La storia infinita degli accorpamenti è destinata ad aggiungere un capitolo. Si spera l’ultimo.
Sollecitato dalla CGIL, questa volta, che entra a gamba tesa, sbagliando tempi e bersaglio.
Lo fa nel clima festaiolo di fine d’anno, quando i giochi sono già fatti e lo fa scagliandosi contro una rappresentanza della volontà della cittadinanza, dimenticando che il Consiglio Comunale, nell’arcidiscusso teorema degli abbinamenti e nella pienezza del suo diritto, ha espresso linee procedurali scaturite da valutazioni soppesate e competenti. La Provincia non ha tenuto conto degli indirizzi del Consiglio comunale espressi con le delibere: la n.158 del 16.07.2012, la n.236 del 15.10.2012 e la n.290 del 12.12.12 ed ha ignorato l'astensione del rappresentante del Comune all'approvazione del Piano.
In questa veste, si è mantenuta nell’esternare alla Regione una serie di principi che poco hanno a che fare con la logica e con le potenzialità di crescita locali.
Il riferimento è alla creazione di maxi assembramenti (oltre 1600 studenti, fra Casagrande, Geometri e Ragioneria), destinati a complicare la vita scolastica a dirigenti, insegnanti, personale Ata, studenti e famiglie; ma anche alla decisione di abbinare il nascituro Liceo dello Sport a Istituti in periferia, anziché ai Licei del capoluogo, in grado di assicurare al loro futuro un miglior esito. La decisione poi di assegnare lo stesso indirizzo "liceo linguistico" a ben tre istituti cittadini.
Forse i ternani s’attendono che ci si adoperi a salvaguardare la vocazionalità del territorio che resta, o almeno speriamo che resti, legato alla metallurgia, alla chimica, alla meccanica.
Forse il modo migliore di procedere è quello di anteporre le esigenze della popolazione alle sterili scaramucce; fare esercizio di umiltà, laddove non si abbia il conforto delle competenze, unire le forze e confrontare nel dialogo le posizioni per offrire alla città le proposte e i progetti più rispondenti.
Non è tempo di torri d’avorio entro cui rinchiudersi, né di difensori pronti a combattere contro “assaltatori” immaginari.
Spiace che la CGIL, che in passato ha dimostrato apertura e condivisione ai temi della scuola, come in occasione della proposta di orientamento, dimostri nella circostanza di impegnarsi in una causa indifendibile, che a tutto serve, eccetto che agli interessi della città.
Terni, 29 dicembre 2012
Ing. Giocondo Talamonti
Consigliere comunale G.M. "Associazione E. Berlinguer"