Comune di Terni - Mozione: CULTURA A TERNI



Al Sindaco del Comune di Terni

Premesso che la cultura rappresenta un impegno irrinunciabile per ogni comunità che basa sui valori della democrazia e della conoscenza la scelta strategica per interpretare, con il vantaggio degli strumenti che offre, l’evolversi della società, dei costumi e dell’economia;

tenuto conto che è esercizio obbligato, in una società globale sempre più competitiva, evitare livellamenti verso il basso e la rinuncia al perseguimento di obiettivi estranei alle tradizioni e alla storia di una comunità, con il rischio di vanificare le preziose radici che l’hanno generate ed alimentate;

visto che l’elevamento culturale è momento fondante per ogni democrazia che si rispetti e che qualsiasi forma di imbarbarimento è strettamente relazionato a sistemi di governo autoritari, favorevoli alla stanca riproposizione di modelli culturali non allineati all’evoluzione dei tempi e, per di più, insensibili a qualsiasi motivazione che recuperi “senso” alla vocazionalità territoriale;

accertato che la cultura popolare, espressione del sentire comune deve essere intesa come fertile terreno su cui impiantare un processo formativo che, in modo piacevole, aggregativo e partecipativo, punti alla crescita edificante della collettività; sotto tale aspetto si ritiene più plasmante la manifestazione del “Cantamaggio”, rispetto agli “eventi valentiniani”, troppo costosi e distanti dalla gente;

constatato che molte realizzazioni artistiche che decorano la città (leggi, monumenti) non hanno dimostrato, nel tempo, il potere di trasferire quei messaggi in cui ha creduto inizialmente il proponente (ad esempio la “canna da pesca” in viale dello Stadio), sconfessando la teoria secondo cui deve esistere allineamento fra le capacità acquisitive di una comunità e la proposta artistica scelta;

preso atto che anche proposte integrate nella cultura cittadina, come la Fontana di Piazza Tacito, opera apprezzabile della creatività di artisti quali Corrado Cagli e ideata da Ridolfi e Fagiolo, simbolo, oggi come allora, della laboriosità, dell’energia e della dinamicità dei ternani, sono abbandonate al degrado fra l’indifferenza e la noncuranza di concittadini non sufficientemente informati sulle vicende storico-culturali che ne hanno suggerito la realizzazione;

considerato che messaggi culturali significativi si traggono, anche, dalla cura architettonica, dai colori delle abitazioni, dalla riparazione delle strade, dalla segnaletica in ordine, dalla valorizzazione dell’esistente, dal gusto del bello, dalla qualità delle cose e della vita, dal monitoraggio continuo e di controllo dei beni nonché dall’attenzione nel non far proliferare, indiscriminatamente, il cemento e l’asfalto;

ritenuto opportuno coinvolgere i giovani sul decoro architettonico della città proponendo loro, da un lato, appropriati modelli educativo-comportamentali, dall’altro, concorsi di idee che abbiano lo scopo di valorizzare le professionalità dei giovani architetti, ingegneri, artisti, etc.


LA LISTA COMUNISTA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:


- ridefinire il ruolo della cultura nella nostra città;
- intervenire nel ripristino della Fontana di Piazza Tacito, avendo cura di affidare il compito a ditte specializzate in tali tipi di rivalorizzazione;
- dare priorità di risorse a tutte quelle manifestazioni che hanno un’effettiva ricaduta sulla città, sia in termini di partecipazione aggregativa che di apporto culturale intrinseco;
- a costituire, di volta in volta, una commissione di esperti che interpretando il sentire della comunità, esprima, prima della commessa o autorizzazione, un parere sulle opere o manufatti da posizionare nelle vie e/o piazze della città.
- a coinvolgere il mondo della scuola di ogni ordine e grado perché chi vi opera divenga sempre più trasmettitore di valori educativi e perché, i formatori di oggi e i cittadini di domani, diventino protagonisti di un medesimo processo di crescita culturale.

Terni,31 marzo 2010
Il Capogruppo RC/CI
Giocondo Talamonti
Luzio Luzzi
Mauro Nannini