L'incursione
aerea svoltasi in questa città, l'11
agosto 1943, con apparecchi
plurimotori americani, ha causato, con lo sganciamento di bombe dirompenti, morte
e distruzione. Uno degli aerei ha effettuato anche azioni di mitragliamento, a
bassa quota, nei pressi della stazione.
Gli effetti prodotti dalle bombe sono stati imponenti.
Si
ritiene che l'azione nemica sia stata rivolta contro l'abitato civile che ha
riportato danni molto superiori a quelli dei due maggiori stabilimenti
(Acciaierie-Fabbrica d'Armi) e ciò perché, data l'ora dell'incursione, tutti
gli stabilimenti erano facilmente individuabili.
Ma
veniamo ad una testimonianza che ha coinvolto la mia famiglia.
"...Io non ero nato, però le cose le ho sapute dai miei fratelli, Paolo e Sergio e da mamma Caterina. Quando bombardarono, i miei si chiusero in un rifugio, nella zona del Duomo dove avevano casa. Mia madre, quando caddero le bombe e sentiva vibrare tutto, preferì uscire, dicendo che avrebbe preferito morire all'aperto. Papà ed i fratelli la seguirono. Rimasero l'uno sopra all'altro fino alla fine del raid aereo. Sopravvissero, lasciarono la casa dove abitavano per trasferirsi dapprima in località Polymer, ospitati da alcuni contadini e poi sfollati a Montecastrilli..."