Una nebbia fitta grava sulla disponibilità di un macchinario in grado di valutare l’efficacia del trattamento chemioterapico nelle neoplasie. Si chiama PET TAC ed è il fiore all’occhiello delle strutture ospedaliere più avanzate. A Terni, fin dal 2009, correva voce di un investimento in tal senso da parte della Fondazione Carit, ma ad oggi non è dato sapere se, come, dove e quando sia stato effettuato. La città di Terni si sta orientando verso posizioni di avanguardia nella ricerca e nella tecnologia e punta sui vantaggi derivanti dall’integrazione fra Università e Ospedale. Il futuro dei nosocomi si misura sulle eccellenze, a creare le quali concorrono, oltre che la didattica, la disponibilità di attrezzature e soluzioni avanzate di diagnostica.
Dunque, questa benedetta PET TAC ce l’abbiamo? Per saperlo l’Associazione Enrico Berlinguer ha deciso di inoltrare una serie di domande a chi non può non sapere: il Sindaco.
Con l’occasione, tramite specifica interrogazione, si chiederanno lumi circa la firma del protocollo d’intesa fra l’Università di Perugia e l’Ospedale per l’integrazione dell’Azienda e se sia stato predisposto un piano organico di riorganizzazione dei servizi sostenibile finanziariamente. Data l’opportunità, sarà utile essere informati sui progetti di ristrutturazione della struttura ospedaliera e conoscere l’entità degli interventi, oltre ai tempi necessari per realizzarla.
Non è solo curiosità, vi pare?
Ing. Giocondo Talamonti