MOZIONE. Esame dei dati Istat e Ocse sulla crisi-occupazione e disoccupazione giovanile in Umbria.


Al Sindaco del Comune di Terni



Premesso che il rapporto ISTAT sul mercato del lavoro a livello nazionale (Livello più alto dal 1992. Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,1%, fra i giovani al 36,5%, in un anno +5,8%), fornisce dati drammatici sulla situazione della nostra regione con 7000 posti di lavoro persi e con 14 mila persone in più in cerca di occupazione nell’arco dell’ultimo anno;

considerato che ad essi va aggiunto il numero altissimo di oltre 13 mila cassaintegrati a 0 ore che rendono la situazione dell’Umbria assolutamente drammatica;

visti i dati dell'Ocse sui consumi interni che dimostrano l’iniquità e l’inefficacia delle  misure prese dal governo;

ritenuto necessario invertire questa rotta suicida, a partire da sane politiche di redistribuzione;

consapevoli di uno scenario drammatico costituito da:
persone che chiedono ai negozianti di fare credito;
difficoltà delle famiglie a far quadrare la spesa, costrette a dilazionare anche piccoli pagamenti per non inceppare il bilancio domestico;
approvvigionamenti ridotti;
occupazione giovanile, sotto ai 25 anni, salita circa al 36%  ;
imprese che non trovano persone preparate per le proprie esigenze;

preso atto che questa situazione deve coinvolgere non solo le istituzioni, le associazioni datoriali, le parti sociali, ma anche i partiti e le energie migliori, intellettuali e culturali, della nostra città; percorso già all’attenzione dell’associazione “Berlinguer” ;



Si impegna il Sindaco a:

puntare su un “progetto di città”  basato sulla crescita e sull’equità con la formulazione di un piano specifico per il lavoro, per la formazione e per l’occupazione a partire dalla questione giovanile;

coinvolgere la scuola nelle procedure di risposta alle esigenze del territorio, affidandogli anche il potenziamento del settore "Educazione Permanente" utile, sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, ad inserire rinnovate professionalità e a conservare il posto di lavoro (settore oggi totalmente ignorato, per lo più aggravato da un orientamento  assente o errato);

sostenere le scelte fondate su una diversa politica economica e industriale  che preveda il coinvolgimento delle associazioni delle imprese con l’assunzione di un  ruolo più incisivo.


Terni, 10 dicembre 2012


Giocondo Talamonti
(Associazione Politico Culturale “E. Berlinguer”)