Sogno di libertà

Si è svolta sabato 18 febbraio in Piazza Martiri della Libertà a Poggio di Otricoli la commemorazione dei partigiani Orazio Costorella e Gaetano di Blasi, rispettivamente medaglie d’oro e d’argento al valor militare per aver sacrificato la loro vita per la libertà.

Il raduno era fissato per le ore 9.00 del 18 febbraio 2017 con l’illustrazione, da parte del dirigente dell’Anpi Fulvio Pellegrini, dell’iniziativa “…essere qui significa ripensare a momenti di grandi slanci, di generosa ed entusiasmante partecipazione, di spontaneità ed eroismo di migliaia di donne e di uomini di idee le più variegate tra loro, ispirati a ideali e a credo religiosi talvolta profondamente diversi…”

 Presenti le istituzioni comunali di Otricoli, Calvi e Narni, autorità militari, religiose, una scolaresca di Calvi, i dirigenti dell’Anpi, dell’Anppia, dei Carristi d’Italia e degli Autieri. Nel corso della cerimonia una delegazione dell’Anpi ha deposto una corona accanto alla lapide che ricorda i due partigiani, mentre la scolaresca di Calvi ha letto alcune poesie e ha effettuato brani musicali con il flauto e ha letto, inoltre, alcuni pezzi in lingua inglese e tedesca per sottolineare la cittadinanza europea e l’apertura al futuro.









Ancora rifiuti

Anche il Torrente Serra è diventato il posto ove abbandonare i rifiuti. C’è bisogno di controlli, di lavoro d’indagine, di videosorveglianza per individuare i responsabili. Occorre rispetto ed educazione, la strada da fare in questa direzione è ancora lunga. La scuola è chiamata a svolgere con più tenacia lo studio dell’educazione civica. Sono convinto che una delle priorità dell’agenda politica sia l’educazione.


E’ sufficiente leggere la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”, per rendersi conto di quanto siano disattesi i principi sanciti: art.1 (la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata); art.2 (Ogni cittadino ha diritto alla vita); art.6 (Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza); art. 13 (Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese).

La “comunicazione” dell’Unione Europea del 25 gennaio 2017, assunta per fermare gli scafisti e bloccare le partenze dalle coste nordafricane mediante finanziamenti di progetti locali, rappresenta un palliativo che non risolve il problema.

Persistono per intero le difficoltà della situazione alla fonte, lasciando irrisolte le vere cause che le producono. L’utopia di trasferirsi in un mondo migliore è, fra l’altro, alimentata da un’illusoria e ingannevole propaganda dei prodotti di consumo amplificata dalla stampa e TV europea.
Gli investimenti vanno fatti nella terra di origine, facendo leva sul desiderio di ciascuno di restare ancorato al suolo natio.

Si ha l’impressione che il provvedimento europeo sia come un cerotto messo su una coscia con la pretesa di saldare la frattura del femore, fra l’altro decantato come tecnica di un fantomatico luminare ortopedico.


Tramandare la memoria storica della lotta di liberazione è l’impegno civile al quale sono chiamati ogni singola testimonianza ed ogni istituzione.

Settantadue anni fa, era il 2 febbraio 1945, 300 volontari ternani partirono per partecipare al ricostituito esercito italiano.
 In ogni anniversario non va dimenticato il sacrificio dei caduti e l'onore del tricolore.

Anche quest’anno le Istituzioni rappresentate dal Sindaco di Terni, On. Leopoldo Di Girolamo e dal Presidente della Provincia Giampiero Lattanzi, le forze armate, i carabinieri, la polizia etc., le Associazioni: Anpi (organizzatrice dell’incontro, con il Presidente nazionale Carlo Smuraglia), l’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), i Carristi d’Italia etc. hanno inteso onorare quei 300 volontari ternani che all’interno del gruppo Combattimento Cremona, si distinsero nella lotta di liberazione ad Alfonsine.

 Il tributo di sangue dei nostri concittadini non può restare solo un ricordo, ma rivissuto come testimonianza di amore. La consapevolezza di sacrificare la loro vita è l’esempio estremo e più convincente dei valori in cui credevano i giovani di allora. Essa è meritevole di essere consegnata alla custodia delle coscienze delle future generazioni.


















E’ una questione di educazione…

Le foto scattate davanti alla scuola “Cesi-Casagrande” e nei pressi del palazzetto dello sport di viale Trieste ci dicono che il percorso da fare in tema di comportamenti e di rispetto degli altri è ancora lungo. Il problema dell’educazione deve essere una priorità dell’agenda politica.












TERNANA NEL SOCIALE - 01.02.2017

Segnali concreti. Segnali da apprezzare da parte della Società “Ternana”:

1) Solidarietà (l'incasso del derby devoluto in beneficenza).

2) Ha fortemente a cuore il rispetto e la tutela della natura e dell'ambiente, i giocatori, questa mattina, al parco di viale Trieste con ramazze a pulire il parco, raccogliendo sacchi di rifiuti.


Grazie Presidente.