La Giornata della Memoria, la Giornata del Ricordo

 Non dimenticare è un dovere, ed il primo passo è quello di insegnare ai giovani che un Paese civile e democratico non può temere nulla del proprio passato, anche se a posteriori la storia, evitando qualsiasi forma di revisionismo e strumentalizzazione, riconosce che in diversi casi sono stati perpetrati degli errori. Questi debbono essere assunti come una testimonianza viva, affinché non si ripetano più.

I due incontri organizzati dall'ANPI, ANPPIA, UNLA e dall'Istituto Tecnico Tecnologico di via Cesare Battisti: il 27 gennaio (giorno della Memoria) e il 10 febbraio (giorno del Ricordo) rappresentano un'occasione culturale e didattica dedicata alle nuove generazioni, a cui i promotori intendono rivolgersi per assicurare una società e un futuro migliori.

Entrambe le date rappresentano due pagine complesse del nostro passato e la seconda, per troppo tempo dimenticata.

Programma completo qui

Il Presidente dell'UNLA di Terni

Ing. Giocondo Talamonti





A Torremaggiore io c’ero...


C’erano i gonfaloni, della Provincia, del Comune di Terni  e di Narni.
A commemorare Germinal Cimarelli c’erano i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, dell'Esercito Italiano, il Corpo Forestale dello Stato, i rappresentanti delle Istituzioni di Terni, il Vice-Prefetto, Vincenzo Romano, il Vice Sindaco, Francesca Malafoglia, il Sindaco di Sangemini,Leonardo Grimani, in rappresentanza della Provincia di Terni, il rappresentante militare della Russia, le Associazioni Anpi, Anppia e Unla, i consiglieri comunali, fra cui Sandro Piccinini, tutti per ricordare, non dimenticare e guardare ad un futuro di libertà e uguaglianza dei cittadini.
Cerimoniere il dott. Fulvio Pellegrini.
Significativo l'intervento del Prof. Renato Covino, con il quale ha ricordato il legame fra la memoria dell’eroe e la coscienza civica della comunità ternana.
Il Vice- Sindaco, Francesca Malafoglia, ha parlato ai ragazzi dell’Istituto IPSIA, e ai ragazzi della scuola primaria di Campomaggiore ricordando loro il sacrificio di Germinal Cimarelli, sottolineandone le implicazioni e rimarcando le connessioni formative ed emotive che stanno dietro ad un gesto di estremo altruismo, compiuto nel nome del dovere, della giustizia e del bene comune.
"Sono proprio queste le occasioni che non possiamo permetterci di mancare se non si vuole svilire i contenuti aggreganti della coscienza collettiva".

Giocondo Talamonti















Centro per Adulti a Terni

La Regione dell'Umbria con deliberazione n.387 dell'8 gennaio 2015 ha adottato il "Piano regionale dell'Offerta formativa e della programmazione della rete scolastica in Umbria. Anno Scolastico 2015-2016" che prevede l'istituzione  di un CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) con sede centrale presso il CTP di Terni e sedi associate presso il CTP Narni e  il CTP  di Allerona.






















L'Educazione Permanente-Progetto "Arancio"

L'Educazione Permanente degli adulti  è fondamentale per rispondere alle esigenze di sviluppo e innovazione del  territorio in cambiamento, con l'acquisizione continua di nuovi saperi.
A Terni opera, presso l'Ipsia, un CTP (Centro Territoriale Permanente).
Qui di seguito riportiamo due depliant importanti, il primo relativo alla presentazione del progetto "Arancio". 







Il secondo per presentare il protocollo d'intesa tra la Provincia di Terni e il Centro Territoriale.






E' una opinione...

Il caso del Liceo Artistico “Metelli” continua a raccogliere incomprensioni e prese di posizione drastiche, sostenute, queste ultime, da improbabili richiami storici spesi per giustificare la salvaguardia della sede. Dire che essa costituisce una realtà storica, appunto, non ha senso. L’attuale ubicazione ha preso il posto di una vecchia palestra di epoca fascista, la GIL, voluta per l’addestramento sportivo della gioventù locale; dire che i laboratori sono rispondenti alle esigenza di chi li frequenta è, quanto meno, inesatto, dal momento che la struttura espone gli studenti e i docenti a gravi rischi per la salute. Il freddo d’inverno e il caldo insopportabile che opprime i capannoni nei mesi caldi impediscono che si realizzino le condizioni ideali per un proficuo apprendimento.
La sicurezza non è un optional nella scuola. Non si può fare a meno di sottolineare che le carenze di utilizzo della struttura possono rappresentare una fondata preoccupazione per studenti, famiglie e cittadini. L’Amministrazione è giustamente impegnata a risolvere il problema e se ciò comporta un temporaneo spostamento delle attività scolastiche in altra sede non può, obbiettivamente, costituire oggetto di disputa. L’invito a esternare in Consiglio comunale le opinioni delle parti deve essere interpretato nella sua accezione più evidente: confronto aperto sul tema, offrire sicurezza ai ragazzi, affrontando spese già di per sé gravose per le casse locali. In tale contesto, suonano poco concilianti i toni della protesta di alcuni genitori che affiancano l’azione degli studenti, minacciando di farli ritirare dai corsi.
La tempesta sembra sia scoppiata in un bicchiere d’acqua. A qualsiasi persona animata da serenità di giudizio appare eccessiva la reazione. Anzi, per dirla tutta, strumentale. A volte, bisogna avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. E questa appare una strumentalizzazione. I partiti a sostegno di tesi traballanti pensano al consenso politico; molte famiglie accondiscendono all’iniziativa scioperante, come mezzo taumaturgico di ogni pretesa; gli studenti non disdegnano supplementi di vacanze; i docenti si adeguano all’inattesa sospensione lamentando la difficoltà a completare i programmi, ma senza strapparsi i capelli.
Se l’idea della conservazione del posto di lavoro, quella per capirci che ha recentemente animato la ferrea protesta dei lavoratori TK-AST, ha suggerito azioni pienamente giustificative per ottenere i risultati, il timore di una impropria e inopportuna emulazione sembra, invece, sottostare alla volontà di rifiutare un inevitabile intervento manutentivo a favore della sicurezza fisica di chi frequenta la ex-GIL.

Come possa essere considerata assurda, intollerabile, inaccettabile la decisione di spostare per un periodo di tempo le attività scolastiche del Metelli presso i Geometri, solo con il fine di ripristinare, nei tempi occorrenti, la sicurezza agli studenti, qualcuno lo spieghi ai cittadini di Terni.
Terni, 9 gennaio 2015

Giocondo Talamonti








L'IPSIA finalmente autonoma...

Una battaglia durata anni, combattuta testardamente nella convinzione che il futuro della città passa attraverso la logica, la tradizione, la natura economica, tutte legate a un fil rouge che si chiama I.P.S.I.A. E’ stato sconfitto  il tentativo autolesionistico e miope di far scomparire dal panorama scolastico cittadino una realtà formativa maturatasi attraverso oltre cento anni di storia locale e che ha segnato i sogni, i progetti, la formazione e la certezza occupazionale di decine e decine di generazioni di giovani, assicurato alla maggiore industria della città una riserva inesauribile di competenze, consacrandola come centro tecnologico della metallurgia avanzata.
La Regione ha, dunque, finalmente adottato il piano di riorganizzazione della rete scolastica e quello dell’offerta formativa e approvato il piano proposto dalla Provincia di Terni, così come parzialmente modificato dalla III Commissione Consiliare Permanente.
Una grande spinta al consolidamento dell’Ipsia come realtà formativa viene accertata e valorizzata dall'Istituzione di un C.P.I.A. (Centro Permanente per l’Istruzione degli Adulti) e con il ritorno dell'Ipsia alla piena autonomia scolastica, potendo, pertanto, contare su un Dirigente e un Direttore amministrativo in grado di sostenere progetti qualificanti della più avanzata  realtà formativa come quelli già da anni firmati con la Texa e la Toyota.
L’Ipsia ha svolto nell’ultimo ventennio un ruolo fondamentale per l’equilibrio formativo locale, sapendo interpretare le esigenze del mercato del lavoro in tema di competenze professionali necessarie ad affrontare una sfida che ha chiamato il Paese a confrontarsi con la concorrenza europea. Le piccole e grandi crisi economiche ed occupazionali nate dalla globalizzazione dei mercati hanno imposto standard conoscitivi di elevato livello, cui è stato necessario rispondere con l’Alta Formazione, la riconversione occupazionale, l’ampliamento di nuovi saperi, l’integrazione sociale di nuove figure di lavoratori.
Tutto ciò è stato realizzato con avvedutezza da quanti sono stati chiamati a interpretare il cambiamento scolastico che si stava verificando, qualificando l’Ipsia come centro formativo e di passaggio essenziale di crescita economica locale.
Il piano di ampio respiro descritto, non ha trascurato l’impegno di recupero scolastico di quanti, fra i giovani studenti, hanno avuto necessità di contenere personali difficoltà nell’affrontare il percorso formativo scelto.
Troverà opportuna soluzione la costituzione di un Istituto omnicomprensivo dalla fusione dell’Ipsia con il Cpia, consolidando così il recupero di un patrimonio culturale e professionale che dal 1884  è nel DNA di Terni.
Si chiude felicemente, dunque, una pagina qualificante della nostra città, essendole riconosciuta una tradizione fatta di duro impegno, enormi sacrifici e invidiabili competenze. Si intravvede, con la determinazione di oggi, un ampio spazio alla speranza di altre generazioni di ternani.
8 gennaio 2015

Giocondo Talamonti