La storia continua...XII edizione Circuito dell'Acciaio 11.10.1987


Il lungo film della nostra vita...sportiva
E' affascinante ed emozionante guardare le vecchie foto che riproducono personaggi, luoghi ed iniziative che hanno dato lustro al Gruppo ed alla città di Terni. E' la storia di una generazione che aveva poco più di venti anni ed ora sfiora i sessanta anni. Un arco di tempo che ha visto tanti fatti, tante vicende, un evolversi dei comportamenti e delle conoscenze. La socializzazione, il rispettare l'ambiente, il legare ogni manifestazione a qualcosa che invitasse i singoli a riflettere sulle risposte complessive da dare ai temi sociali legati ai momenti felici che la corsa e la camminata portavano con sé...


La forza dell’Amatori poggiava  su due aspetti fondamentali:

1) la percezione: in sintesi, la considerazione acquisita dalla popolazione della validità delle attività del gruppo e l’analisi degli aspetti connessi all'organizzazione meritevoli di essere incrementati nella qualità e nella quantità;

2) la pianificazione: di ogni particolare organizzativo, non lasciando nulla al caso.

I due obiettivi operativi erano perseguibili in virtù della presenza di un direttivo forte nei singoli e nella struttura di squadra, grazie all'esperienza già maturata nei circoli e nelle associazioni.
Una ricchezza che la città ha sempre valorizzato dando contributi e vicinanza al gruppo per tutto quello che metteva in campo.
Portare tanti atleti e camminatori provenienti da ogni angolo d’Italia non è ascrivibile solo ai meriti dell’organizzazione, ma alla condivisione del progetto fra tutte le componenti sociali operanti nel territorio.


Personaggi della storia giallo-azzurra...

Un doveroso ricordo voglio riservarlo all’Avv. Augusto Fratini che correva con a fianco il cardiologo  dottor Giuseppe Solani. Si sentiva tranquillo in quel modo e così andava senza paure.
Con lui ho fatto una maratona in Austria. Una presenza gradevole la sua, e un punto di riferimento per tutti, capace di sdrammatizzare ogni cosa con il sorriso sulle labbra. Un’altra figura Edgardo Sardonini: la sua predilezione, in ogni  raduno, è  di prendere in mano il  microfono con cui commenta tutte le fasi, cercando di coinvolgere i presenti e di indirizzarli nel modo giusto. Persona semplice, ma ricco di amore e passione per lo sport. Le frecce lungo il percorso sono state le sue e…nessuno gliele toglie.
Giuseppe Palermo, insieme a Gerardo Gambini, ha sempre curato la distribuzione dei riconoscimenti ai partecipanti. Severo con se stesso si è accreditato nel gruppo come persona da tenere in debita considerazione; cristallino e d’acciaio  ma anche faro nei momenti difficili.







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(a cura di Giocondo Talamonti)