Al Sindaco del Comune di Terni
Premesso che l’assegnazione delle case popolari si articola in due distinti filoni: la procedura ordinaria che prevede la pubblicazione di bandi di concorso, la procedura straordinaria da adottare nei casi di emergenza abitativa (situazioni di particolare gravità ed urgenza o per condizioni alloggiative precarie legate ad altre situazioni di disagio sociale);
Considerato che la domanda per la procedura ordinaria va presentata nei termini e nei modi stabiliti dai bandi emanati dal Comune, mentre per le situazioni di emergenza non c'è termine;
Visto che uno dei requisiti richiesti nelle clausole di assegnazione è di risiedere o avere la sede principale di lavoro nel Comune;
Constatato che il problema delle case popolari è molto sentito specialmente dalla popolazione che versa in situazione di forte disagio;
Tenuto conto che la normativa comunale e regionale prevede che il convocato per l’assegnazione, se assente ingiustificato, perde ogni diritto all’assegnazione dell’alloggio popolare;
SI CHIEDE al Sindaco e all’Assessore competente:
• se risponde al vero che, attraverso una determina dirigenziale, sia stato assegnato, o si sia in procinto di farlo, un alloggio popolare ad una persona che nel bando precedente, ha perso il diritto di assegnazione perché assente ingiustificata;
• quale strategia di indagine interna intendono intraprendere, nel caso che quanto sopra risponda al vero.
Terni, 21 giugno 2010
Il Gruppo di Rifondazione Comunisti Italiani
Talamonti Giocondo(RC/CI)
Luzzi Luzio(RC/CI)
Nannini Mauro(RC/CI)
Campili Claudio (IDV)