Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che il permanere di una crisi economica e finanziaria colpisce, in un crescendo, le aziende e un mercato del lavoro che si sostiene solo grazie al ricorso massiccio alla cassa integrazione e alla mobilità.
Considerato che l’emergenza disoccupazione rischia di deflagrare con pesantissime conseguenze sul tessuto economico e produttivo locale (Emicom, Basell, TK-AST…etc.) e regionale.
Visto che la manovra finanziaria di Tremonti implica uno smantellamento dello stato sociale, un abbattimento del costo del lavoro e una riduzione dei servizi, scommettendo, ancora una volta, sulle miracolose potenzialità del mercato e dell’impresa. Soltanto interventi programmatori di lungo periodo e strutturali possono garantire di affrontare efficacemente la situazione.
Tenuto conto che i tagli apportati alla scuola pubblica si stanno configurando come colpi incalzanti di una mannaia che taglia simultaneamente posti di lavoro, programmi educativi e progetti di vita
Visto che per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione a 16 anni si introducono norme che prevedono l'assolvimento dell’ultimo anno dell’obbligo con il contratto di apprendistato che, come è noto, assume l'aspetto di un vero e proprio rapporto di lavoro. Si condannano, così, le ragazze e i ragazzi che hanno difficoltà di proseguire negli studi, spesso causate dalle precarie condizioni economiche delle famiglie o da contesti sociali degradati, all’inserimento precoce nel mondo del lavoro senza quelle idonee competenze formative atte a fronteggiare i cambiamenti epocali che caratterizzano il lavoro.
Vista la consistenza del numero dei posti di lavoro sacrificati nella scuola, 40.000 posti in meno nel 2010/2011(25.000 posti di docenti e 15.256ATA) che la cancellano dal ventaglio dei beni pubblici da salvaguardare dimenticando che è la base di una filiera che la lega all’Università, la Ricerca, l’Innovazione e l’Impresa. Nella sola Provincia di Terni il numero dei posti tagliati contano, nel 2009 n.189 unità, nel 2010, 170, per un totale di 359 posti di lavoro equivalenti alla chiusura di una media impresa (i più colpiti sono i giovani ed in particolare le donne e con ciò si incrementa la disoccupazione giovanile).
Considerato che i tagli coinvolgono anche i Centri Territoriali per l’educazione degli adulti in deciso contrasto con gli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona e dalla Commissione europea, nel settore dell’istruzione e della formazione 2010 che comprende la Promozione dell’apprendimento permanente come uno degli aspetti chiave per superare la crisi in atto.
Visto che questo paese, fra i membri degli stati europei, è quello che impiega meno risorse per l’istruzione pubblica (al di sotto della media Ocse, mentre è bene in media per i finanziamenti alle scuole private). Si consideri che in mezzora il governo Berlusconi è riuscito a destinare, ad un battito di ciglia del cardinal Bagnasco, decine di milioni per le scuole clericali, ha immesso in ruolo, senza concorso, decine di migliaia di persone per l’insegnamento della religione, mentre tagliava otto miliardi alle scuole pubbliche.
Considerato che la scuola pubblica è vista, contrariamente a quanto accade negli altri paesi, come un costo non come un investimento.
Si impegna il Sindaco a
- dar vita ad un incontro tra le forze istituzionali politiche, sociali, sindacali, culturali, i dirigenti scolastici, le associazioni e i movimenti per elaborare proposte finalizzate ad un Piano regionale della scuola che preveda: nuovi ammortizzatori e tutele , una revisione del riparto dei fondi per il diritto allo studio in modo da adeguare la distribuzione dei contributi alle emergenze derivanti dalla riforma della scuola pubblica
- non indugiare e presentare al più presto le proposte che il gruppo consiliare ha già avanzato con atti di indirizzo sul lavoro per un Piano regionale del lavoro che prevede la Scuola come fulcro per lo sviluppo.
- monitorare l’impatto che i tagli al personale hanno prodotto sulle realtà scolastiche nell’ottica di una offerta formativa il più possibile condivisa e rispondente alle effettive esigenze del territorio;
- sostenere l’impegno, che l’assessore regionale Casciari si è assunta insieme all' Anci, di portare sui tavoli interregionali e nazionali la richiesta di maggiori risorse di organico, che a gran voce proviene dai territori nonché risorse per le attività curriculari e per l’educazione permanente degli adulti.
Terni 25 Agosto 2010
Capogruppo RC/CI – Giocondo Talamonti