Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che il riordino territoriale potrebbe consentire all’Umbria di conservare le due Province;
considerato che la conversione del decreto legge in materia è, fortunatamente, venuta meno per il termine anticipato della legislatura lasciando così aperto il problema che dovrà essere affrontato dal nuovo governo, qualunque esso sia;
visto che senza risorse è difficile sostenere i servizi per cui è bene, fin da ora, iniziare a lavorare perché siano raggiunti i limiti territoriali e di popolazione stabiliti dal decreto legge sul riordino delle Province;
tenuto conto che il problema è regionale e che salvaguardare la Provincia di Terni come capoluogo significa difendere l’Umbria, ma anche l’identità della stessa Regione che molti vorrebbero trasformare ed integrare in un territorio più ampio, la cosiddetta “area vasta”. L’esempio della scuola è già indicativo: le Direzioni Generali per l’Umbria e per le Marche saranno unificate con sede ad Ancona;
visto che il riordino territoriale attiene ad un riassetto più complessivo “riforma endoregionale” che va analizzato per tempo e con la necessaria volontà di trovare, abbandonando i campanilismi ma con il dovuto rispetto per i territori interessati, una soluzione soddisfacente per tutti;
si impegna il Sindaco e la Giunta a:
1) attivarsi in tempi brevi per porre in evidenza la riorganizzazione del territorio umbro di concerto con la Regione, Province e Comuni;
2) prendere in considerazione un riordino territoriale coordinato ed efficace nel contesto della “riforma endoregionale”.
Terni, 23 gennaio 2013
Ing. Giocondo Talamonti
G.M. Associazione Politico-Culturale "E. Berlinguer"
Campili Claudio IdV
Nannini Mauro e Luzio Luzzi FdS-RC