare tutti i problemi connessi al rischio di dimissioni del Prof. Pardini;

-promuovere azioni presso il titolare di Cardiochirurgia del nostro nosocomio perché sospenda la sua decisione in vista delle misure che si andranno a prendere per la soluzione dei problemi denunciati;

-analizzare con le istituzioni regionali e ministeriali la destinazione delle risorse finanziarie per la sanità, privilegiando gli investimenti ricettivi e strutturali che garantiscano livelli di qualità professionali e di accoglienza, evitando la dipendenza finanziaria dall’Università;

-concentrare le attenzioni gestionali sui tempi di risposta alle esigenze dei pazienti (liste d’attesa infinite), intervenendo sull’organizzazione del servizio e sull’opportunità di estenderlo anche in orario notturno con specifiche turnazioni;

-considerare che il reparto di Cardiochirurgia è un’eccellenza, non solo meritevole di essere conservato e sostenuto, ma che esso è trainante di gran parte dei servizi del nostro nosocomio.

Prevedere un consiglio straordinario aperto alle istituzioni provinciali, regionali e società civile, come richiesto in conferenza dei Presidenti dei gruppi, per affrontare il problema dell’Università e della sanità a Terni ed in Umbria.


Terni, 2 settembre 2011


Giocondo Talamonti

Luzzi Luzio

disoccupazione giovanile


disoccupazione giovanile

“Orientamento”, quindi, come chiave di soluzione di tanti problemi sociali.

Che la crisi sia globale, non può costituire una scusa. Tutti abbiamo a che fare con gli effetti prodotti da uno dei periodi più tragici per l’economia internazionale e nazionale. Non serve neanche negarla, come si è fatto fino ad oggi, perché una crisi di tali proporzioni non si lascia sotterrare per scomparire nel nulla. Anzi, quando riaffiora lo fa con la forza di leggi fisiche che la vogliono pari alla spinta ricevuta per nasconderla. Le statistiche non hanno logica, ma nella spietatezza dei numeri hanno il merito della sintesi. E sanno parlare chiaro: l’Italia ha la percentuale di disoccupazione giovanile più alta d’Europa. Il 29.6% dei ragazzi in cerca di prima occupazione è sistematicamente respinto dal mercato del lavoro. Quasi un terzo della popolazione attiva, quella in grado di dare un contributo concreto alla produzione nazionale è umiliata sistematicamente dal rifiuto di prestare la propria opera. Le conseguenze sono disastrose, non solo per gli equilibri psichici individuali, ma per l’intero contesto sociale, a cominciare dalla famiglia e dai rapporti interpersonali.
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Ma il danno maggiore grava sullo stesso sistema economico, che diviene così causa ed effetto del fenomeno. I dati di Confartigianato sono allarmanti: un milione e centotrentottomila persone sotto i 35 anni non ha sbocco lavorativo in Italia. Nove punti percentuali ci dividono, in negativo, dalla media europea.
Il problema non è scoppiato all’improvviso, ma si è alimentato nel tempo nell’indifferenza di tutti. Non si è sentita l’urgenza di programmare la formazione, di analizzare gli indirizzi, di consolidare le competenze, di aggiornare le conoscenze, di interpretare gli sviluppi dei mercati esteri e nazionali. Anche nella nostra città aumenta la disoccupazione giovanile e nello stesso tempo le industrie locali cercano, per essere competitivi sui mercati, diplomati degli Istituti Tecnici e Professionali cioè risorse qualificate e specializzate rispondenti alle esigenze dell’industria e dell’artigianato. Nonostante questo il numero di iscritti ai Licei aumenta del 3%. Confindustria preoccupata è scesa in campo a livello locale e nazionale illustrando alle famiglie le necessità e le opportunità offerte dall’industria locale e nazionale.


In una parola, è stato ignorato un elemento decisivo delle tendenze che, a breve e medio termine, avrebbe avuto il mercato, fingendo di non sapere che esso è soggetto ad un’evoluzione naturale, progressiva e che, quindi, necessita di continui adattamenti. La defaillance italiana sta a testimoniare che abbiamo perso la sfida con i nostri soci-concorrenti. Siamo rimasti indietro, incapaci di competere perché impreparati a farlo.


Nessun operatore in proprio può permettersi di fare a meno di studiare gli effetti di una crisi e meno che mai dovrebbe farlo uno Stato che non sia rassegnato a navigare a vista, ma che consolidi le proprie forze sulla scorta della programmazione.
Il processo, che si potrebbe sintetizzare nel termine di “orientamento” non è semplice, ma i Paesi che hanno adottato una qualche forma di prevenzione godono, in questi periodi di difficoltà, di enormi vantaggi. Lo ha fatto la Finlandia, la Germania, lo fanno da sempre i paesi scandinavi, lo ha fatto la Spagna con il vantaggio di uscire dall’isolamento europeo del dopo-Franco.
Cosa significa orientare? Vuol dire programmare lo sviluppo di un Paese interpretando i settori economici di crescita e preparare le strutture istituzionali a formare le giovani generazioni dotandole delle competenze necessarie a vincere le sfide globali.


Ciò comporta che le strutture ministeriali interessate al tema organizzino sistemi di supporto allo sviluppo coordinando a livello periferico le attività formative (Scuola, educazione permanente, FTS) impegnate nel processo.
L’impegno è, in ogni caso totale, nel senso che non sono solo le associazioni di categoria ad essere chiamate a realizzare il progetto, ma anche le organizzazioni sindacali, troppo miopi al riguardo, insieme all’intero sistema statale e locale.
Fatta salva la libertà di ciascun giovane di intraprendere gli indirizzi formativi che più lo interessano, il coordinamento individua gli sbocchi lavorativi futuri, concentrando sugli aspetti dello sviluppo le attenzioni dei singoli, con risparmi consistenti per l’economia dello Stato e, di conseguenza, della società.
“Orientamento”, quindi, come chiave di soluzione di tanti problemi sociali.



Ing. Giocondo Talamonti



Abolire alcune province e mantenerne altre non è una risposta che risolve il problema del risparmio occorre dirigere la rotta verso tutti quegli enti inutili le cui funzioni possono essere svolte dalle province stesse. Se si vuole perseguire l’obiettivo del risparmio o dell’efficienza del servizio ai cittadini, altre sono le scelte da fare.


 La prima è quella della ridistribuzione territoriale fra le province d’una medesima regione. Non si comprende perché la provincia di Perugia inizi a 20 km da Terni (Spoleto e, poco di più la Valnerina) e quella di Terni s’estenda ad oltre 100 km (Fabro). Certo occorre che vi sia un emendamento alla manovra finanziaria che consenta ai territori di condividere il nuovo assetto che si va prefigurando.Terni ha bisogno di Perugia e viceversa per affrontare i problemi strategici dell’Umbria e della nazione considerando che Terni rappresenta una risorsa economica per l’intera Regione. E allora non è questione di campanilismi, ma di condividere un unico progetto alla base dello sviluppo dell’intera Regione, perché se ritenuta valida l’ottica del risparmio, anche la regione Umbria sarà presto considerata uno sperpero di denaro pubblico.


 La seconda proposta è quella di tentare di ripristinare l’antica configurazione territoriale che andava sotto il nome di Circoscrizione umbro-sabina con capoluogo Perugia, anche in considerazione che Rieti, da sempre, ha difficoltà ad adattarsi alla centralità di Roma, ha problemi di dimensioni necessariamente difformi, per entità e qualità, da quelli capitolini, strutturata com’è su una realtà territoriale più vicina alla sensibilità umbra, dalla quale proviene storicamente per essersene staccata solo meno di un secolo fa.


Giocondo Talamonti

Un’altra vittima italiana. Siamo a quota 40. In questo momento la FdS esprime vicinanza e sentito cordoglio alla famiglia del paracadutista di Viterbo. La guerra in Afghanistan torna a mordere proprio mentre il parlamento si appresta a iniziare l’esame del decreto che rifinanzia, con qualche taglio, le missioni militari all’estero. La FdS per far fronte al debito pubblico, alla speculazione finanziaria e ai tagli alle pensioni, come si vuole fare con la manovra, è dell’opinione che c'è un'altra strada più remunerativa, quella di ritirare immediatamente il contingente italiano dall'Afghanistan, anche perché dopo cinque anni, non ci sono più i presupposti dell’emergenza.


Giocondo Talamonti

In un momento in cui i kalumet della pace fra maggioranze e opposizioni spuntano in tutt’Italia come funghi per mandare segnali di fumo rassicuranti fra scanni ben più autorevoli del nostro, il Pd ternano mostra segni di nevrastenia nei confronti dei suoi alleati di governo, tali che neppure il caldo torrido di questi giorni riesce a giustificare.


L’insofferenza, nascerebbe dal legittimo interrogativo della Fds, di sapere il motivo delle agitazioni che stanno dietro alle assenze di numero legale che con sistematica frequenza vietano che il Consiglio produca gli interventi che gli competono (l’ultimo Consiglio interrotto per mancanza di numero legale l’11 luglio 2011).


Considerare questa pretesa un gesto di ‘lesa maestà’ non offende solo la logica, ma il diritto dei cittadini di sapere se qualcosa si nasconda nella stranezza comportamentale che si va delineando nella maggioranza e se questa mostri di avere buona salute.
La Fds ha sempre mantenuto fede ai programmi e alla scelte di gestione della cosa pubblica cittadina; ha assicurato il suo appoggio, s’è adoperata per ricomporre le fratture, s’impegna e s’impegnerà a conservare la serietà e la serenità necessarie a superare le difficoltà del momento, ma ha la brutta abitudine, già ampiamente illustrata nella fase costruttiva dell’alleanza di governo, di partecipare alle discussioni, condividere le linee, farsi partecipe delle scelte di politica cittadina.
E’ troppo?


Tanto per andare al nocciolo della questione, con poca diplomazia e molta concretezza, sarebbe gradita, da parte del Pd, più chiarezza sulla circolazione di voci circa le assegnazioni di incarichi di secondo livello. “Voci” che preoccupano la Fds, semplicemente perché già ragione di crisi in occasione della precedente frattura.
La richiesta di sgombrare il campo da dubbi, la sollecitazione ad adoperarsi per mantenere limpidezza nei rapporti con gli alleati, l’invito ad adottare criteri di meritocrazia nelle scelte, non può essere definito “irritante” dal Pd locale; semmai, “formativo” per tutti quei giovani che devono credere nelle istituzioni e rispettoso delle esigenze di tutti gli elettori.


Naturalmente, la Fds prende anche in considerazione l’eventualità di un’errata valutazione dei segnali. Nel qual caso, il Pd rassicuri tutti, cominciando dai cittadini, per finire, poi, con gli alleati.


Terni, 13 luglio 2011

Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che il Consiglio Comunale, massima istituzione cittadina frutto, nella sua composizione, della volontà degli elettori ternani, ha l’obbligo morale e politico di essere all’altezza del momento difficile che vive oggi la nostra città;


constatato che con il ritiro delle dimissioni da parte del Sindaco e dell’approvazione delle sue dichiarazioni programmatiche e del bilancio Comunale per il 2011, la recente crisi del Comune di Terni sembra essersi, apparentemente, risolta;


considerato che la maggioranza, in coerenza con le dichiarazioni programmatiche pronunciate dal Sindaco, ha assunto l’impegno, verso la popolazione ternana, di dare subito risposte adeguate ai problemi urgenti, in particolare a quelli riguardanti: il lavoro, la sanità, il sociale e la moralità e le vita democratica di Terni.


visto che il Consiglio Comunale di Terni, convocato per discutere delle iniziative di localizzazione territoriale del fotovoltaico, è però, come già in passato, finito nel nulla, per la mancanza del numero legale, a causa, più che dal comportamento dei gruppi di minoranza, ancora una volta, dei contrasti interni alla maggioranza ed in particolare del gruppo consigliare del Partito Democratico.


constatato che la FdS , in coerenza con quanto fatto nel passato dopo aver dato un contributo importante al superamento della crisi, sta continuando a garantire il massimo impegno, per cui, giustamente, pretende che, nel rispetto degli accordi raggiunti, le altre forze della coalizione e in primo luogo, da parte del Partito Democratico, si faccia altrettanto;


La FDS, nella preoccupazione del ripresentarsi delle situazioni pre-crisi, fra cui aleggiava l’assegnazione degli incarichi di secondo livello, questioni non tollerabili dagli elettori ed in particolare dai giovani, perché non rispondenti a meritocrazia, professionalità, competenza, efficacia ed efficienza e soprattutto a logiche di trasparenza;


domanda al Sindaco e alla Giunta


 è veramente risolta la crisi? Oppure la conclusione della stessa è stata un fatto puramente formale e tutti i problemi che ne furono la causa sono rimasti irrisolti?

 risponde al vero che la crisi sarà risolta con l’assegnazione di incarichi di secondo livello?

 per l’assegnazione degli incarichi si terrà conto delle indicazioni del Consiglio comunale? (trasparenza, merito, professionalità, competenza…).

Terni, 11 luglio 2011

Talamonti Giocondo

Nannini Mauro

Luzzi Luzio

Interrogazione: politiche sociali (misure per gli immigrati). Pratica ferma in Commissione.

Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che circa il 10% degli abitanti della nostra città è costituito da immigrati (12mila a Terni, 19mila in Provincia) e che, in diverse classi della scuola primaria e secondaria, gli studenti appartenenti a detta percentuale sono già maggioranza;


tenuto conto che le diverse etnie portano con sé tradizioni, costumi, culture e civiltà dei Paesi di provenienza che non vanno trascurate per l’attuazione di un’autentica politica di integrazione;


constatato che strumenti efficaci sotto tale profilo vanno attribuiti ad una varietà di servizi, svolti a favore degli immigrati e delle loro famiglie, dall’associazionismo, dal volontariato e dal ruolo primario della scuola;


considerato che nella nostra città esistono esperienze positive, apprezzate ed innovative che però vanno incoraggiate, sostenute ed incentivate per migliorarne la qualità e per favorire la partecipazione attiva degli immigrati,



la FdS chiede al Sindaco e all’Assessore competente:


 a che punto sia l’attivazione e la funzionalità della conclamata Consulta degli immigrati per l’integrazione;


 se sia stata prevista una conferenza cittadina per l’elaborazione di un progetto “Terni per l’integrazione”;


 se non sia il caso di attivare un processo di monitoraggio, valorizzazione e coordinamento delle diverse iniziative svolte sul territorio dall’Associazionismo, dal volontariato e dalla scuola;


 quale politica si intende avviare per favorire il “vivere insieme” con le diverse comunità;


 se risponde al vero che si è determinato il blocco di un atto, in materia, in seno alla Commissione, se non fosse vero quali motivazioni ne comportano il ritardo, in considerazione che la presenza degli immigrati pone problemi pressanti come il lavoro, la casa, la scuola, l’assistenza sanitaria e di organizzazione ma che, se impiegata bene, può rappresentare una risorsa.



Terni, 11 luglio 2011

Talamonti Giocondo

Nannini Mauro

Luzzi Luzio

Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni. Gli articoli contenuti in questo numero sono:



1) Il Governo fa cassa sulle spalle dei più deboli

2) Infortuni sul lavoro, la situazione migliora ancora, ma…

3) Polo chimico e siderurgico

4) Le chicche del maestro sommo

5) Le molliche di ELLE EFFE : l’assatanato; bassezze

6) La crisi in Comune è proprio finita?

7) Mozione: stato di salute e qualità della vita della città ( questione morale, droga, alcol, criminalità, incidenti stradali, incidenti sul lavoro, disagio, riciclaggio…).


Il giornale della FdS, “LA SCOSSA” è gratuito e può essere richiesto all’indirizzo giocondo.talamonti@email.it


11 luglio 2011

Federazione della Sinistra

Al Sindaco del Comune di Terni



Preso atto dei crescenti dubbi che si stanno diffondendo tra i residenti locali e del territorio regionale a seguito dell’invio ad amministratori ed esponenti politici di avvisi di garanzia che fanno temere l’insorgenza di gravi sintomi degenerativi.


Visto il continuo ripetersi di incidenti stradali causati dall'alta velocità, dalla guida in stato di stordimento a causa dell'assunzione di alcol e droga, ma anche per difetti strutturali del sistema viario: mancanza di manutenzione del manto stradale e delle modalità di spostamento;


Visto il crescente uso di sostanze stupefacenti (droga) e l’aumento di numero di morti per overdose che si registrano nel territorio regionale rispetto alle altre città italiane. In Umbria, infatti, si muore cinque volte in più rispetto al resto della penisola. I dati sono forniti dalla relazione annuale al Parlamento del 2011 (che ha preso in esame il periodo compreso tra il 2009 e il 2010.


Tenuto conto dei fenomeni di criminalità che si innescano in relazione alla diffusione dell’uso degli stupefacenti che sempre più spesso generano lotte e risse tra bande, perfino per impossessarsi della sim card dello spacciatore arrestato, quanto mai fruttuosa per aumentare il ventaglio dei contatti e delle fasce di clientela.


Constatato che il commercio e il consumo di droga crea incertezze sulla condizione sociale della comunità. Il 31% dei consumatori è disoccupato, una quota consistente della quale riguarda le donne e, rispetto alle sostanze consumate, in massima parte spicca l’eroina; il 4% degli utenti è senza fissa dimora. I frequenti casi mortali ne sono una delle tragiche ed evidenti testimonianze.


Considerato il malessere che la cittadinanza vive per la inquietante incidenza nella nostra realtà dagli incidenti sul lavoro, per i frequenti casi di violenza, per l’allarmante fenomeno delle baby gang, per l’affacciarsi delle infiltrazioni mafiose, presenze innegabili con le sue pericolose conseguenze evidenziate, in forma più che seria e preoccupante, dal recente sequestro dei beni della famosa famiglia dei Casalesi ed, infine, per le note indagini della magistratura ternana su episodi di dubbia moralità pubblica sulle quali, per altro, non si intende al momento esprimere alcuna opinione in attesa delle decisioni che la stessa magistratura prenderà a conclusione dell'attuale istruttoria.


Ritenuto che l'insieme di questi fatti, ai quali sarebbe possibile aggiungerne altri, ha determinato l'insorgere di una situazione di apprensione, diffusa tra l'intera popolazione, per il futuro della nostra città che nessuno deve sottovalutare a partire dal Comune di Terni e dall'insieme delle forze politiche sociali e culturali presenti nella nostra realtà.


si impegna il Sindaco e la Giunta a:


■ diffondere tra i cittadini la cultura della prevenzione destinando parte degli introiti, provenienti dalle procedure dissuasive di condanna e punizione (multe), al finanziamento di progetti educativi non solo per i giovani in età scolare, ma anche nei programmi di educazione permanente mediante i quali divulgare l’importanza di mettere in essere, sempre, un comportamento responsabile.


■ avere come obiettivo le modificazioni strutturali in grado di imprimere una decisa riduzione degli incidenti stradali agendo sulle modalità di spostamento che registrano livelli di rischio nettamente più elevati della media o sulle condizioni viarie in forte deterioramento, specie nel manto stradale, perché il loro dissesto può costituire un pericolo mortale per tutta l’utenza veicolare;


coinvolgere la cittadinanza e le associazioni in un confronto costruttivo che, in breve tempo, porti a dare della città di Terni e dell'Umbria un'immagine di realtà vivibile e sicura, e della comunità una visione di effettiva integrazione tra autoctoni ed immigrati;


considerare la lotta alla droga uno dei temi centrali, da condurre unitariamente, in maniera bipartisan, promuovendo, parallelamente, nelle scuole, progetti di sensibilizzazione sui rischi che comporta l’assunzione di sostanze stupefacenti;


■ attuare politiche di sostegno ed iniziative tese a risolvere i problemi di criminalità, consumo di droga ed alcolici che colpiscono anche le generazioni più giovani dando luogo al fenomeno delle baby gang;


■ sostenere le aziende che investono e non licenziano per scongiurare pericoli di regresso e di eventuale disoccupazione;


organizzare convegni, dibattiti, momenti di sensibilizzazione, particolarmente nei confronti del mondo giovanile, coinvolgendo scuole, famiglie, istituzioni e gli stessi ragazzi;


■ puntare sulla formazione e sulla legalità attraverso progetti mirati ad introdurre la cultura dell'attenzione sul riciclo dei proventi di attività criminali;


■ sollecitare una normativa regionale affinché siano potenziati gli strumenti di contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata.


Terni, 6 luglio 2011

Talamonti Giocondo (Presidente del Gruppo FdS Consiglio Comunale)

Nannini Mauro

Luzzi Luzio

Una ricorrenza da celebrare in memoria di tutti quei giovani che hanno dato la propria vita dimostrando coraggio e attaccamento a quegli ideali di libertà e di democrazia di cui oggi possiamo giovarci.


La nostra carta costituzionale è figlia dell’impegno di un popolo che aveva in quei giovani il senso dell’appartenenza e dell’amore per la patria.


A noi il compito di preservare quegli ideali e quei dettati costituzionali frutto di tanti sacrifici, degni perciò di essere ricordati perché i conflitti che li hanno generati non accadano più. Per questo si è contrari alla guerra di ogni genere sia promossa in nome di una cosiddetta pace (economica), sia quella contro i dittatori del mondo. Si è infatti della convinzione che per risolvere qualsiasi controversia si può utilizzare sempre il buon senso e la diplomazia.


E’ per questo che ogni 13 giugno non farò mancare la mia presenza e partecipazione convinta.

Giocondo Talamonti

Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il rapporto del Cerm (“Competitività e regolazione mercati”, un centro di ricerche indipendente che ha redatto il rapporto “Sani-Regio 2011”, in cui ha analizzato le differenze regionali nella governance della spesa sanitaria) recentemente pubblicato, premia le politiche regionali dell’Umbria attribuendo alla nostra Regione la migliore performance sanitaria per qualità, efficienza e spesa pro capite fino a proporla come modello nazionale, in grado di consentire, se adottato dalle restanti regioni, un risparmio di 12 miliardi, equivalenti a circa lo 0,8% del Pil;



tenuto conto che la Sanità è un sistema complesso, che non vende semplicemente prestazioni alla clientela sulla base di criteri commerciali, ma fornisce prestazioni necessarie a garantire il ripristino ed il mantenimento della salute dei cittadini;



attestato che per questo deve darsi delle regole conosciute e condivise dai fruitori, in particolare per quanto riguarda la rete di emergenza e di urgenza sanitaria territoriale dell’intero comprensorio con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema, a partire dal Medico di Medicina Generale, puntando sulla qualità, sull’equa destinazione, sulla ripartizione delle risorse, sulla scelta delle prestazioni da erogare tenendo conto della Medicina Basata sull’Evidenza e garantire a tutti efficacia, appropriatezza e accesso,



Visto che la priorità non deve essere solo costituita dagli aspetti contabili, ma soprattutto dal raggiungimento di livelli di salute prefissati attraverso un sistema di Programmazione dei bisogni e pianificazione delle prestazioni, con riguardo:


 al problema sanità, inquadrandolo nel contesto del Piano Regionale della Sanità;

 al PAL (Piano attuativo locale);

 agli obiettivi dell’Azienda Ospedaliera;

 alla razionalizzare delle risorse anche con la piena integrazione funzionale tra Azienda Sanitaria Locale e Azienda Ospedaliera

 ad un servizio di qualità alla cittadinanza;



constatato che occorre pensare ad una Azienda Ospedaliera che veda:



 l’Ospedale “S. Maria” integrato con l’ASL come Polo di eccellenza;

 la convenzione con l’Università legata alla ricerca, asse portante dello sviluppo del territorio, tale da garantire un servizio di qualità alla cittadinanza;



accertato che l’integrazione funzionale tra ASL e Azienda ospedaliera procede a rilento e che gli interventi a difesa della salute, invece, richiedono tempestività;



ritenuto che ogni servizio pubblico essenziale ed efficiente debba essere mantenuto, potenziato e sostenuto rispetto al servizio privato, specie quello dell’emergenza e dell’urgenza sanitaria sulla quale non esiste e non esisterà mai competizione con il privato ;



considerato che l’integrazione con l’Università deve soddisfare lo sviluppo della ricerca in settori che richiamano utenti anche da fuori Regione e consentire l’erogazione di servizi in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini con tempestività e con professionalità;



si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere:



 come stia procedendo l’integrazione funzionale fra ASL4 e Azienda ospedaliera e su quali ambiti si stia lavorando al riguardo;

 se l’integrazione comporti la riunificazione delle due aziende abolendo, di fatto, l’Azienda Ospedaliera, restando, così, una sola;

 se con l’integrazione funzionale si intenda puntare alla ottimizzazione degli spazi, del personale, dell’ubicazione dei reparti o delle apparecchiature, l’approvvigionamento di medicinali etc.,

 se, in sostanza, si voglia puntare sulla razionalizzazione delle risorse, offrendo all’utenza il massimo dei risultati, non condizionati da fattori di natura economica;

 se sia stata presa in esame la necessità della collaborazione fra i diversi livelli ospedalieri periferici (Orvieto, Narni, Amelia) ed il loro centro di riferimento naturale costituito dall’Azienda Ospedaliera di Terni;

 se il Servizio Sanitario Regionale e le Direzioni Generali della ASL e Aziende Ospedaliere intendano mettere in atto tutte la azioni necessarie per abbattere i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e tra queste anche di quelle del Pronto Soccorso, risolvendo le cause di eventuali ritardi;

 se siano rispettati e garantiti i finanziamenti previsti a favore dell’Azienda Ospedaliera per le necessità di adeguamento strutturale, per la sicurezza e l’ammodernamento tecnologico.



Terni, 20 giugno 2011

Talamonti Giocondo

Luzzi Luzio

Nannini Mauro

In uscita LA SCOSSA numero 16 - Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni. Gli articoli contenuti in questo numero sono:


1) Ci siamo anche noi

2) La storia de:”La nuova Fabbrica”

3) Polo chimico e siderurgico

4) Le chicche del maestro sommo

5) Le molliche di ELLE EFFE . Effetti del dopo-elezioni

6) Basell/Damiano Stufara (PRC-FdS) denuncia: il governo non ha fatto nulla
Sicurezza sul lavoro


Il giornale della FdS, “LA SCOSSA” è gratuito e può essere richiesto all’indirizzo giocondo.talamonti@email.it