Le Problematiche dell’Accorpamento



In riferimento alla nota diffusa dall’Assessore regionale, Maria Prodi, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sulla complessità del neonato IIS tecnico professionale “Allievi-Pertini” ed, in particolare, sul plesso del tecnico “Allievi” al quale, lo scrivente, sta dedicando un periodo di conoscenza delle problematiche sia strutturali che organizzative prima di ricercare le soluzioni più idonee a dare certezze ad una scuola pubblica che si pone come obiettivi di sistema:


• il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa;

• l’assicurare continuità ad un sistema formativo diffuso nel territorio in grado di rispondere alle vocazioni e alle scelte di sviluppo dello stesso;

• il collaborare nella progettazione di un serio programma di orientamento per indirizzare gli studenti verso la formazione di figure veramente utili agli obiettivi di crescita della comunità;

• il confrontarsi con le ripercussioni sociali che si determinano, in quelle strutture, tradizionalmente impegnate nelle offerte formative rivolte alle fasce di popolazione scolastica debole e in condizioni di difficoltà, generate da surplus numerici ( istituti di istruzione superiori con più di mille alunni) e della gravosità di sistemi organizzativi che si occupano anche di problematiche inerenti l’integrazione degli immigrati e dei reclusi.




Concretamente, per conoscere e affrontare la complessità, sta procedendo con:


1. ricognizioni dell’ampio plesso di Via Battisti per verificare i locali e gli spazi ove si svolgono le lezioni e di quelli poco utilizzati o quasi del tutto inutilizzati;

2. incontri con tutte le componenti scolastiche;

3. presa visione del complesso di regole comunemente seguite;

4. emanazioni di circolari per diffondere gli argomenti affrontati nelle varie riunioni comprese le disposizioni iniziali (peraltro soggette a variazione in base all’organizzazione complessiva), perché fossero chiare a tutti. Il personale è stato invitato a verificare le difficoltà che avrebbero incontrate nello svolgimento del proprio servizio dopo le indicazioni di quelle norme di comportamento dettate a tutti per i più opportuni riferimenti e per necessaria uniformità;

5. predisposizione di un calendario per incontrare i Dipartimenti e i singoli che hanno operato in settori strategici come la sicurezza e la qualità; tutto ciò per venire a conoscenza dei problemi che li riguardano e avere modo di inquadrarli nel contesto generale;

6. un ragguaglio informativo sui permessi della 104 ( cioè l’assistenza del famigliare portatore di handicap etc.) che coinvolge diversi soggetti del personale docente e non docente.

7. le indicazioni relative alle modalità d’uso dei laboratori, e alla manutenzione delle macchine in dotazione ai laboratori e alle officine (di concerto con l’ufficio tecnico);

8. la regolamentazione per l’ingresso di quelle figure, estranee all’amministrazione scolastica, incaricate di effettuare interventi di riparazione e manutenzione;

9. la predisposizione di tesserini di riconoscimento per tutto il personale che opera nella scuola.


E’ importante, inoltre, sottolineare che, nella gestione del nuovo IIS, si riflettono anche le situazioni pregresse che sconsigliavano la frettolosa (fretta non riconosciuta dalle regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche etc. che non hanno dato seguito a nessun accorpamento) decisione di unificare le autonomie, come:


il giudizio di complessità dell’Ipsia espresso dalla Direzione Scolastica regionale e dai sindacati regionali, (l’articolo del Giornale dell’Umbria del 24.08.2009 dal titolo “Ecco le scuole umbre più problematiche” riferisce che l’Ipsia occupa il primo posto della graduatoria delle complessità a livello regionale);


il fatto che la Regione Umbria ha deliberato di adottare il progetto di accorpamento presentato dalla Provincia di Terni, su cui si sono concentrate le reiterate manifestazioni di non condivisione delle Scuole interessate, favorevoli invece a modelli alternativi che non avrebbero scardinato il sistema formativo preesistente;


la decisione del Tar dell’Umbria di respingere il ricorso contro l’accorpamento che ha reso vane le speranze e le attese di coloro che nelle attività formative espletate dall’ITIS e dall’IPSIA vedevano la possibilità di sostenere la città nel processo di recupero e di potenziamento del tessuto sociale ed economico che la caratterizza;


il dimensionamento, ottenuto sostanzialmente sulla base della lettura del numero di alunni, non ha tenuto conto della complessità, non è stato omogeneo perché in Provincia di Perugia ben 18 Istituti sono sottodimensionati e irrazionale è stato quanto si è fatto (per esempio l’accorpamento papocchio della scuola di Amelia, la scuola media di Fornole + la scuola media di Amelia+ l’Istituto Tecnico Industriale di Amelia+ L’Ipsia località laconi Moda+ L’Ipsia località Molino Silla Indirizzo Commerciale+ indirizzo elettrico+ commerciale di Narni . (La FLC Cgil regionale lo ha definito un pessimo lavoro)




Ebbene in tale stato di cose l’approccio iniziale non può essere che quello della conoscenza delle situazioni che si sono venute a creare, degli ambienti e dei reparti dell’istituto congiuntosi all’Ipsia e di tutto ciò che lo riguarda sia di tipo strutturale che organizzativo. Nella consapevolezza che alla conclamata complessità dell’IPSIA si è aggiunta quella dell’ITIS, si è nella fase di ricercare l’ottimizzazione delle strutture, il miglior utilizzo del Personale e la razionalizzazione delle risorse.


Nel quadro sopra descritto, e in considerazione delle mutate dotazioni organiche sintetizzate nel prospetto che segue,


Organico di fatto 2008/’09 IPSIA

Assistenti Amministrativi 5
Collaboratori Scolastici 11
Assistenti Tecnici 12
DSGA 1
Dirigente Scolastico 1



Organico di fatto 2008/’09 ITIS
Assistenti Amministrativi 7
Collaboratori Scolastici 14
Assistenti Tecnici 13
DSGA 1
Dirigente Scolastico 1


Totale IPSIA-ITIS a.s.2008/’09 Organico di fatto

Assistenti Amministrativi 12
Collaboratori Scolastici 25
Assistenti Tecnici 25
DSGA 2
Dirigente Scolastico 2


IPSIA-ITIS a.s.2009/’10 Organico di diritto

Assistenti Amministrativi 10
Collaboratori Scolastici 18
Assistenti Tecnici 24
DSGA 1
Dirigente Scolastico 1


Differenza

Assistenti Amministrativi -2
Collaboratori Scolastici -7
Assistenti Tecnici -1
DSGA -1
Dirigente Scolastico -1




si sono assunte le iniziative che, al momento, si sono ritenute più utili a tamponare lo stato di cose da gestire.


1. interventi strutturali


Il Dirigente e il Commissario straordinario ( figura che sostituisce entrambi i consigli d’Istituto) si sono incontrati con l’Assessore Mocio della Provincia e l’Arch. Donatella Venti per pianificare gli interventi utili a ridare decoro ad un Istituto prestigioso e storico della città. Il sopralluogo è avvenuto il 1.10.2009. C’è stata disponibilità della Provincia e grande apertura dell’Assessore.




2. corso serale


E’ stato disposto, momentaneamente sottolineandone la temporaneità, di appoggiare il corso serale SIRIO nei locali di Viale B. Brin , ove è attivo il sistema organizzativo del Centro territoriale di educazione degli adulti, per una razionalizzazione dell’ esercizio sia in termini di costi sia in termini di impiego del personale (si è ritenuto infatti irrazionale tenere aperto l’ intero edificio di via C. Battisti per una sola classe fino a quando non saranno definite le attività del Piano di offerta formativa POF, previsto dagli organi collegiali di competenza).


L’allarmismo sollevato da alcune unità di personale dell’ex ITIS, circa la preoccupazione di chiusura pomeridiana dell’Istituto e il trasferimento definitivo del corso serale, è del tutto immotivato e sorprende che l’Assessore regionale alla formazione, Maria Prodi, si attivi per manifestare la sua condivisione alle loro preoccupazioni e per sollecitare opportuni interventi dell’Ufficio Scolastico Regionale, senza informarsi sull’effettivo stato delle cose e senza dar modo, a chi sta cercando di dare un volto didattico-progettuale al nuovo istituto, di entrare nelle ragioni che hanno determinato provvedimenti di gestione che non hanno nulla a che fare con la determinazione di rafforzare i compiti e le funzioni svolte dagli istituti di provenienza.


Terni, 2 ottobre 2009

Talamonti Giocondo