Borsa di studio "Giulio Viscione"


L'"Associazione Culturale per Terni Città Universitaria" consegnerà, il 6 novembre , alle ore 10.00, a Palazzo Spada, presso la sala del Consiglio comunale, tre borse di studio a memoria di Giulio Viscione, socio fondatore dell'Associazione, in riconoscenza della sua figura di artista e del ruolo che ha svolto prima come docente e poi come Dirigente Scolastico. Le borse di studio, assegnate ad insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo dell'Associazione per Terni Città Universitaria, sono state conferite a tre giovani scelti fra coloro che hanno completato il percorso di studi secondario del Liceo Artistico di Terni nell’a.s. 2013/2014.

La consegna avverrà, alla presenza delle istituzioni, degli artisti e delle diverse componenti scolastiche.
Nella sala attigua a quella del Consiglio sarà allestita una mostra di alcune opere pittoriche e scultoree del Maestro Viscione.
La cerimonia è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Terni, dalla Regione dell’ Umbria e dall’Unla.


Terni, 23.10.2014


Giocondo Talamonti



Opera dell'Artista Giulio Viscione -
1961






La trasparenza, condizione chiamata a ricorrere in qualsiasi atto pubblico, non soddisfa la sua peculiarità nelle graduatorie provvisorie degli aspiranti all’assegnazione in locazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale (ERS) recentemente pubblicate sul sito del Comune di Terni.
Il problema sta tutto, o quasi tutto, nell’identificazione dei nuclei famigliari assegnatari, sintetizzata con le sole, presunte iniziali del capofamiglia. Un po’ troppo poco per capirci qualcosa, almeno nelle attese di quanti interessati a sapere se loro eventuali diritti di aspiranti siano stati rispettati. Nessun dubbio sulla correttezza degli operatori e dell’Assessorato nella formazione della lista, ma l’opportunità di non dare adito a interpretazioni errate anima l'art. 5 del D. Lgs. n.33 del 14 marzo 2013- GU n.80 del 5-4-2013- (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni).
L’art. 1 di quello stesso decreto, in particolare, fissa il principio generale di trasparenza, intesa come accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e le attività' svolte dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul corretto uso delle funzioni istituzionali.
Dato che l'assegnazione di un alloggio rientra nel disposto di legge (è, cioè, un atto pubblico), la privacy relativa all’individuazione di qualsivoglia beneficiario non può trovare ragione nella nebulosità di anonime iniziali, ma soddisfare i minimi principi di trasparenza, in considerazione del fatto che concorrere all’assegnazione di un alloggio popolare non significa dichiarare necessariamente uno stato di povertà, ma un sostegno ad uno stato di disagio determinatosi a causa della momentanea crisi economica.
Un aspetto allarmante, meritevole di attente verifiche riguarda il quadro statistico che emerge da questa stessa graduatoria: fra i primi 60, i ternani sono solo  10, mentre 38, pari al 63,3%, sono i concorrenti di nazionalità straniera (Albania n.10; Romania n.8; Marocco n.6; Ucraina n.3; Tunisia n.3; India n.2; Repubblica Domenicana n.2; Moldavia n.1; Macedonia n.1; SRI Lanka n.1; Pakistan n.1), di cui 29 presentano un ISEE pari a zero ( n.18 stranieri, pari al 30%, n.6 ternani, pari al 10%, n.5 provenienti da altre regioni, pari all'8,33%).
Se è vero che la povertà assoluta, l’assenza totale di un qualsiasi reddito, la mancanza indiscussa di ogni minima risorsa economica sia presupposto rilevante per avanzare in graduatoria, è pur vero che sia difficilmente credibile che ventinove richiedenti su 60, pari al 48,33%, si trovino in quella tragica situazione. Da qui, nasce la necessità di verificare le dichiarazioni, anche nella tutela di chi ha dichiarato redditi miseri, ma pur sempre superiori allo zero.
L’accertamento non avrebbe solo finalità di pertinenza, ma servirebbe a verificare se i soggetti dichiaranti svolgono a nero eventuali attività, dando alle autorità competenti l’opportunità di ripristinare la legalità dei rapporti di lavoro con riflessi evidenti nei confronti di quanti, nel rispetto delle leggi vigenti, aspirano ad ottenere sussidi sociali.


Terni, 14 ottobre 2014
Giocondo Talamonti







Una edizione speciale per esprimere solidarietà e vicinanza agli operai delle acciaierie e per ribadire la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio produttivo del sito.

Un percorso caro ai ternani perché ricorda il concittadino, Libero Liberati, Campione del mondo di motociclismo, solito ad usarlo in allenamento e nei confronti con gli avversari nella gara  che lo ha reso famoso. Dal 1976 il percorso è stato fatto proprio dai podisti con l'aggiunta del tratto che porta alla Cascata delle Marmore. La prima edizione aveva il titolo di "1^ trofeo città di Terni- Circuito dell'Acciaio" organizzato con la collaborazione dell'Arci-Uisp.






Divertiamoci sempre...

E’ proprio vero la passione e l’amore per il movimento si risvegliano quando cominci a sfogliare le foto che hanno accompagnato per quasi trenta anni l’Amatori Podistica Terni. Alcune sono in bianco e nero altre a colori, ma tutte fanno rivivere momenti piacevoli.
La conservazione, poi, del materiale prodotto permette di riportare alla luce la storia e la vita che scorre.
I ricordi più belli riguardano la mia famiglia, il piacere di trascorrere giornate insieme ad altri gruppi familiari coniugando la camminata/corsa con la possibilità di aggregarsi prendendo spunto dai pranzi e dalle cene consumati sui tavoli da pic-nic. Ognuno portava le sue cose e mentre i ragazzi socializzavano, noi adulti giocavamo a carte o ballavamo al suono di una fisarmonica. Un invito a tutti a muoversi, a prendere l’attività sportiva senza strafare, avere sempre un viso sorridente ed un ritmo rispondente al proprio allenamento e al proprio stato fisico, strizzando però l’occhio alla propria salute. Divertiamoci sempre…

Clicca QUI per vedere le immagini della 15.ma edizione Circuito dell'Acciaio 1990



Io ricordo.... personaggi della storia

Ho incontrato, tempo fa, Learco Monti, un atleta che, quando correva con l’Amatori Podistica Terni, si distingueva  per la serietà, l’impegno negli allenamenti e la socievolezza, coinvolgendo i propri famigliari che portava con sé quando  poteva. L’incontro ha suscitato in me ricordi piacevolissimi. Learco, nel tempo, ha maturato la voglia di trasmettere agli altri l'amore per lo sport, intraprendendo l'attività di allenatore, stando vicino ai giovani atleti extracomunitari, seguendoli nelle varie attività quotidiane, preoccupandosi, non solo, di inserirli all'interno del gruppo "Monti", ma anche nella società e a scuola...grazie Learco. Sei un campione nello Sport ed anche nella vita. I miei apprezzamenti. L'incontro e le foto mi fanno venire alla mente quel patrimonio sportivo che ciascuno di noi ha costruito...

Cliccare QUI per vedere Learco Monti in piena azione.

Preludio, alla manifestazione numero tredici, il convegno sullo sport l'ambiente e il tempo libero. Sono presenti diversi personaggi dello sport nazionale fra questi l'arbitro internazionale Paolo Bergamo e il Giornalista  Italo Cucci.

Emozioni…
Emozioni che non riesci a trattenere quando sfogli l'album delle foto e ti appaiono davanti i momenti, le gioie, i piaceri che lo sport ti ha dato e continua a darti, se lo fai con lo spirito adeguato alle tue possibilità e se lo affronti con l'allenamento giusto.
Lo sport è bello se si è coscienti che con il crescere dell’età va messo in sintonia con le potenzialità fisiche del momento; non bisogna strafare: corri o cammina, ma tieni un ritmo adeguato al tuo grado di preparazione. Sentiti sempre piacevolmente stanco…

I personaggi della storia...
Maurizio Cristiani, Capitano della Fabbrica d’Armi, era il mio abituale compagno nelle corse, condividevo con lui lo stesso ritmo e la stessa voglia di partecipare. Ci si allenava spesso insieme e il suo  passo costante, a volte, non ti lasciava respirare.

Francesco Cervelli il suo programma di corsa, invece, era del tutto personale; lo vedevo al via, impostava il suo ritmo e ci incontravamo di nuovo all’arrivo. Ricordo che alla “100 chilometri del Passatore” percorremmo insieme  i primi tre quarti dei 106,5 Km del percorso ma,  stanco di seguire il mio passo,  mi disse“…io allungo, voglio raggiungere Falsini, tanto siamo quasi arrivati” mancavano alla meta quasi trentadue chilometri. Il giorno successivo, pur stanco e con dolori ai piedi mi sono recato al lavoro, lui invece  ha preferito smaltire la fatica a letto. Si dice per una settimana. 


Cliccare i link sottostanti per vedere le foto del 12.mo Circuito dell'acciaio:





Staffetta del 2 Agosto 1980

Il gruppo aggiunse una voce importante e qualificante ai suoi annuali programmi quando organizzò la Staffetta Terni- Bologna, nell’intento di celebrare quel triste evento della stazione di Bologna del  “2 Agosto 1980, una data da non dimenticare”. Quella scelta segnò un obiettivo non solo sportivo. Il gruppo era composto da gente che, oltre a correre, usava anche la testa per riflettere e per stimolare attenzione e interesse su temi di scottante attualità sociale; furono partecipazioni sofferte, scelte condivise dopo notti insonni, felicemente stanchi e coscienti di aver dato, a modo nostro, un contributo alla condanna popolare di politiche stragiste. In una delle tante marce ho ricevuto da mio figlio Claudio, una lezione di vita. Ci trovavamo nei pressi di Bologna e la manifestazione comprendeva la visita al monumento eretto  in memoria dei partigiani caduti sul monte Sabbiuno.  Lì, c’è uno strapiombo dove i partigiani uccisi venivano gettati e fatti rotolare, come rifiuti, nella scarpata. Mi dimenticai di svegliare Claudio. La mancata visita provocò una sua reazione al risveglio che mi dette la misura del mio errore. Con un tono deciso mi disse: “…che ci sono venuto a fare?”. Faceva solo le elementari, ma mi insegnò che la volontà di omaggiare le vittime di quella pagina triste della storia, valeva per lui molto più di una partecipazione alla corsa. Una scelta fatta fin dall’inizio, è stata quella di legare le manifestazioni ad un problema sociale e ambientale, perché attraverso lo sport si facesse una riflessione sui temi collegati alla salute, al tempo libero, alla salubrità dell’aria etc.



Cliccare i link sottostanti per vedere le foto della staffetta Terni-Bologna del 2005:












(a cura di Giocondo Talamonti)

Il lungo film della nostra vita...sportiva
E' affascinante ed emozionante guardare le vecchie foto che riproducono personaggi, luoghi ed iniziative che hanno dato lustro al Gruppo ed alla città di Terni. E' la storia di una generazione che aveva poco più di venti anni ed ora sfiora i sessanta anni. Un arco di tempo che ha visto tanti fatti, tante vicende, un evolversi dei comportamenti e delle conoscenze. La socializzazione, il rispettare l'ambiente, il legare ogni manifestazione a qualcosa che invitasse i singoli a riflettere sulle risposte complessive da dare ai temi sociali legati ai momenti felici che la corsa e la camminata portavano con sé...


La forza dell’Amatori poggiava  su due aspetti fondamentali:

1) la percezione: in sintesi, la considerazione acquisita dalla popolazione della validità delle attività del gruppo e l’analisi degli aspetti connessi all'organizzazione meritevoli di essere incrementati nella qualità e nella quantità;

2) la pianificazione: di ogni particolare organizzativo, non lasciando nulla al caso.

I due obiettivi operativi erano perseguibili in virtù della presenza di un direttivo forte nei singoli e nella struttura di squadra, grazie all'esperienza già maturata nei circoli e nelle associazioni.
Una ricchezza che la città ha sempre valorizzato dando contributi e vicinanza al gruppo per tutto quello che metteva in campo.
Portare tanti atleti e camminatori provenienti da ogni angolo d’Italia non è ascrivibile solo ai meriti dell’organizzazione, ma alla condivisione del progetto fra tutte le componenti sociali operanti nel territorio.


Personaggi della storia giallo-azzurra...

Un doveroso ricordo voglio riservarlo all’Avv. Augusto Fratini che correva con a fianco il cardiologo  dottor Giuseppe Solani. Si sentiva tranquillo in quel modo e così andava senza paure.
Con lui ho fatto una maratona in Austria. Una presenza gradevole la sua, e un punto di riferimento per tutti, capace di sdrammatizzare ogni cosa con il sorriso sulle labbra. Un’altra figura Edgardo Sardonini: la sua predilezione, in ogni  raduno, è  di prendere in mano il  microfono con cui commenta tutte le fasi, cercando di coinvolgere i presenti e di indirizzarli nel modo giusto. Persona semplice, ma ricco di amore e passione per lo sport. Le frecce lungo il percorso sono state le sue e…nessuno gliele toglie.
Giuseppe Palermo, insieme a Gerardo Gambini, ha sempre curato la distribuzione dei riconoscimenti ai partecipanti. Severo con se stesso si è accreditato nel gruppo come persona da tenere in debita considerazione; cristallino e d’acciaio  ma anche faro nei momenti difficili.







Clicca i link sottostanti per vedere le foto:










(a cura di Giocondo Talamonti)
E' l'anno della partecipazione convinta alla Marcia della Pace Perugia- Assisi, l'anno del Centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, l'anno della 100Km. Perugia Terni.
Il gruppo cresce e l'attenzione delle istituzioni e degli organismi sportivi nazionali si fa sentire.

Io non dimentico...
Le belle persone che mi hanno accompagnato nell'arco della vita sportiva amatoriale mi appaiono davanti ogni qual volta mi diletto a sfogliare gli album delle foto. Molti sono quelli che dovrei ricordare. Due su tanti: Giuliano Fiorini. Una persona che mi è stata vicino anche quando ho avuto l'onere e l’onore di guidare l'UISP impegnandosi nella Lega Uisp di Atletica Leggera e nei momenti difficili che il gruppo "Amatori Podistica Terni" ha incontrato.  
Non dimentico Luigi Pepponi per la sua disponibilità ed impegno anche quando accettammo l’incarico di gestire il campionato italiano tennis UISP.
E' con queste persone che riesci ad organizzare cose grandi.
Le foto testimoniano quanto di buono si è fatto.








Cliccare sui link sottostanti per vedere le foto:





La diciannovesima edizione conferma la gradevolezza del gemellaggio con il Gruppo Podistico Amatori che si presenta a Terni con una torta gigante con i simboli dell'Amatori Podistica Terni.

Lo Sport ti fa sognare...
Lo sport ti fa sognare , ti fa felice se lo pratichi rispettando gli altri e se lo fai dando il meglio di te stesso. Momenti che riesci a ripercorrere sfogliando l'album delle tue foto. Quando uno scatto ti riprende, non dai tanta importanza, ma con il passar del tempo, attraverso esso, vai indietro nel tempo e rivivi quei momenti che ti hanno dato felicità e occasione di stare insieme agli altri divertendoti...


L’Amatori Podistica è stata fortunata: una schiera nutrita di personaggi si sono succeduti, animati dal medesimo, altruistico obiettivo. Mi tornano alla mente Neri Sandro e Stuppini Raffaele: il primo, assicuratore, con bandierina in mano precedeva le manifestazioni che il gruppo organizzava dandogli prestigio con il suo austero comportamento, accompagnato sempre da Luciano Michiorri; il secondo, persona saggia e di poche parole, sempre disponibile a dare una mano per il bene dell'Associazione.



Cliccare i link sottostanti per vedere le foto della manifestazione



















L'edizione del 11 ottobre 1992, 17.ma edizione è stata dedicata ai più piccoli, per valorizzare lo sport fra i giovanissimi, coinvolgendoli attraverso il gioco. Una manifestazione che ha visto la presenza di clown, Podisti del gruppo che mascherati facevano divertire i bambini , ma anche i grandi.

Nelle premiazioni del Circuito dell'Acciaio si puntò, fin dall’inizio, ad  evidenziare anche l’aspetto culturale legato al luogo di svolgimento della corsa sia proponendo prodotti ad hoc realizzati dall’amico Marcelli di Portorecanati, sia includendo libri messi a disposizione dalle amministrazioni locali, senza trascurare le usuali coppe.
Sandro Romboli, il maggiaiolo doc, presentatore di spettacoli di arte varia entrò nell’organizzazione dell’Amatori come speaker al Campo Scuola “Casagrande”. Ho un ottimo ricordo. Durante un’assemblea un po’ animata del gruppo Amatori qualcuno, rivolgendosi a lui con fare quasi minaccioso, lo apostrofò con le parole “…che stai registrando?...” e lui, dalla battuta sempre pronta,… “ voci nuove…”
Lo spirito della Festa, come si capirà, ha sempre animato l’Amatori Podistica e ha richiamato un numero crescente di iscritti alle manifestazioni. Fra i partecipanti non sono mai mancati i personaggi di spicco della città.  Il Sindaco di Terni, On. Giacomo Porrazzini, seguiva la nostra attività e partecipava alla Maratona e al Circuito dell’Acciaio. L’assessore Rischia Roberto, grande estimatore del gruppo, non ha fatto mancare la sua presenza anche in manifestazioni internazionali...



Cliccare i link sottostanti per vedere le foto:














a cura di Giocondo Talamonti.




Man mano che il Circuito dell'Acciaio s’affermava, attirando così l’attenzione della gente, curiosi o semplici camminatori, si cercava di farla portatrice di messaggi e occasione per riflettere su problematiche sociali di grande rilevanza, come quello della Pace, per il quale si utilizzò lo slogan di A. Einstein: “Io non so bene con quali atroci mezzi si condurrà la terza guerra mondiale, ma di una cosa sono sicuro: la quarta si combatterà con la clava”.
L'11.ma edizione fu legata al problema dell'ambiente, per il quale si utilizzò lo slogan "difendi l'ambiente difendi te stesso" e al tema del volontariato (convegno presso le Officine Bosco 11 ottobre 1986).
Gli slogan venivano riportati sui depliant, perché s’imprimessero nella mente di ciascuno con la dovuta drammaticità ed efficacia. Nel 1985 per potenziare la comunicazione fu stampato un periodico dal titolo "Amatori Podistica Terni".

Un simpatico personaggio...

La vita di un gruppo è come una piazza grande dove tutti si radunano per raccontare e raccontarsi, ma anche per condividere gioie e dolori, speranze e timori; esperienze e sentimenti che servono a formare il carattere di ciascuno e a distinguere un gruppo. Un posto a parte occupa la figura di Roberto Gentileschi, che partecipava alle manifestazioni con creazioni ingegnose, tali da marcare le manifestazioni di quella originalità folcloristica che non si dimentica, come il campanaccio installato su una bicicletta per partecipare alla marcia “Insieme per capire”, aperta alla partecipazione di podisti, ciclisti, pattinatori con mezzi rumorosi per richiamare l’attenzione sul grande tema della solidarietà. Un’altra originalità fu la riproduzione di un bambino, in dimensioni naturali, che fa pipì, a immagine di quello di Bruxelles che, caricato su un camioncino serviva, attraverso un rubinetto, a dissetare i partecipanti al Circuito dell’Acciaio.


Per vedere le foto clicca sui link sottostanti:












La X edizione ( 13 ottobre 1985) è caratterizzata dal tema "la violenza nello sport". Lo sport può rendere meno violenta la società.
La partecipazione di tutti i cittadini alle attività sportive favorisce un'etica ed una cultura che respingono ogni tipo di violenza. Se la violenza nello sport è il riflesso di quella che si esprime nella società, un atteggiamento diverso dei cittadini verso lo sport può contribuire a rendere migliore anche la società. E' con tale spirito che l'Amatori Podistica Terni organizza la manifestazione...per incontrare gli altri... conoscersi, stare insieme, fare insieme, divertirsi, giocare, fare festa... non è così se l'incontro diventa violenza. (nei link sottostanti alcune foto della manifestazione)


"Trovo di grande significato civile e morale che un gruppo sportivo, come l'Amatori Podistica, intenda aprire una riflessione profonda su un tema spinoso e amaro quale la violenza nello sport e negli stadi di calcio in particolare.
In generale, infatti, negli ambienti sportivi circola l'opinione autoconsolatoria secondo la quale le manifestazioni violente, che si moltiplicano ne- gli stadi, dipendono da un insieme di fattori totalmente esterni allo sport.
In particolare si tende a giustificare risse, aggressioni, atti di teppismo negli stadi con la crisi sociale ed economica delle città dove questi fatti avvengono.
Non v'è dubbio che una correlazione fra propensione al vandalismo e alla violenza, da parte dei gruppi di giovani tifosi, e la condizione di vita quotidiana di quegli stessi giovani, in quanto cittadini, vi sia. Per larga parte la violenza negli stadi può essere l'interfaccia della violenza oggettivamente presente - disoccupazione, emarginazione, nuove povertà - nei rapporti sociali; l'esplosione di rabbia distruttrice non sarebbe, sotto questo profilo, altro che una manifestazione illusoria di potenza da parte di masse diseredate.
Ritengo però che queste spiegazioni sociologiche spieghino molto ma non spieghino tutto.
Anche nello sport in quanto tale, infatti, risiedono alcune "radici" della violenza.
Sarebbe, in particolare, interessante spiegare perché raramente negli sport individuali, quali l'atletica, il tennis, il ciclismo, il nuoto, si verificano incidenti fra il pubblico e perché, invece, gli incidenti sono frequenti e violenti nel caso di sport di squadra e di contatto e, fra questi, nel caso del calcio in particolare.
Questo sport, peraltro avvincente, man mano che si è andato diffondendo come sport mondiale si è caricato di valenze e funzioni improprie, quali quelle di rappresentare l'identità collettiva di una comunità e di misurarne il valore sulla scala internazionale, nazionale e locale.
Troppi significati simbolici e rituali si affollano, oggi, sul calcio, troppi interessi economici e politici lo soffocano e lo condizionano.
L'informazione che circola in questo ambiente non ha una finalità educativa, ma spesso si propone di esaltare tutti i fattori eccessivi e patologi- ci che lo caratterizzano.
Le Società di calcio invece di controllare e orientare su un terreno di tolleranza i gruppi più violenti della tifoseria - "gli ultras" - sostengono e alimentano le loro forme di tifo esagitato e collocato sul filo della legalità.
Queste forme di ambiguità vanno decisamente superate. 
È dall'interno del mondo del calcio e dello sport in genere che deve sorgere una risposta civile e culturale alla violenza. Anche la scuola ha un grande compito educativo da svolgere. 
L'Amatori Podistica, coerente con una linea che la caratterizza nella nostra città, ricorda a tutti, con questo dibattito e con le sue attività, che lo sport deve essere anzitutto praticato, a tutte le età, perché possa svolgere sino in fondo il suo ruolo educativo e sociale." 

Giacomo Porrazzini*

* Sindaco di Terni

(dal libro "La violenza nello Sport" 1986, frutto del convegno svoltosi presso la sala XX settembre, a Terni, il 12 ottobre 1985).












Il gemellaggio con la città di Portorecanati e il gruppo di Bruno Marcelli. [CLICCARE NEI LINK SOTTOSTANTI PER VEDERE LE FOTO]

Un gemellaggio che veniva vissuto in diversi momenti di ogni anno. Bruno ci invitava alla Festa del gruppo e dei simpatizzanti. Tante le persone che vi prendevano parte; per Terni interveniva il nostro Onorevole Mario Andrea Bartolini e poi tutti in discoteca. La cosa singolare è che si ripartiva subito per Terni e non sempre il tempo era bello, c’èra la neve, era freddo anche perché si ripartiva alle due di notte. Io, sempre alla guida della mia Opel, per non addormentarmi tenevo il finestrino aperto e chi stava nei sedili posteriori si doveva proteggere coprendosi, come poteva, con il cappotto. Sembrava di essere in Siberia…il loro commento.

Una volta, per dare risalto al rapporto di amicizia i podisti del gruppo, partendo da Portorecanati, a staffetta, giunsero il sabato pomeriggio a Terni dove, in piazza Europa, era in atto la “Festa del Podista” manifestazione che precede la Maratona delle Acque. Sul palco c’erano il Sindaco di Terni, l’On. Mario Andrea Bartolini e tanti amici del gruppo

Era il 6 maggio 1982 e il gruppo podistico di Portorecanati aveva deciso di correre i 180 km che li separa da Terni, lasciando ad ognuno la libertà di adeguare il percorso personale ai suoi tempi di marcia. Al Castello Svevo, il sindaco uscente Luigi Matassini e quello entrante Romano Vecchi dettero il via ai 35 atleti coinvolti, ed alla carovana delle auto al seguito, organizzata per gli scambi e per le attrezzature utili. Giunti alla Cascata delle Marmore furono scortati dai vigili e dai carabinieri di Terni, per essere accolti a Piazza Europa dalle majorette, dalle istituzioni, dal Gruppo Sportivo “Amatori Podistica Terni” e da tanti altri gruppi partecipanti alla Maratona delle Acque. La conclusione dell’impresa fu segnata dall’accensione della fiamma, da parte dell’ultimo staffettista del GPA Portorecanati, in un apposito braciere predisposto come alle Olimpiadi. Il gemellaggio si consolidò il giorno dopo al campo scuola con una torta gigante offerta a tutti i partecipanti dalla città di Portorecanati.



Qualche curiosità? 

Era caldo e i componenti il gruppo, durante le ore di sole, preferirono correre a petto nudo: tutti arrivarono abbronzati, solo Marcelli accusò una vistosa scottatura!

Un’altra particolarità: giunti alla Cascata delle Marmore hanno dovuto improvvisare una sosta forzosa: erano in anticipo rispetto alla tabella di marcia di oltre 35 minuti e soprattutto sulle previsioni indicate alle autorità di accoglienza.

Che bello evento sportivo…



L' 8.va edizione del Circuito dell'Acciaio fu denominata "Edizione Gemellaggio" era il 9 ottobre 1983 ". Il Sindaco di Terni, Giacomo Porrazzini, e il Sindaco di Portorecanati, Romano Vecchi, insieme all'assessore allo sport, Piero Amerini presero parte alla cerimonia, al Campo scuola "Casagrande", dando risalto al gemellaggio Terni-Portorecanati. Lo sport è il proprio il caso di dire unisce...ancora oggi lo spirito di amicizia che ci legò allora permane....










a cura di Giocondo Talamonti
Per molti una corsa, per tutti un giorno di festa

Edizione "centenario" Soc. Terni 14.10.1984
[cliccare i link sottostanti per vedere le foto e i giornali dell'epoca]



"...l'anno del centenario della Società Terni, la fabbrica che da oltre 100 anni determina -di fatto- la situazione economica locale.


Questo 1984 per la fabbrica e per la città è stato un anno di crisi, la corsa, elemento forse effimero in un contesto tanto importante e per alcuni versi drammatico, vuole auspicare una più proficua attenzione della città nel settore siderurgico, vuole offrire qualche ora di spensieratezza e di riflessione insieme. Insomma si corre in allegria ma anche per ricordare che qualcosa per migliorare la situazione produttiva ed occupazionale del ternano va fatta, ed in fretta..."

dal Corriere dell'Umbria , Giovedì 11 ottobre 1984



La pubblicizzazione della manifestazione avveniva con la partecipazione del gruppo ad iniziative nella varie regioni, con continui comunicati stampa, con la diffusione di un periodico "Amatori Podistica Terni", con la presenza negli studi televisivi e radiofonici delle TV e radio locali nonché in Rai regionale. Non mancavano striscioni supportati da telai in ferro che venivano posizionati nei punti strategici della città 15/20 giorni prima della manifestazione. Questo consentiva la partecipazione di gruppi cittadini, gruppi nati spontaneamente e per la circostanza, organizzati da bar, palestre associazioni cittadine. La storia continua...a cura di Giocondo Talamonti.