23 agosto 2007. La scomparsa di Bruno Trentin.


Il sindacalista Bruno Trentin muore a Roma all’etร  di 81 anni.

Ho avuto l'opportunitร  di conoscere Bruno Trentin quando su invito della scuola venne a presentare un libro riguardante "Il Successo Scolastico Formativo". Un libro che oltre ad affrontare le tematiche dell'Istruzione Professionale analizzava il numero degli occupati dopo un anno, se l'occupazione era inerente al titolo di studio e se la formazione della scuola era stata utile per l'assunzione. Trentin rimase favorevolmente impressionato, tanto che al termine mi chiese"...gli altri sindacati e il Ministero sono stati portati a conoscenza di tale studio che trovo interessante..." Quella frase mi ripagava dell'impegno che era frutto del lavoro di squadra e che poneva l'Ipsia all'avanguardia nazionale per le proposte e le continue sollecitazioni tipiche di una fucina sempre attiva. Per le spese dei manifesti e delle locandine coinvolgemmo la CGIL di Terni che con Lucia Rossi manifestรฒ subito una grande collaborazione.



L'intervento di Bruno Trentin all'Ipsia di Terni




Il ricordo della figura di Bruno Trentin 30 agosto del 2007


"La scomparsa di Bruno Trentin lascia un vuoto incolmabile nel panorama del sindacalismo italiano. E’ forse stato l’ultimo interprete di un ruolo svolto in funzione degli interessi dei lavoratori, se il compito di un loro rappresentante viene inteso come esclusiva tutela della dignitร  del lavoro non mediabile con altre realtร  sociali. Io lo ricordo partecipe alle iniziative scolastiche dell’IPSIA sui temi dell’occupazione, osservatore attento dei mutamenti della societร , umile analista dei segnali che avrebbero delineato, da lรฌ a poco, il quadro politico-economico di un’Italia in affanno. Lo stile colto e i modi raffinati con cui sempre esprimeva le sue teorie, coinvolgendo ogni platea, si univa ad una lettura lucida degli eventi storici per proiettare gli scenari futuri. Chi ha avuto modo di conoscerlo ne ha apprezzato la semplicitร  dell’espressione e la profonditร  delle idee. Con lui si รจ forse chiusa una fase del sindacalismo Italiano in cui il binomio lavoratore-sindacato รจ stato vissuto nell’identificazione dei progetti, senza rinunciare al senso di responsabilitร  sociale che le parti giocavano nel tracciare il panorama pubblico del nostro Paese. Considero un privilegio aver scambiato con lui opinioni che hanno spaziato dall’occupazione alla scuola, dalla formazione all’orientamento dei giovani. A distanza di tempo, i miei studenti ricordano ancora il suo intervento nella “Sala Secci” dell’IPSIA in occasione della presentazione del libro “Il successo Formativo”, dove, attraverso un’analisi acuta dei problemi della Scuola, emerse la visione limpida di un societร  che fosse libera da preconcetti politici e orientata ad utilizzare le risorse del territorio come elemento di crescita economica e culturale. I video del suo intervento fanno parte del patrimonio didattico inserito nell’archivio storico dell’IPSIA e testimoniano la sensibilitร  dell’Uomo verso i problemi dei giovani e del mondo del lavoro. Bruno Trentin ha rappresentato la coscienza critica della sinistra e in particolare del comunismo italiano, perchรฉ ha saputo scindere l’ideologia dal pragmatismo del suo tempo, marcando un netto divario fra la realtร  storica che investiva il mondo operaio e la derivazione politica che ne animava le scelte. Suo grande merito รจ di aver tracciato percorsi netti e ben visibili sui quali i suoi migliori allievi, da Cofferati a Epifani, si sono impegnati con alterne fortune; ma che, comunque, restano un esempio di come intraprendere una via resa piรน complessa dall’evoluzione della societร  di oggi."

Comunicare lo sport

Un incontro con gli studenti dell'Ipsia, il 3 maggio 2001.

I valori dello Sport per i giovani e il ruolo della scuola.


" Lo sport รจ una palestra della vita dove a ciascuno รจ richiesto il rispetto delle regole, quello dell'avversario, quello dell'ambiente in cui si esplica, sempre nella consapevolezza che la vittoria a cui si aspira non deve mai significare la perdita di dignitร  dello sconfitto".







C'รจ da pedalare...

Un infinito in bocca al lupo alla Ternana Calcio (Presidente, Amministratore Delegato, Direttore Generale, Allenatore- Direttore Sportivo, Giocatori,  Staff...) per la stagione 2016/'17.

L'attaccamento di tutti noi alla squadra costituirร , come sempre, la forza in piรน per contribuire al successo.

Chiunque dei giocatori scenderร  in Campo deve metterci:il cuore, la forza dell'acciaio, il comportamento operaio  e... pedalare. Il successo passa attraverso gli giusti atteggiamenti.

Io ci sarรฒ, come Voi,... a sostenere le Fere. Daje, daje, daje Ternana
fatica e sudore, ma il successo
La bicicletta rossoverde raffigura la necessitร  di pedalare, di sudare, di esserci, di lavorare con umiltร , sacrificio, voglia di fare e lottare sempre... per raggiungere il successo.


Ho appreso che la Federazione ha rinviato la partita d'esordio Ternana-Pisa... ingiustificabile la decisione presa...


Il caso Schwazer, mi dispiace molto...

Il sospetto che volessero farlo fuori non รจ peregrino. E ci sono riusciti.

Insieme all’atleta, รจ lecito nutrire un altro sospetto: che si รจ voluto colpire, cioรจ, il tecnico Sandro Donati, uno dei primi a porre l’attenzione sul troppo facile ricorso al  doping nello sport.
Di lui conservo una profonda considerazione, fin da quando partecipรฒ, il 9 ottobre 1998, su invito dell'Amatori Podistica Terni, al Convegno"Sport, Salute e Doping"-

Nel corso di quel Convegno, tenutosi presso la sala consiliare del Comune di Terni, furono spese parole dense di significato, a riprova di quanto i relatori, Sandro Donati Guido Calvi e Nedo Canetti, fossero impegnati nella lotta al doping: “…Un atleta non muore a 39 anni- รจ stato detto in quella circostanza - Se non รจ stato oggetto di attenzione di qualche medico di malaffare. Sarebbe opportuno che nel mondo del ciclismo, per esempio, si andasse a verificare quali sono le condizioni di salute di molti atleti che vivono una stagione straordinaria, poi scompaiono, e la ragione perchรฉ un grande atleta come Riva, uno dei piรน grandi calciatori italiani, o Rivera, fossero grandissimi atleti, ma nel rivederli nei filmati li ritroviamo esili, magri rispetto alla corpulenza che taluni atleti mostrano invece tutte le domeniche negli stadi. Ha ragione Zeman, ha detto una cosa vera, denunciando le manovre illecite nascoste dietro prestazioni sportive impossibili. Ha avuto il coraggio civile di dire che i calciatori italiani, beh! Non nascono cosรฌ, diventano cosรฌ. Mi dispiace molto per Schwazer.


Una foto storica...

Una foto storica scattata presso l'Hotel Michelangelo in occasione della presentazione della squadra di calcio dell'Ipsia"S. Pertini" di Terni, partecipante al torneo amatoriale UISP.

Dall'incontro รจ emerso che "...un processo formativo deve partire dalla scuola e arginare la degenerazione con la prevenzione e la promozione di uno sport sano...". Il Presidente Giorgio Taddei, uno di quei personaggi che hanno sempre avuto a cuore la crescita dei giovani, consegna la maglia n.9 della Ternana Calcio al Preside dell'Ipsia.



Da sinistra verso destra: Giocondo Talamonti, Giorgio Taddei, Enzo Monti, Mara Marcangeli, Franco Farracchiati, Aristide Proietti, Leandro Ottavi


la montagna dei rifiuti aumenta, cosรฌ come il cattivo odore...c'รจ di tutto: pasta scaduta, scarpe vecchie, mobili in cattive condizioni,un televisore, materiale di risulta da ristrutturazione, bottiglie, mattonelle, plastica, giocattoli, balle di juta e tanto altro. Le canne che delimitavano l'area sono state tagliate e lรฌ lasciate...e questo in un momento in cui la raccolta differenziata non รจ ancora iniziata.
Certo ci vorrebbero controlli accurati  (manca la cultura del controllo) e le informazioni necessarie ai cittadini: chi ha autorizzato un simile imbruttimento?





























Cinquant'anni spesi al servizio dei piรน deboli, dei disadattati, di rifiuti della societร  che lui ha saputo accogliere restituendo loro speranza e dignitร . Oltre trecentomila giovani sono passati al vaglio della sua "Cristoterapia" aiutati a scegliere fra la dannazione sociale e il sacrificio del recupero in comunitร .

 Milioni e miliardi di parole che Don Gelmini ha speso per sostenerli nel cammino faticoso verso la salvezza, l'attenzione continua ai passi lenti di una schiera di giovani votati  alla delinquenza e restituiti alla comunitร  civile. E' difficile comprendere quale tessitura psicologica comportava un progetto cosรฌ ambizioso.

 Don Gelmini poneva al centro del suo programma l'uomo, gli restituiva dignitร , ma anche responsabilitร  individuali e collettive. Non lo faceva piรน sentire un rifiuto umano e ricostruiva intorno a lui interessi e obiettivi, ne delineava i tracciati, li verificava e ne segnava altri.
 Lavoro e studio, preghiera e rispetto dei valori fondamentali di ogni comunitร  stavano alla base della crescita. I suoi ragazzi erano costantemente occupati sia in attivitร  creative o manutentive, sia ad imparare, perchรฉ qualunque fosse stato il campo di applicazione, questo richiedeva metodo, impegno e arricchimento personale.

 A questo riguardo ho accettato di buon grado di aprire corsi dell'Ipsia presso la Comunitร  Incontro di Amelia, dove Don Pierino ha seguito e incoraggiato gli iscritti nel lungo percorso di formazione.

Ho assistito piรน volte alle celebrazioni annuali della fondazione: con panino alla mortadella e una mela. Non simboli di povertร , ma presa di coscienza di un cammino che inizia da niente e che ti fa riscattare con la forza della volontร ...