Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che dall'inizio dell'anno ad oggi, nonostante una maggiore attenzione si sono registrati sul lavoro i seguenti dati:
554 morti,
554.440 infortuni,
13.861 invalidi.
Valutato che come deterrente preventivo la cultura è fondamentale per diminuire i numeri di infortuni su cui la scuola, unitamente al contributo sinergico di tutti, può giocare un ruolo determinante affrontando tali temi nella quotidianità.
Considerato che lo sdegno e gli appelli accorati che seguono le sciagure in occasione degli infortuni sul lavoro, non sono più sufficienti a frenarle per cui occorre, al più presto, mettere in campo le competenze e le responsabilità di tutti i soggetti impegnati sul terreno della salute e della sicurezza attraverso un piano strategico basato sull’istruzione e sulla formazione-informazione dei lavoratori.
Vista che in controtendenza si sta procedendo alla soppressione degli enti di controllo e di prevenzione come ad esempio l’Ispels (Istituto Superiore per la Prevenzione e la sicurezza del Lavoro) che verrà incorporato all’INAIL (così recita il testo della manovra finanziaria licenziato dal Consiglio dei Ministri e ora in discussione in Parlamento).
Tenuto conto che l’Ispels si è sempre occupato di temi particolarmente importanti e delicati come la ricerca, la salute e la sicurezza sul lavoro, lavoro minorile, sostanze pericolose, procedure e soluzioni utili alla riduzione del rischio in ambienti di lavoro, studi su amianto e molto altro ancora.
Visto che l’ attività dell’Ispels è autofinanziata al 60% con introiti provenienti:
· dai servizi di omologazione (accertamenti di carattere tecnico, finalizzata al controllo della conformità delle macchine ai requisiti essenziali di sicurezza). (circa 35 milioni di€);
· dalla propria attività di ricerca (circa 20 milioni di€)
e che in base all’autonomia gestionale hanno avuto accesso ai finanziamenti stanziati dall’Unione europea nell’ambito dei programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico.
Si chiede al Sindaco e all’Assessore alle politiche del lavoro se non sia il caso :
· di far giungere al Ministero del Lavoro la preoccupazione della città di Terni per tale soppressione;
· di sondare se secondo gli intendimenti ministeriali è ritenuta strategica l’integrazione ISPELS –INAIL per una diminuzione dei numeri di infortuni, di morti e soprattutto di invalidi sul lavoro.
di chiedere uno specifico impegno sulla ricerca e sull’aggiornamento continuo ritenuto prioritario per prevenire i rischi emergenti
inerenti la sicurezza sul lavoro, la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, e per promuovere la formazione e la cultura della sicurezza.
Terni, 12 luglio 2010
RC/CI Talamonti Giocondo;
Nannini Mauro;
Luzzi Luzio
Premesso che dall'inizio dell'anno ad oggi, nonostante una maggiore attenzione si sono registrati sul lavoro i seguenti dati:
554 morti,
554.440 infortuni,
13.861 invalidi.
Valutato che come deterrente preventivo la cultura è fondamentale per diminuire i numeri di infortuni su cui la scuola, unitamente al contributo sinergico di tutti, può giocare un ruolo determinante affrontando tali temi nella quotidianità.
Considerato che lo sdegno e gli appelli accorati che seguono le sciagure in occasione degli infortuni sul lavoro, non sono più sufficienti a frenarle per cui occorre, al più presto, mettere in campo le competenze e le responsabilità di tutti i soggetti impegnati sul terreno della salute e della sicurezza attraverso un piano strategico basato sull’istruzione e sulla formazione-informazione dei lavoratori.
Vista che in controtendenza si sta procedendo alla soppressione degli enti di controllo e di prevenzione come ad esempio l’Ispels (Istituto Superiore per la Prevenzione e la sicurezza del Lavoro) che verrà incorporato all’INAIL (così recita il testo della manovra finanziaria licenziato dal Consiglio dei Ministri e ora in discussione in Parlamento).
Tenuto conto che l’Ispels si è sempre occupato di temi particolarmente importanti e delicati come la ricerca, la salute e la sicurezza sul lavoro, lavoro minorile, sostanze pericolose, procedure e soluzioni utili alla riduzione del rischio in ambienti di lavoro, studi su amianto e molto altro ancora.
Visto che l’ attività dell’Ispels è autofinanziata al 60% con introiti provenienti:
· dai servizi di omologazione (accertamenti di carattere tecnico, finalizzata al controllo della conformità delle macchine ai requisiti essenziali di sicurezza). (circa 35 milioni di€);
· dalla propria attività di ricerca (circa 20 milioni di€)
e che in base all’autonomia gestionale hanno avuto accesso ai finanziamenti stanziati dall’Unione europea nell’ambito dei programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico.
Si chiede al Sindaco e all’Assessore alle politiche del lavoro se non sia il caso :
· di far giungere al Ministero del Lavoro la preoccupazione della città di Terni per tale soppressione;
· di sondare se secondo gli intendimenti ministeriali è ritenuta strategica l’integrazione ISPELS –INAIL per una diminuzione dei numeri di infortuni, di morti e soprattutto di invalidi sul lavoro.
di chiedere uno specifico impegno sulla ricerca e sull’aggiornamento continuo ritenuto prioritario per prevenire i rischi emergenti
inerenti la sicurezza sul lavoro, la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, e per promuovere la formazione e la cultura della sicurezza.
Terni, 12 luglio 2010
RC/CI Talamonti Giocondo;
Nannini Mauro;
Luzzi Luzio