Comune di terni - Interrogazione : intitolazione di una“Via” ad Odone Belluzzi



Al Sindaco del Comune di Terni


Premesso che nei momenti di crisi economica- sociale come quella che stiamo attraversando, si evoca il ritorno a determinati valori, sempre validi ma troppo spesso dimenticati, del tipo: sacrificio, impegno, meritocrazia,volontà, passione ecc. che ogni giovane dovrebbe seguire per realizzare il proprio progetto di vita;


considerato che esistono numerosi esempi e modelli di figure che anche nel recente passato li hanno egregiamente interpretati;


ritenuto che Odone Belluzzi (Bologna, 1º febbraio 1892Bologna, 24 agosto 1956) , un ingegnere italiano che ha portato contributi fondamentali allo sviluppo e all'insegnamento della scienza delle costruzioni nel XX secolo, ne rappresenta una significativa dimostrazione.


Tenuto conto che il suo vissuto può essere sintetizzato nelle vicende riportate nella scheda allegata.


Considerati i riscontri e gli insegnamenti che tutti i cittadini ne possono trarre fra cui:


· le difficoltà si superano con l’impegno;

· il ruolo della scuola per adulti

· l’importanza della scuola Industriale

· guida per i giovani architetti e Ingegneri


si chiede al Sindaco e alla Giunta se non ritengano utile lanciare ai giovani un messaggio attraverso l’intitolazione di una via, piazza o quartiere ad Odone Belluzi, un grande ingegnere che, nonostante le enormi difficoltà ed ostacoli incontrate nella vita, ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissati ed ha prodotto un’opera fondamentale per la formazione di Ingegneri e Architetti.





SCHEDA DELLA VITA DI ODONE BELLUZZI


La madre rimasta prematuramente vedova, ha dovuto affrontare difficoltà economiche che hanno pesato sulla serenità dell'infanzia del piccolo. Tale stato di indigenza familiare costrinse Odone ad abbandonare precocemente la scuola per procurarsi un reddito da lavoro.
Tuttavia, l'interesse spontaneo per la lettura e la passione profonda per lo studio - entrambe stimolate dalla conoscenza che gli viene profferta dai libri di una biblioteca popolare - lo indussero a desistere dalla rinuncia alla cultura. Intraprese così l'arduo itinerario dello studente-lavoratore, applicandosi al mestiere durante il giorno e dedicandosi, nelle ore notturne al proprio addestramento. I risultati non tardano ad arrivare, e in breve tempo Odone riguadagna gli anni perduti di istruzione elementare. Successivamente frequenta i corsi liberi all'Università Popolare e in soli tre anni di abnegazione allo studio, presentandosi in qualità di privatista, affronta e supera l'esame di maturità dell'Istituto Tecnico Industriale Aldini-Valeriani, ottenendone il diploma. La manifestazione della sua preparazione e risolutezza gli vale l'assunzione, da parte del medesimo istituto, nella posizione di insegnante di Fisica ed Elettrotecnica. Ma, nonostante gli obiettivi raggiunti, il traguardo culturale a cui aspira è il conseguimento di un titolo universitario. Con impegno e determinazione si laurea in Ingegneria.

Nel 1931 vince il concorso per la cattedra di Scienza delle Costruzioni alla Scuola d'Applicazione per gli Ingegneri di Bologna, e viene premiato sia dalla prestigiosa Fondazione Alessandro Volta dell'Accademia d'Italia che dalla non meno autorevole Fondazione Valluari. Parallelamente all'impegno appassionato per la docenza, redige il trattato sistematico di "Scienza delle Costruzioni", testo basilare di riferimento per l'insegnamento della Scienza delle Costruzioni nelle facoltà di Architettura ed Ingegneria delle università italiane.

La "Scienza delle Costruzioni" di Odone Belluzzi è un'opera straordinaria nella quale ogni parola è calibrata e soppesata con accurata precisione e passione. È un risultato dal quale traspare la grandezza dell'autore nel trasmettere magistralmente le concezioni più complesse ed elevate partendo da quelle più semplici, crescendo gradualmente, dosando volta per volta le nuove difficoltà, delucidando ed integrando il testo con note e commenti, esemplificando i problemi con una considerevole quantità di esercizi svolti per intero e spesso con procedimenti differenti allo scopo di mostrare per ognuno di essi gli aspetti ed i vantaggi salienti. Incoraggiando e stimolando i giovani all'approfondimento di una materia apparentemente difficoltosa se non addirittura ostica, il trattato fa breccia nella mente di chi lo legge inducendolo spontaneamente all'intuizione ed all'interpretazione fisica del fenomeno da esaminare e comprendere. Il trattato affronta tutti gli aspetti della materia partendo dai suoi fondamenti.


Terni, 5 luglio 2010

Talamonti Giocondo (RC/CI)

Nannini Mauro(RC/CI)

Luzzi Luzio(RC/CI)

Campili Claudio(IDV)

Boccolini Giuseppe (Socialisti)

Tallarico David ( Progetto Terni Cittaperta)

Piccinini Sandro (PD)