L'orientamento scolastico deve essere legato alla domanda e all’offerta del territorio


Riforma Gelmini in stallo, le scuole non sanno come orientare gli studenti di terza media
ISCRIZIONI ALLE SUPERIORI NEL CAOS
Intanto il termine da gennaio viene posticipato al 26 febbraio


TERNI - Riforma scolastica in stallo:
parte l’orientamento ma gli studenti ne pagano le spese.
Doveva essere tutto sistemato da tempo, invece le direzioni delle scuole superiori navigano ancora tra incertezze e dubbi per quanto riguarda il loro futuro. Posticipato il termine delle iscrizioni dal mese di gennaio al 26 febbraio per via dei ritardi nell’approvazione della riforma Gelmini, infatti gli istituti hanno iniziato le attività di orientamento senza avere in mano le linee guida dell’offerta formativa che potrà essere garantita per il 2010-2011.

“Siamo in alto mare – commenta Giuseppe Metastasio, dirigente del federico Cesi – Casagrande- Non abbiamo ancora i codici relativi agli indirizzi didattici che verranno mantenuti a seguito dell’entrata in vigore della riforma. Vi sono un quantitativo indecifrabile di circolari e atti prodotti dal Parlamento e dalla Corte dei Conti ma il Governo non si è ancora pronunciato. Riuscire a fare orientamento in questo contesto di incertezza generale – sottolinea il dirigente – è praticamente impossibile. Non sappiamo cosa dire ai ragazzi. Tanto per fare un esempio – puntualizza Metastasio – non sappiamo ancora se, per il prossimo anno, l’istituto commerciale manterrà l’indirizzo programmatori oppure no.”

“Stiamo procedendo con incontri generici per presentare l’offerta formativa degli istituti – aggiunge Giocondo Talamonti dirigente del maxi istituto Ipsia-Itis – ma ne i tempi, ne i modi sono idonei per aiutare gli studenti nella scelta. Da parte del Governo l’unica certezza resta quella legata al calendario scolastico che, il prossimo anno, comincerà il 1 settembre.
Sul resto tutto è ancora in fieri. Nessun atto ufficiale ha sancito i termini della riforma degli istituti tecnici e professionali, e dall’altro lato la Provincia non si è ancora pronunciata in merito all’accorpamento del Pertini con l’Allievi.
Anzi – puntualizza il dirigente – domani (oggi, ndr) una delegazione di consiglieri provinciali visiterà le due sedi dell’istituto per rendersi conto delle difficoltà gestionali che la direzione accorpata ha prodotto.
Questo difficile contesto amministrativo e normativo – sottolinea Talamonti – impedisce alle direzioni scolastiche di fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per aiutarli a compiere scelte oculate per il futuro. Fin quando continueremo a basare l’orientamento su incontri di 10, 30 minuti presso le scuole medie non andremo mai incontro agli studenti.
Al di là dei luoghi comuni – ribadisce Talamonti – l’ orientamento scolastico dovrebbe essere fatto dalle direzioni in collaborazione con gli enti amministrativi che conoscono la domanda e l’offerta del territorio”.

“Ancora non abbiamo studenti che si sono rivolti a noi per potenziali iscrizioni – commenta infine Matilde Cuccuini, dirigente dell’Iisag Metelli-Sangallo – Tutto è in stallo e gli studenti attendono l’approvazione delle riforme prima di pronunciarsi”.

In breve, la situazione è critica tanto per gli istituti tecnici e professionali quanto per i licei e, naturalmente, a farne le spese sono gli studenti sempre più confusi e indecisi sulle scelte. Le direzioni scolastiche restano in attesa di conferme da parte del Ministero, ma nel caos c’è già chi ha portato un piccolo risultato a casa. A discapito dei pronostici e dell’attesa apertura dei licei coreutici, che dovrebbero sostituire tutti gli indirizzi musicali attivati presso altre scuole superiori, infatti la direzione del Tacito ha già confermato l’avvio del primo anno del corso “Ams” nel piano dell’offerta formativa.

Fonte: Corriere dell’Umbria del 02/02/2010 pag 47
Articolo di Eleonora Stentella