Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che la disponibilità di una casa consente di far vivere le famiglie in tranquillità e guardare al futuro con spirito sereno;
rilevata la sensibilità e l'attenzione del Comune di Terni nei confronti di quei cittadini che guardano all'organizzazione comunale come estremo riferimento alle personali urgenze sociali ed economiche;
tenuto conto che la "cultura del controllo" si fonda su l’insieme delle regole da prevedere nel bando di assegnazione delle case, le cui procedure e strutture organizzative devono essere volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio delle assegnazioni, correttamente e coerentemente agli obiettivi prefissati.
visto l'impegno dell'amministrazione a risolvere quanti più casi umani possibile, nel rispetto della dignità dei più deboli, attraverso assegnazioni effettuate secondo la graduatoria che tiene conto della gravità delle situazioni certificate;
constatato che il problema delle case popolari è molto sentito specialmente dalla popolazione che versa in situazione di forte disagio;
visto che l'80% delle famiglie italiane è proprietario di una casa, ma che in esso sono comprese tante famiglie che hanno contratto appositi mutui;
visto che con gli aumenti avvenuti nel contesto della crisi attuale di fatto viene tolta la disponibilità di soldi alle famiglie, limitandone la capacità di spesa e creando una diminuzione dei consumi interni che si è riflessa in definitiva anche sulla diminuzione dei posti di lavoro;
si chiede al Sindaco e alla Giunta di:
1) far conoscere se vengono sulle assegnazioni effettuate (con l'ausilio dei vigili urbani, l'ASM ed il SII e con la Guardia di Finanza) i controlli periodici per salvaguardare i più deboli e bisognosi;
2) far sapere se esistono precisi protocolli d'intesa con , l'ASM, il SII e con la Guardia di Finanza;
3) far sapere se l'assegnazione delle case popolari segue le percentuali di assegnazione stabilite per : a) italiani, b) stranieri c) invalidi, così come previsto dal regolamento;
4) far conoscere se nella modulistica per l'assegnazione della casa popolare è prevista una sezione apposita e non su fogli a parte per la dichiarazione autografa del richiedente circa il non aver nessun reddito e che quanto dichiarato è un'autocertificazione e per la quale eventuali dichiarazioni mendaci danno luogo a denunce penali. Le dichiarazioni con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) zero dovrebbero poi, attraverso apposito protocollo d'intenti, interessare la Finanza per eventuali accertamenti;
5) far sapere se sono previsti controlli a campione anche sulle case popolari assegnate negli anni precedenti alfine di verificare se sussistono le condizioni che hanno portato all'assegnazione e se ad occuparla c'è la persona assegnataria.
Terni, 28 gennaio 2013
Ing. Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione Politico Culturale "E. Berlinguer")