C’è del marcio in Danimarca…


“C’è del marcio in Danimarca”, avrebbe detto Shakespeare per bocca di Amleto nel commentare la situazione in quel paese.



Ma non va meglio a casa nostra. Fra ribalte cercate a forza e ribaltoni, c’è anche da noi chi ciurla nel manico per tentare di trarre dalla confusione vantaggi personali.
Sono iniziate le grandi manovre per dare copertura “legale” ad un progetto “illegale”, con protagonisti, sostenuti anche dall’alto e da un Consiglio Federale fatto lievitare alla bisogna a più 23 membri, per puntare all’elezione di Segretario provinciale.

In un Congresso ridotto a burla, sono spuntate tessere come funghi, rapide nella crescita e veloci nel marcire. Il prestigiatore di turno cercava con la raccolta di assicurarsi la copertura necessaria alla validazione di un colpo di mano. Per dare consistenza al fumoso disegno, i protagonisti hanno assunto le vesti dei censori, richiamando gli iscritti al “rispetto delle regole”, immaginando che nessuno s’accorgesse che i primi a tradirle fossero proprio loro. A questo gioco delle tre carte, invece, c’è chi guarda con preoccupazione e disgusto.

Qualcuno, intanto, si è affannato a definire la destrezza della manipolazione e la logica reazione degli iscritti come un “vivace confronto”, confondendo tensione con dialettica politica e, col cerino in mano, invoca l’unità delle forze, senza perdere di vista le mine piazzate nei punti giusti per far saltare l’armonia del Partito.
Le regole esistono e si rispettano non cambiandole unilateralmente nel corso di un confronto politico interno. Se si rendesse necessario cambiarle, lo si deve fare con il consenso di tutte le componenti del Partito, senza sotterfugi e escamotage, come quello che ha visto “gonfiare” il numero delle tessere solo qualche giorno prima del Congresso.
Questi sono mezzucci, non regole. Non è questo che vogliamo, se crediamo nel rilancio di un partito comunista che guardi alla lealtà e alla correttezza come elementi fondanti di un auspicato ritorno alla moralità e all’etica politica.
Non è affatto un buon inizio. Iscritti e simpatizzanti hanno bisogno di ben altro che dei soliti maneggioni.

Giocondo Talamonti