“Amore” e Manifestazioni Valentiniane



Nell’imminenza della festa di S. Valentino, patrono della città, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione di tutti su una celebrazione che assume, nella dimensione urbana, la volontà e il senso di interrogarsi su il sentimento dell’Amore in un mondo in cui, troppo spesso, prevalgono individualismi ed egoismi.

Al di là del sicuro legame che contrassegna l’innamoramento tra due persone, la riflessione si sposta sul significato autentico della parola “Amore” che, come ricordato nel corso della presentazione delle manifestazioni valentiniane, va ricondotto nell’ampio ambito delle relazioni che devono instaurarsi tra gli appartenenti di una più globale comunità:

Amore come riconoscimento e accoglienza dell’altro, come solidarietà reciproca, come dialogo e rispetto.
Amore come speranza. Amore per superare la solitudine, le paure e le incertezze sull’oggi e sul futuro, per seminare giustizia e bontà, per essere dalla parte di chi è più debole.
Amore per gli indifesi, per i bambini.
Amore per chi è nella sofferenza.
Amore per le generazioni a cui lasceremo questo nostro, loro mondo.
Amore per affrontare le grandi scelte della nostra epoca.
Amore universale per un mondo migliore.
Amore per la verità, per la conoscenza come affermazione di libertà, per cancellare la violenza, le guerre, i terrorismi, la fame, la povertà, le disuguaglianze, le sofferenze.
Amore per affermare valori sociali e civili che rendano la vita di ciascuno degna di essere vissuta.

Giocondo Talamonti