Ridicolo è…


La storia infinita degli accorpamenti, più che “schizofrenica”, rischia di diventare ridicola. 
Ridicolo è considerare le indicazioni del consiglio comunale improprie, come se il parere espresso non interpretasse la volontà e gli interessi della gente.
Ridicolo è pretendere di voler tramutare in vangelo interpretazioni traballanti in tema di accorpamenti, solo perché si è titolari di delega a proporre soluzioni alla regione.
Ridicolo è far finta di non capire che certi istituti, come l’IPSIA, hanno complessità tali da dover prescindere dai parametri numerici usuali.
Ridicolo è pretendere di dare incremento a nuovi indirizzi (Liceo sportivo), promuovendoli laddove il bacino di utenza potenziale è più basso.
Ridicolo è creare maxi assembramenti fra istituti di diverso indirizzo, creando disagi che imporrebbero correzioni nel breve periodo.
Ridicolo è ignorare le indicazioni che suggeriscono accorpamenti per affinità di indirizzo.
Ridicolo è che le idee in materia di abbinamento risultino confuse anche fra chi dovrebbe avere una pur minima competenza.
Per superare l’impasse, basta farsi guidare da un principio ineludibile: la  formazione dei giovani deve essere finalizzata alla crescita economica locale, in primis e, sulla scorta delle potenzialità occupazionali del territorio, garantire il necessario supporto di risorse umane, sia in termini di qualità, che di numeri.
Quando questo sarà più chiaro, tutti potremo essere meno ridicoli.  


Terni, 19 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(G.M. Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”