La logica del rinvio non ci piace e non risolve le attese della popolazione. Dal Consiglio straordinario ci attendiamo chiarezza ed impegni precisi, altrettanto dalla Regione. Marginalizzare Terni non giova all’Umbria ed ĆØ su questo che i nostri rappresentanti in Regione devono far sentire la voce del territorio ternano ben sapendo che non ĆØ tanto l’ubicazione a nuocere, ma gli effetti che ne derivano in termini di qualitĆ dei servizi, in un’area giĆ penalizzata dalle passate scelte della Regione Umbria. E’ sufficiente ricordare la scarsitĆ degli investimenti fatti sul versante sanitario per rendersene conto;
Non ĆØ piĆ¹ tollerabile l’atteggiamento “mortificante” ai danni della seconda cittĆ della Regione; essere esclusi dalla nomina dei Direttori Generali e da ogni decisione strategica, come se nessun ternano ne fosse degno o meritevole, non fa altro che umiliare i cittadini.
La scelta definitiva della sede dell’ASL2 non puĆ² essere procrastinata. Deve essere effettuata prima delle elezioni politiche per dare ai ternani la possibilitĆ di conoscere chi va a rappresentarli e individuare in loro la rispondenza delle attese. Rinviare significa consegnare i centri dirigenziali e le politiche sanitarie a Foligno.
Non convince nessuno la giustificazione ingenua, secondo cui il Direttore Generale ĆØ un personaggio a cui ĆØ demandata l’organizzazione e la scelta delle sedi.
Quello che Terni vuole e ha diritto a pretendere ĆØ la pianificazione politica del territorio attraverso gli organi di governo locali. Dal Consiglio straordinario ci attendiamo che prevalgano questi interessi e che emerga la responsabilitĆ delle forze locali e della stessa Regione nell’assicurare alla cittĆ la possibilitĆ di crescere nelle eccellenze e nella qualitĆ dei servizi.
Noi dell’Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer” respingiamo l’idea che vorrebbe ridurre ad un mero motivo campanilistico la lotta che deve impegnare, al contrario, ogni risorsa istituzionale del territorio. Abbiamo idee chiare in materia di sanitĆ e di efficienza operativa, guardiamo alla qualitĆ del servizio, all’eccellenza del personale, alla rispondenza delle strutture, alla mobilitĆ passiva e alle esigenze dei cittadini, cominciando dall’abbattimento delle liste di attesa mediante l’introduzione di turni su 24h per lo sfruttamento ottimale delle attrezzature attraverso la costituzione di una rete fra i presidi territoriali.
Giocondo Talamonti
G. M. Associazione Politico –Culturale “E. Berlinguer”