Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che una centrale a biomasse è una centrale elettrica che utilizza il calore prodotto dalla combustione degli scarti dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria: legname da ardere, residui agricoli e forestali, scarti dell'industria agroalimentare, reflui degli allevamenti, rifiuti urbani e specie vegetali coltivate per lo scopo e che pertanto rientra nei modi auspicati per produrre energia da fonti rinnovabili;
considerato che per l’ubicazione si è scelto il territorio arronese, un’area facente parte del parco fluviale del Nera, ove è già in fase di ultimazione la costruzione di una Centrale che brucerà Olio vegetale;
tenuto conto che si è in attesa del riconoscimento della Cascata delle Marmore quale bene universale da tutelare nel contesto del patrimonio dell'UNESCO;
visto che è interesse di tutti i Comuni che insistono in Valnerina e del Comune di Terni, competente per la Cascata, difendere il parco fluviale, un territorio di bellezza unica riconosciutaci da tutto il mondo;
considerato che la combustione delle biomasse ha però come effetto secondario la produzione di particelle dannose alla salute delle persone e dei fumi responsabili dell'effetto serra e delle piogge acide;
preso atto dei danni che potrebbero riflettersi sull’intero ecosistema compreso il sistema idrico su cui confluiranno gli scarichi dell'acqua utilizzata;
visto che l'impianto, come tutte le altre centrali del resto comporta sempre un certo impatto sull'ambiente dal punto di vista dei rumori derivanti dalle macchine e dai generatori, dal punto di vista paesaggistico perché allontana dalla zona la fauna;
visto che si è costituito un Comitato Cittadino che andrà ad opporsi alla messa in servizio dell'impianto;
si impegna il Sindaco e la Giunta a:
• Sostenere la protesta del Comitato Cittadino per salvaguardare il patrimonio di eccezionale importanza dal punto di vista culturale e naturale;
• coinvolgere la Direzione Scolastica Regionale perché nelle scuole si insegni a valutare tutti gli aspetti secondari delle modifiche apportate dall’uomo sull’ambiente di vita (inquinamento prodotto da varie cause);
• intercettare le istanze della popolazione quando si vogliono installare centrali che hanno una ripercussione sulla salute, e nella richiesta di utilizzare precauzioni tecnologiche tese a ridurre eventuali rischi.
Terni, 11 marzo 2013
Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)
Mauro Nannini
FdS-RC
Claudio Campili
IdV