Fiore all’occhiello mondiale di alta qualità è stato definito dal Ceo di Outokumpu, prima che l’antitrust europea modificasse l’operazione mettendo di fatto l’acciaieria sul mercato.
Un sito quello di Terni appetibile, viste le manifestazioni di interesse al’acquisto che dovrebbe avvenire ai primi di maggio. Speriamo bene, sarà che quando si parla di occupazione, di competitività dell’azienda, di operare su mercati internazionali, l’attenzione dei lavoratori e della città è alta. E' essenziale che il Governo italiano vigili sulla vendita. L’importante è che il nuovo proprietario risponda ai requisiti:
1. sia un colosso della siderurgia internazionale con capacità industriale;
2. operi sui mercati internazionali;
3. mantenga la compattezza del sito, la capacità produttiva e l’occupazione;
Ci sono colossi industriali che hanno manifestato interesse, ma anche compagnie con fondi di investimento americani. La soluzione del problema “Terni” non può essere ricercata in una manovra finanziaria che allungherebbe solo l’agonia economica del territorio. Per il successo economico della nostra fabbrica e della nostra città occorre che il nuovo acquirente investa e stia al passo con i più moderni processi tecnologici, dando continuità alla produzione, all’occupazione e agli investimenti necessari a rispondere alle richieste dei mercati. Siamo fiduciosi, ma preoccupati perché sulla "Terni" si gioca il futuro dei nostri giovani. Nessuno abbassi la guardia.
Ing. Giocondo Talamonti
( Consigliere comunale G.M. Associazione Politico-Culturale "E. Berlinguer")