Bullismo, Summit in prefettura a Terni - "Viaggiare tutti nella direzione di crescita e sviluppo"



Bullismo, Summit in prefettura
Forze dell’ordine e dirigenti scolastici al lavoro sul fenomeno
Fonte: Corriere dell’Umbria - Articolo di Massimo Colonna

Terni – Un vertice tra rappresentanti delle forze dell’ordine e dirigenti scolastici delle scuole superiori. Obiettivo: fare il punto della situazione sul fenomeno di bullismo nelle scuole della provincia ternana. Il summit si è svolto nei giorni scorsi proprio nelle sale del Palazzo del Governo, dove il padrone di casa, il prefetto Augusto Salustri ha voluto aprire un tavolo di discussione proprio con una delle parti più chiamate in causa sul fenomeno vandalistico giovanile. Da una parte quindi la prefettura in rappresentanza dell’intero corpo delle forze dell’ordine in città – presente anche il comandante provinciale dei carabinieri, il tenente Rocco Amoruso. Dall’altra i direttori scolastici del Ternano, i quali hanno parlato delle proprie esperienze dirette. Sul tavolo uno dei temi più scottanti d i questi ultimi anni, quello cioè della violenza giovanile tra le mura scolastiche. Anche nelle scuole cittadine – o in ambienti immediatamente ricollegabili ad esse – di tanto in tanto si verificano episodi di bullismo o di violenza adolescenziale.

Ultimi, i più clamorosi, l’episodio della scuola di Campomaggiore, letteralmente devastata da bande giovanili entrate nell’edificio di notte. Oppure l’analogo caso che ha colpito la scuola materna di via Fratelli Rosselli, con una baby gang composta da ragazzini di diversa etnia entrata in azione.

Al di là dei singoli episodi sono due in particolare le indicazioni emerse dal summit.

La prima, la piena e completa disponibilità che le parti anno offerto per cercare di risolvere il problema.

La seconda, la denunciata mancanza di fondi a disposizione delle scuole. A toccare questo tasto è il dirigente scolastico dell’istituto Casagrande Giuseppe Metastasio. “Il problema principale – spiega – è la mancanza di fondi. È inutile che si parli tanto di come poter affrontare un determinato fattore e poi nessuno ha le capacità strumentali per poter tentare di lavorare in questo senso. Credo che mancanza di risorse sia la più grande mancanza a cui bisogna lavorare, se si vuole davvero mettere un freno al fenomeno del bullismo, che io comunque non vedo in forme così gravi nelle nostre scuole. Non credo che si possa parlare di vero e proprio bullismo, o vandalismo che dir si voglia, ma più che altro di disagio giovanile. Moltissimi ragazzi vivono situazioni problematiche, spesso tra le mura domestiche. E questi aspetti si riversano proprio a scuola, quando vengono a contatto con gli altri. Ecco quindi come si creano situazioni di conflitto”.

“Summit come questi – attacca Giocondo Talamonti – dirigente scolastico dell’Ipsia – sono molto importanti perché aiutano entrambe le parti ad avere una concezione più completa della situazione attuale. È anche importante che tutti, come dimostrato dal summit, viaggino nella stessa direzione di crescita e sviluppo. Per quanto riguarda la nostra scuola, non vedo particolari casi di disagio e di vandalismo giovanile. Pur essendo una scuola con un numero altissimo di studenti, anche stranieri, i nostri docenti stanno portando avanti un percorso molto attento da questo punto di vista.”