Comune di Terni - Ordine del Giorno: L’Onu proibisce le bombe a grappolo. Ma l’Italia continuerà a venderle



Al Sindaco del Comune di Terni

Premesso che il primo agosto 2010 la convenzione Onu ha proibito fabbricare, esportare e conservare in depositi più o meno segreti le bombe a grappolo, cluster munition.

Tenuto conto che le bombe a grappolo polverizzano come le altre, ma non è tutto: disperdono 150, 170 frammenti che non sono schegge qualsiasi, bensì trappole micidiali, colorate per incuriosire chi fruga fra le macerie o le ritrova fra l’erba dei campi. Appena sfiorate scoppiano “più efficaci delle mine-uomo”. Cambiano la vita e ogni anno a migliaia di bambini: chi muore e chi resta per sempre diverso.

Considerato che Gino Strada e la sua Emergency sono testimoni del disastro dell’Afghanistan.

Visto che il documento siglato da 30 paesi per rendere obbligatoria la convenzione internazionale proposta dal segretario Onu, Ban Ki-moon. Visto che l’Italia se ne è dimenticata.

Si impegna il Sindaco a far conoscere al Governo la posizione di Terni, città laboriosa che ha scelto di vivere in pace per non conoscere più gli orrori della guerra, bandita dall'articolo 11 della nostra Carta Costituzionale e di farlo in occasione della commemorazione dell’11 agosto 2010 (giornata in cui si scaricarono su Terni oltre 500 Bombe per quattro lunghissimi, interminabili minuti che hanno messo in ginocchio la città)

Giocondo Talamonti