Interporto di Orte...è, ancora, strategico?


L’Interporto Centro Italia, con sede ad Orte, è stato a suo tempo valutato dalla Regione un'infrastruttura di avanguardia tecnologica, posta strategicamente in un importante nodo ferroviario e autostradale facilmente collegabile al porto di Civitavecchia. Le aziende ternane sono interessate alle grandi potenzialità dell’“Interporto Centro Italia", perché lo sbocco verso il mare offre significative implicazioni di crescita commerciale. E’ fondamentale governare, a tal fine, il processo di sviluppo dall’interno, facendo leva sul peso della quota di partecipazione del territorio ternano: Comune di Terni, Provincia di Terni, Comune di Narni e della Regione dell’Umbria, tramite Sviluppumbria. 
Recentemente è stato presentato e posta in evidenza l’importanza, per l’Italia centrale, del “Collegamento dei due mari”, un progetto viario che orienta l’area settentrionale dell’Umbria verso un’ipotesi di polarizzazione regionale sull’interporto di Jesi. 
Il 1 marzo u.s. si è riunito il Cda dell'interporto di Orte, per procedere alla reintegrazione/cooptazione di un nuovo membro; detto membro sembra che sia stato individuato in un esponente degli Enti umbri. Che ruolo avrà, tale figura, nel reintegrato CDA? Avrà l’incarico di occuparsi del rilancio dell'interporto di Orte, o di mettere in liquidazione le quote partecipative locali nel caso in cui prevalga il progetto Interporto Jesi ?.
All’uopo  è stata presentata al  Sindaco un'interrogazione per conoscere se l'operazione è volta a superare la strategicità dell’Interporto di Orte e se c’è stato in tal senso il coinvolgimento delle istituzioni/azionisti dell'Umbria. 


Terni, 7 marzo 2013


Ing. Giocondo Talamonti 
(Consigliere G.M. Associazione Politico Culturale" E. Berlinguer")