L’Ipsia S. Pertini è la scuola che fa della cultura strumento imprescindibile per l’affermazione della dignità dell’uomo, non solo nella sua genericità ma anche nella specificità e unicità della dinamica evolutiva che interessa il vissuto di ognuno. Come modello di riferimento per ogni generazione, la scuola non manca mai di riunire i suoi studenti per celebrare il “Giorno della Memoria” e riflettere sullo Shoah, uno spartiacque tra barbarie e civiltà, guerra e pace, assolutismo e democrazia.


Se ci fosse consapevolezza della Shoah l’ “altro”, il “diverso”, non sarebbe definito
tale, ma persona con la quale coesistere pacificamente su una terra e un universo che è di tutti e di ciascuno. E’ con questo principio che nel Convegno del 25 u.s. Giovanni Polgar, Luciana Romoli e Giampaolo Baglioni hanno raccontato episodi e portato testimonianze di esperienza vissuta trasmettendo ai giovani la loro storia fatta di privazioni, di violenza, di intolleranza e di razzismo e lo hanno fatto con parole semplici, ma toccanti non certo per fomentare odio, ma per far si che tali fatti non ritornino mai più.


Giampaolo Baglioni ha raccontato la propria esperienza di “figlio di madre ebrea e padre italiano” ed ha richiamato l’attenzione degli studenti su quanto sia importante testimoniare e ricordare ciò che è accaduto.


Il ricordo ha assunto l’aspetto di viva sofferenza nella testimonianza di Luciana Romoli, che ha raccontato un episodio di brutale violenza razzista nei confronti di una compagna ebrea cui ha assistito quando era in terza elementare. Molto commossa, piena di rabbia e indignazione, ha coinvolto nel suo doloroso ricordo tutti i presenti. L’attenta partecipazione, sottolineata dai calorosi applausi, nei confronti dei vari interventi ha confermato quanto la giornata della memoria rappresenti un appuntamento non rituale.


La Giornata della Memoria deve costantemente insegnarci che la Shoah subita dalla popolazione ebraica fatta di persone (giovani, anziani, donne, uomini, bambini, ragazze, popolo) è stata un oltraggio all’intera umanità e che il ricordo e assimilazione devono rappresentarne l’antidoto necessario ad evitare che se ne possa verificare qualche altra a danno di qualcun altro.

L’ interiorizzazione del valore della Shoah corregge la spinta individualistica ed egoistica che è in ciascuno di noi e ci proietta nella dimensione del rispetto della persona e della solidarietà, dandoci la capacità della gradualizzazione dei bisogni.


Nel chiudere la giornata di studio il Dirigente Scolastico ha dichiarato che occorre riflettere sugli effetti deleteri della discriminazione e sul significato dell’accettazione del diverso, e che , come è stato più volte ripetuto La Giornata della Memoria, è la giornata dell’affermazione della persona e dei suoi valori nel quadro della propria storia, della propria cultura, della propria esistenza e discendenza.

Giocondo Talamonti

Convegno all’ITIS 28 gennaio 2011, ore 10.00,

“Educazione allo Sport”



L’I.I.S. Tecnico Professionale “Allievi-Pertini” di concerto con la Soc. “Terni- EST”- Scuola Calcio “Franco Liguori”, organizza, alle ore 10.00 del 28 gennaio 2011, presso la sede Itis di Via Cesare Battisti, un convegno dal tema “Educazione allo Sport”.
Il programma prevede la proiezione di un filmato e le testimonianze di atleti che hanno fatto la storia del calcio italiano con cui si affronteranno le tematiche relative a:


• il doping, un fenomeno che non si combatte solo con la repressione, ma, soprattutto, con l’educazione…Il doping non riguarda solo l’etica sportiva, ma essenzialmente, ed in via prioritaria, la salute pubblica, per cui, il convegno, rappresenterà l’occasione per indicare ai giovani di non fare uso di sostanze estranee;


• la tutela della salute, da salvaguardare sempre con una corretta alimentazione e una qualsivoglia attività fisica. Anche in caso di leggeri malesseri è buona norma non contrastarli subito con l’utilizzo dei farmaci, dei quali ovviamente va scongiurato ogni abuso. Una tendenza, ampiamente diffusa fra i giovani estesa peraltro all’assunzione indiscriminata di bevande alcoliche;


• la violenza nello sport, da condannare nelle vesti di protagonisti o spettatori, per la quale, va ricercato l’obiettivo di creare una coscienza che guarda allo sport in forma sana, senza scorciatoie e praticato avendo alla base onestà, legalità, rispetto delle regole, rispetto per se stessi e per gli altri.


I lavori saranno coordinati dal Dirigente Scolastico, Giocondo Talamonti, e vedranno la partecipazione di Gianni Rivera, di Franco Liguori, del Coordinatore Educazione Fisica dell’USP, Mauro Esposito, del tecnico della nazionale dei parlamentari , Giancarlo (Picchio) De Sisti , ed altri personaggi dello sport che interagiranno con gli studenti.


Il Dirigente Scolastico

Ing. Giocondo Talamonti

In uscita LA SCOSSA numero 12 - Periodico del Gruppo Consiliare F.d.S. di Terni.

Gli articoli contenuti in questo numero sono:


1) La sicurezza deve essere centrale

2) Botta e risposta con David Tallarico*
di Alberto Tomassi

3) Interrogazioni presentate dal Gruppo FdS

4) Situazione SCUOLA a Terni

5) Le chicche del maestro sommo


“LA SCOSSA” può essere richiesta per e-mail all’indirizzo giocondo.talamonti@email.it


Anche quest’anno la scuola celebra la “Giornata della Memoria” con riflessioni sulla Shoah.
“A noi spetta l’elementare dovere di ricordare quello che è avvenuto, non certo per fomentare odio verso gli aguzzini, ma per ammonirci vicendevolmente sugli esiti nefasti, che l’intolleranza, il razzismo, la negazione di libertà portano tragicamente con sé, ma anche quello di respingere qualsiasi tentativo di ritorno”.


L’iniziativa ha lo scopo di richiamare l’attenzione dei giovani sugli effetti deleteri della discriminazione e sul significato dell’accettazione del diverso, senza mai rinunciare alla memoria.


Il Dirigente Scolastico

Ing. Giocondo Talamonti



Il 25 GENNAIO 2011 ore 10.00 presso l’I.I.S. “ALLIEVI-PERTINI” si è celebrata la giornata della memoria con questo programma:


Apertura dei lavori:

Dirigente Scolastico

Ing. Giocondo Talamonti


Proiezione di un filmato sulla Shoah


Saluti delle Autorità


Testimonianze

Giovanni Polgar

(Componente della Comunità Ebraica)


Racconto di un episodio di brutale violenza razzista

Luciana Romoli

(ANPI Casalbertone)


Esperienza vissuta da

Giampaolo Baglioni della Comunità Ebraica di Roma



Rassegna fotografica


E’ visionabile una rassegna fotografica sulla Shoah, allestita presso l’atrio della Scuola di Viale B. Brin, 32, che mostra, nella loro crudezza, gli eventi drammatici del momento.


Alle 11.59 del prossimo 27 gennaio (in ricordo di quel 27 gennaio 1945 in cui il campo di AUSCHWITZ aprì i battenti per chiuderli per sempre) sarà osservato un minuto di silenzio in memoria della “Shoah”, delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati civili e militari nei lager nazisti.

Essere lassù a Torre Maggiore di Cesi ove perse la vita Germinal Cimarelli, medaglia d’oro, che ha sacrificato la propria vita per proteggere la ritirata dei compagni partigiani è come ripercorrere gli entusiasmi civili e coraggiosi di uomini e donne che davvero hanno fatto l’Italia libera e democratica.


Le testimonianze dei luoghi sono un patrimonio unico per tutti e acquista valore e importanza se sapremo coinvolgere e sensibilizzare sempre più i giovani e la scuola. Ricordare che la Costituzione è stata scritta con il sacrificio di tanti e tanti italiani deve essere l’impegno precipuo di ciascuno specialmente di chi ha il compito di educare. E’ dalla conoscenza, dal ricordo, dalla memoria sempre viva che si costruisce il futuro.


Io , il 20 gennaio 2010, a Torremaggiore c’ero.



Interrogazione avente per oggetto:
Stato di avanzamento della procedura di VAS nell'ATI 4 (Valutazione Ambientale Strategica)



Premesso che
il Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati dell’ATI 4 Terni costituisce lo strumento attuativo primario del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, del quale, in funzione della sua applicazione condivisa e partecipe da esplicare attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti interessati, ne rappresenta l’evoluzione.



Considerato che
Con avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del 18 Maggio 2010, è stata avviata la procedura VAS per il Piano di Gestione integrata dei Rifiuti nel territorio dell’ATI 4 Umbria, ai sensi di quanto disposto dalla Legge Regionale n.12/2010.



Preso atto che
La procedura di VAS prevede la discussione sulla base di un documento detto “di scoping”, avente come primaria finalità “la compartecipazione immediata e diretta del pubblico interessato e dei soggetti competenti in materia ambientale, allo scopo di valutare dati ed informazioni per poter avanzare osservazioni, suggerimenti o proposte di integrazioni, a partire dalla suddetta fase preliminare all’elaborazione del Piano”.



Considerato che
Nella giornata di martedì 25 Maggio 2010, si è svolta la prima Consultazione preliminare a Terni, presso Palazzo Gazzoli, seguita il 27 Luglio da un analogo incontro ad Amelia e il 2 Settembre ad Orvieto.



Considerato che
Nello schema relativo alla tempistica per la procedura di VAS si prevedeva, per la “I Seduta di consultazione VAS e consultazioni preliminari”, un periodo di tempo di 90 giorni, individuato nei mesi di Giugno e Luglio del 2010, mentre per la “”II Seduta di consultazione VAS e fase di consultazione” un periodo di 60 giorni, non comprimibili, individuati tra Settembre ed Ottobre 2010, come da articoli 13, 14 e 15 del D. lgs. 4/2008.



Sottolineato che
La suddetta tempistica risulta evidentemente non esser stata rispettata già in fase di avvio della I fase della procedura di consultazione.


Rilevato che
Manca a tutt'oggi qualsiasi informazione rispetto allo stato di avanzamento della procedura di VAS, come pure rispetto ai contenuti emersi nel corso delle consultazioni preliminari tenutesi nei mesi precedenti, contrariamente ad esempio a quanto approntato dall'ATI 1.



Considerato che
La realizzazione degli obiettivi disposti dal Piano di Gestione dei Rifiuti e inclusi nel Piano ATI 4 sono strettamente connessi con il piano elaborato dall'ASM di Terni per la raccolta differenziata dei rifiuti, la quale risulta essere di circa 20 punti percentuali al disotto dell'obiettivo intermedio del 50% previsto dal Piano per la fine del 2010 e almeno del 65% per il 2011.


Reputato che
I ritardi nella raccolta differenziata costituiscono un grave danno sia per la partecipazione attiva della cittadinanza alle politiche di differenziazione che per la stessa tenuta dell'ASM, il cui piano ha ricevuto un ingente sostegno economico, sostenibile solo con la costituzione, nel nostro territorio, di un autentico polo del riciclo e del riuso, del resto già indicato nelle linee programmatiche dell'attuale Giunta.



Ritenuto cheLa trasparenza nelle metodologie, come pure la facilitazione dell'accesso ad informazioni di interesse comune, siano la principale garanzia di democraticità e di effettiva partecipazione della cittadinanza alle scelte che la riguardano.



tutto ciò premesso, considerato, sottolineato e ritenuto, si interroga il Sindaco e la Giunta:


- rispetto allo stato di avanzamento della procedura di VAS nell'ATI 4;

- rispetto alle indicazioni emerse nelle consultazioni preliminari dei mesi precedenti e alle modalità di reperimento della documentazione correlata;

- rispetto all'esigenza di adeguare gli strumenti di comunicazione dell'ATI 4 alle esigenze della cittadinanza, onde evitare intollerabili soluzioni di continuità relative alle procedure di compartecipazione;

- rispetto allo stato di avvio e di attuazione del piano di raccolta differenziata dell'ASM e degli interventi per la costituzione del polo del riciclo e del riuso;



Gruppo Consiliare al Comune di Terni della Federazione della Sinistra

Talamonti Giocondo, Nannini Mauro, Luzzi Luzio.


Terni, Gennaio 2010


Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che l’orientamento scolastico non è un semplice adempimento burocratico bensì un passaggio cruciale che può avere effetti importanti sull’organizzazione e sullo sviluppo di un territorio;


tenuto conto che l’offerta formativa della scuola, oltre a creare coscienze critiche e cittadini consapevoli, deve saper interpretare i cambiamenti della società sotto il profilo delle innovazioni tecnologiche e dell’evoluzione collettiva onde facilitare, al termine del percorso di studi, l’ingresso nel mondo del lavoro;


considerato che il progetto di vita di ogni individuo è fortemente condizionato dal percorso di studio, per cui va scelto in base alle proprie vocazioni ed attitudini, condizione principale per prevenire e contrastare la dispersione scolastica e per incrementare l’occupabilità delle nuove generazioni (tematica autorevolmente ricordata dal Presidente della Repubblica nel suo recente discorso di fine anno).


essendo attualmente in svolgimento l’attività di orientamento rivolta agli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, per la quale va soppesata la forte domanda di professionalità tecnica in settori occupazionali molto richiesti dal mondo del lavoro;


preso atto dei dati forniti da Confindustria Education secondo cui, in Italia, sono 110mila i diplomati tecnici e professionali che le imprese ancora non trovano;


considerato che la cultura tecnico-scientifica è la forza motrice dello sviluppo e la carta vincente per il futuro della nostra città;


la Federazione della Sinistra impegna il Sindaco e la Giunta a:



1) adoperarsi perché la trafila Istruzione - Università - impresa sia affrontata nelle varie articolazioni e adoperarsi perché le scelte dei giovani siano legate anche alle necessità future del nostro territorio;


2) mettere in campo politiche che consentano di sviluppare l’occupazione dei giovani e delle donne;


3) intraprendere iniziative concrete per far conoscere e diffondere le necessità formative del sistema produttivo locale tra cui è prioritario il far maturare capacità e professionalità su questioni di carattere tecnologico nei settori delle imprese di costruzione, delle industrie di materiali, dei componenti e sistemi;


4) valorizzare, con politiche mirate e governate a livello locale, l’autonomia delle scuole che, nelle proprie specificità, possono assicurare la formazione di figure professionali utili al tessuto produttivo territoriale;


5) rivedere la politica relativa al dimensionamento dei plessi scolastici e degli indirizzi che proliferano senza una logica legata alla crescita del territorio.


Terni, 17.01.2011

Talamonti Giocondo, Nannini Mauro, Luzzi Luzio




La sensazione dominante di chi mostra un minimo di attenzione al panorama attuale della nostra società, è che i legami e i rapporti che la costituiscono si stanno gradualmente dissolvendo.

Lo possiamo vedere nella spasmodica lotta per il consenso che si determina in quasi tutte le occasioni di confronto fra qualsivoglia soggetti, siano essi politici o commentatori sportivi, concorrenti di reality show o portatori di opinioni diverse. I dibattiti non vengono legittimamente sostenuti da argomentazioni a sostegno dell’una o dell’altra posizione, ma sfociano quasi sempre in una demonizzazione dell’avversario di turno, concepito, spesso, come nemico da abbattere, fino a farlo oggetto di invettive e degli insulti più volgari possibili. Mentre un soggetto espone le sue convinzioni il cameraman non manca mai di inquadrare, come da copione, quella componente di fazione opposta, invitata direttamente per il contraddittorio o facente parte del pubblico, che oscilla la testa qua e là in segno di disapprovazione. Un messaggio diseducativo che va rimosso con l’acquisizione di una cultura collettiva che ponga al primo posto il rispetto dell’altro.


Fino a qualche tempo fa un fenomeno saltuario che prontamente produceva vigorose reazioni in nome di valori e principi perduti, ma che nella cosiddetta “civiltà contemporanea” è diventato piuttosto ricorrente tanto che passano inosservati i tentativi disperati di correggere le debolezze del sistema. Tutte le misure intraprese di volta in volta, per bloccare nelle intenzioni i vari danni d’immagine portati alle relazioni umane, hanno sistematicamente l’effetto che tutti vogliono; cioè nessuno.
Gli scenari sono i più disparati, si va dalle manifestazioni sportive alle trasmissioni televisive o radiofoniche in cui viene consentito l’uso di un linguaggio volgare, a volte perfino blasfemo.


E’a tutti noto il clima che circonda il calcio a livello nazionale dove gli ultras hanno buon gioco a scatenare problemi di ordine pubblico, ad alimentare ondate razziste e propositi devastanti, ad offendere e malmenare gli arbitri e a volte gli stessi giocatori, a loro volta, in molti casi, colpevoli di provocare reazioni nel pubblico con atti e con messaggi verbali irriverenti. E ciò non accade solo nel calcio, ma in tutti i raduni sportivi compresi quelli con i più innocenti obiettivi amatoriali, come ad esempio il podismo e le camminate salutari domenicali. L’arbitro in questi casi è il commissario tecnico, l’organizzatore o il volontario che si presta per la riuscita della manifestazione. Cosa fare se i pochi provvedimenti punitivi vengono in massima parte edulcorati in nome della comprensione sociale, del perdonismo da tifo, dell’accondiscendenza benevola da parte della pubblica opinione salvo poi, svegliarsi di botto e prendere atto che le vittime sistematicamente prodotte dal sistema avrebbero meritato una più decisa presa di posizione?


Occorrerebbe avere tutti il coraggio di rifiutare certe manifestazioni e certe trasmissioni, di schierarsi sempre contro chi, nello sport e nella vita, assume atteggiamenti violenti e usa un linguaggio fuori dalle righe, specialmente se raggiungono milioni di persone e, negli orari non protetti, anche i bambini; un modo efficace di raddrizzare le cose, consapevoli, però della difficoltà ad attuarlo ed, inoltre, del fatto che la condanna e la ricerca dell’auditel non modificheranno atteggiamenti analoghi in futuro.


In concreto, invece, non si può far finta di ignorare che il problema risiede nella carenza educativa di famiglie, scuola e società, che quelle intemperanze sono sintomi di violenza, di sopraffazione e che si è persa l’abitudine a controllare civilmente il dissenso e la propria opposizione. Che ci si deve aspettare, d’altronde, dalle manifestazioni di opinioni personali da contrapporre a quelle degli altri se giornalmente in televisione si assiste al turpiloquio, all’offesa continua, alla bestemmia, alla volgarità becera di sopraffare l’interlocutore alzando la voce?
Nessun comportamento sociale è avulso dal tempo che lo vive. Tant’è; né basta il richiamo alla moderazione di una voce che si perde nel deserto. O siamo tutti a reagire oppure teniamoci, come ogni popolo, il re che si merita.


Giocondo Talamonti



Al Sindaco del Comune di Terni


premesso che l’istruzione è fondamentale per la crescita individuale e collettiva di una società perché crea le basi per una partecipazione attiva alla cittadinanza e per contribuire allo sviluppo del territorio con una preparazione scolastica da maturare e formare sia a breve (qualifica, diploma), che a più lungo termine ( Università);


tenuto conto che la scuola secondaria di II grado in attuazione della riforma “Gelmini” può adottare una diversificazione degli indirizzi;


preso atto che il Piano predisposto dalla Provincia, in accoglimento delle proposte scolastiche, ha previsto due indirizzi analoghi per due istituti diversi nella nostra città;


appreso dalla stampa, che uno dei due Dirigenti Scolastici interessati, ha sollevato la questione per la neo-coesistenza di due licei linguistici e di due licei di scienze nella città;


considerato che l’offerta formativa locale , si riflette sullo sviluppo della città, per cui anche il Comune dovrebbe essere messo in condizione di valutarne l’organicità in relazione al sistema: Istruzione -Università e Ricerca, parte essenziale di quel processo che, attraverso l’innovazione e l’impresa, getta le basi per l’occupazione.


Il Gruppo della Federazione della Sinistra impegna il Sindaco a:


• Proporre eventuali aggiustamenti al Piano attuale e futuro, di concerto con la Provincia, demandata ad elaborare in maniera organica le proposte fornite dai Comuni e dalle scuole, onde poter inviare alla Regione un’offerta scolastica formativa della città rispondente alle esigenze del territorio e al proprio sviluppo anche in relazione alle potenzialità occupazionali dei giovani;


• dare importanza all’orientamento coordinandosi con le associazioni (Confindustria, Confapi etc.), con le parti sociali, con gli ordini professionali ed Università;


• fare attenzione ai flussi di iscrizione che possono portare a scuole sottodimensionate o a scuole sovraffollate con la creazione di problemi di edilizia, di laboratori, di aule, di spazi, di attrezzature etc., aspetti decisivi che potrebbero mettere in discussione la qualità dei risultati.


Terni, 10 gennaio 2010

Federazione della Sinistra

Giocondo Talamonti, Luzio Luzzi, Mauro Nannini

Al Sindaco del Comune di Terni





Premesso che il nostro contingente in missione in Afghanista conta, con la morte dell’ultimo soldato, Matteo Miotto (caporal maggiore degli alpini), la trentaseisima vittima, appena preceduta dalla morte in settembre di un tenente del reggimento del col Moschin, deceduto in uno scontro a fuoco con insorti.


Preso atto che anche il giovane soldato, Miotto, sarebbe stato ucciso "da un gruppo di insorti" in un "vero e proprio scontro a fuoco, e non da un cecchino isolato".


Tenuto conto che non si parla più di terroristi, ma di insorti il che indica che siamo in presenza di atti di guerra e non più in “Missione di pace”


Considerato che, correttamente si dovrebbe ormai definire la nostra missione come missione di “Peace Enforcing”, cioè IMPOSIZIONE della pace e come tale nei fatti si tratterebbe di una vera e propria GUERRA, dalla quale dovremmo ritirarci subito in base all’art.11 della costituzione italiana.



Il Gruppo della Federazione della Sinistra chiede al Sindaco se intende:


1. intraprendere iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica ternana sul tema;
2. far partecipe di eventuali azioni il Consiglio comunale;
3. far sapere al Governo italiano che:


• la città di Terni è contraria alla guerra, prima si va via dall’Afghanistan e meglio è per tutti;


• il terrorismo internazionale non lo si combatte partecipando all'occupazione dell'Afghanistan;


• la cittadinanza, in onore di tutti i caduti ( sia quelli che cadono compiendo il proprio dovere in missioni all’estero, sia quelli morti sul lavoro) condivide il senso di vicinanza alle famiglie e il proprio cordoglio, ma, alla commovente retorica nazional-militarista dell’eroe morto per la patria che ci propina spesso la TV, chiede il rispetto della Costituzione.


Federazione della Sinistra

Giocondo Talamonti, Luzio Luzzi, Mauro Nannini


Terni, 10 gennaio 2011


Al Sindaco di Terni



Preso atto che, nel caso di persone di indiscutibile merito, può essere concessa deroga alla norma relativa al periodo di tempo da attendere per intitolare loro una via o piazza, (10 anni dal decesso, introdotti per evitare scelte attribuibili all’emotività);


tenuto conto dello spessore del personaggio Adriano Garofoli, un industriale che si è speso per lo sviluppo della propria azienda, per l’innovazione dei propri macchinari e dei processi produttivi, per affermarsi in ambito provinciale, regionale e nazionale, per accrescere i livelli occupazionali;


avuto riguardo della ricaduta che la Sua opera ed intuizione ha determinato a favore dell’occupazione giovanile e per di più locale,


vista la vigente normativa della toponomastica ed in particolare:


• RDL (Regio Decreto Legge) 10/5/1923 n° 1158, convertito in Legge il 17.04.1925 n.473;
• L. 23/6/1927 n° 1188;
• L. 24/12/1954, n. 1228, art. 10;
• D.P.R. 30/5/1989 N° 223, Art. 41;
• D.Lgs. 285/92 e successive modificazioni;
• Circolare Ministero dell’Interno n° 4 del 10/2/1996 che ha confermato le procedure da seguire da parte dei comuni per l’intitolazione di aree ed edifici pubblici; la circolare n. 10/1991 ha ribadito l’iter da seguire da parte dei comuni.


visto che, in base alla vigente normativa, l’atto di intitolazione delle vie (di competenza della Giunta Comunale), è perfezionato col rilascio di apposita autorizzazione prefettizia, mentre per personaggi deceduti da meno di 10 anni la competenza è di Consiglio Comunale;




Preso atto che Adriano Garofoli è ricordato dalla popolazione ternana, oltre che come industriale, anche come stimato dirigente regionale e provinciale dell'Assindustria e proprietario di Nuova Teleterni, un uomo che con passione e competenza, ha intuito di dare importanza alla comunicazione e di dare valore ai rapporti con la scuola sottoscrivendo, da Presidente Regionale di Confindustria, un protocollo d’intesa con la Direzione Scolastica Regionale per sviluppare la cultura del lavoro, dell’impresa e della pratica legata all’alternanza scuola –lavoro.



Ritenuto doveroso lasciare un segno tangibile del suo operato nella storia della città ;



Il Consiglio Comunale dà mandato al Sindaco e alla Giunta affinché siano espletate le procedure necessarie ad intitolare una via ad Adriano Garofoli, nonostante non siano trascorsi, per i motivi espressi in premessa, i dieci anni previsti dalla norma.



Pd Giampiero Amici

Federazione della Sinistra Giocondo Talamonti, Luzio Luzzi, Mauro Nannini

Città Aperta Giorgio Aquilini Ugolini

Socialisti Giuseppe Boccolini

Idv Claudio Campili

Pdl Federico Brizi

Lista Baldassarre Antonio Baldassarre

Udc Enrico Melasecche

Terni Oltre Leo Venturi

Gruppo misto Paolo Maggiolini



Terni, 10 gennaio 2011

LA SICUREZZA DEVE ESSERE CENTRALE…



Il problema della tutela e sicurezza del lavoro deve diventare centrale e non solo per gli alti richiami del Capo dello Stato, ma soprattutto per motivi di civiltà.


Per il centrosinistra è ormai imprescindibile ricollocare il lavoro con tutte le sue implicazioni (sicurezza sul lavoro, tutela del posto di lavoro, diritto al lavoro, la tutela della maternità, i riposi etc.) in una configurazione più ampia che tenga conto delle sfide che l’assetto logistico mondiale ci sta prospettando, la nuova economia, la globalizzazione, la precarizzazione, il fenomeno dell'immigrazione, temi che non possono più essere affrontati in maniera frammentaria, ma inquadrati in un sistema che sta cercando di riequilibrarsi (competitività, risorse, investimenti, personale formato e qualificato ecc.).


È infatti intollerabile l'incredibile numero di infortuni sul lavoro. Siamo agli inizi dell’anno e già si contano 16 morti, 16.455 infortuni, 413 invalidi (fonte Articolo 21).


Ci commuoviamo ogni giorno per l’incredibile numero di infortuni, ma il dato più preoccupante è la crescita del numero degli invalidi, un indicatore non solo di ulteriori e nuovi disagi individuali ma anche di aggravio per l’intera società che non potrà più avvalersi della loro professionalità e che per di più deve provvedere finanziariamente a quanto necessario per far fronte al sistema degli indennizzi.


Tutto ciò deve far comprendere che impegnare risorse in sicurezza non rappresenta un costo, ma un investimento perché a trarne vantaggio sarà l’impresa e la collettività. Occorre prevedere vantaggi per quelle imprese sane e produttive che adottano sistemi efficaci di prevenzione degli infortuni e di tutela della salute dei lavoratori. L’unico modo per uscire dalla tragica catena di morti, invalidi ed infortuni sul lavoro è di adottare una strategia comune che, in uno sforzo condiviso, annulli il possibile affievolirsi della consapevolezza del fenomeno, dei controlli e della disponibilità di fondi dedicati alla sicurezza.


Stante al quadro complessivo e alle tragedie, che assumono contorni sempre più inaccettabili in una moderna e avanzata democrazia, è quanto, in effetti, sembra stia accadendo.


Altro aspetto fondamentale per migliorare la vita e la qualità del lavoro, passa attraverso la drastica riduzione del lavoro precario. La condizione contrattuale del lavoratore è sicuramente collegata e determinante nella percezione del fattore sicurezza, infatti, solo chi non è troppo preoccupato di perdere il proprio posto di lavoro può vigilare ed occuparsi di prevenzione e sicurezza.


E’ degno di riconoscimento lo sforzo, sempre più specifico, che la scuola sta compiendo, a livello educativo, in materia di prevenzione e cultura della sicurezza, come pure, il peso di influenza giocato dalla formazione sotto il profilo della professionalità e della maggiore consapevolezza del ruolo esercitato sul posto di lavoro. A questo riguardo, va posta in gran risalto, l’ottima iniziativa sperimentale del Prefetto di Terni che sta portando avanti un progetto pilota che coinvolge tutti gli istituti tecnici e professionali della Provincia e che getterà le basi per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Alle chiacchiere ed ai pianti occorre porre rimedio con l’operatività e con la ricerca di buone pratiche. Tutti insieme si può. Occorre crederci.

Giocondo Talamonti



Al Sindaco del Comune di Terni

In occasione della "Giornata internazionale dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie", proclamata dall'Onu, si ritiene doveroso sollecitare il Comune di Terni ad intervenire sul problema che riguarda il punto d’incontro, di socializzazione e di collaborazione dell’associazione Namastè con la gente del quartiere.


Un’associazione che, nel contesto ambientale in cui opera, svolge importanti funzioni strategiche, prima su tutte la raccolta di prodotti alimentari per le persone che vivono in condizioni di disagio e per quei nuclei familiari che si trovano in difficoltà, senza poi contare, l’impegno profuso nel promuovere la conoscenza tra persone di diverse culture a sostegno dell'integrazione dei migranti. Una realtà efficiente e responsabile della vita quotidiana legata all’obiettivo e al desiderio di sentirsi parte attiva della comunità in cui si vive.


Ciò premesso, si chiede al Sindaco se:


• siano stati messi in atto tutti gli accorgimenti per evitare lo sfratto dell’Associazione Namastè dal sito di Quartiere Italia visto che, nella seduta del 10 dicembre, non si è affatto tenuto conto dell’indirizzo del Consiglio comunale, tanto che lo stesso è diventato esecutivo;


• non ritiene utile, per la sicurezza e tranquillità sociale consolidare l’opera di volontariato di associazioni tipo Namastè;


• non sia il caso, per rispondere ai problemi di povertà e di emarginazione, di favorire una solidarietà comunitaria, promuovendo, all’insegna del messaggio “Terni non spreca”, la raccolta di prodotti alimentari e prodotti per l’igiene, con il coinvolgimento delle Cooperative, dei grandi magazzini, della rete di ipermercati etc., e dei singoli cittadini;


• intende promuovere il ruolo di cittadinanza per i bambini di stranieri nati in questo Paese;


• intende promuovere iniziative, patrocinate dal Comune, tese ad affrontare tematiche sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, coinvolgendo le scuole, il volontariato, le associazioni, le parti sociali etc..


Terni, 20 dicembre 2010

Il Capogruppo FdS

Giocondo Talamonti

Nannini Mauro

Luzzi Luzio