Lunedì 21 settembre è stata chiesta una sospensione del Consiglio Comunale per consentire alla maggioranza la designazione del proprio componente. In riunione si è raggiunto l'accordo indicando un consigliere del Gruppo "Progetto Terni". Al rientro in aula, l'ala PD della "Margherita" ha abbandonato la seduta facendo venir meno il numero legale dal momento che, nel frattempo, la minoranza si era allontanata. Alla base dell’accaduto, si è pensato che ci fossero, in seno alla famiglia PD, motivi "politici" o semplici mal di pancia.
Commissione Alloggi. Il perchè dell'astensione
Lunedì 21 settembre è stata chiesta una sospensione del Consiglio Comunale per consentire alla maggioranza la designazione del proprio componente. In riunione si è raggiunto l'accordo indicando un consigliere del Gruppo "Progetto Terni". Al rientro in aula, l'ala PD della "Margherita" ha abbandonato la seduta facendo venir meno il numero legale dal momento che, nel frattempo, la minoranza si era allontanata. Alla base dell’accaduto, si è pensato che ci fossero, in seno alla famiglia PD, motivi "politici" o semplici mal di pancia.
L’esercizio fisico…fa bene
Sembra che la vendita di biciclette sia aumentata notevolmente. Detta così, la notizia si presta a varie interpretazioni. E’ la crisi? E’ la voglia di fare moto? E’ l’accesso facilitato in città e nelle zone a traffico limitato che ne consiglia l’acquisto? E’ la moda, cui non sa sottrarsi nessuno?Indipendentemente dalla scelta, il fenomeno, date le dimensioni assunte, necessita di un’analisi, utile ad interpretarne gli aspetti, a misurarne gli eccessi, a valutarne i benefici.
Cominciamo col dire che le strade extraurbane, sede acquisita per diritto dagli automobilisti e motociclisti, tanto che pagano una tassa per occuparla, mal sopporta l’invadenza del popolo di ciclisti festivi e prefestivi. Soprattutto i fruitori a pagamento di percorsi statali e provinciali non digeriscono lo schieramento affiancato dei fanatici del pedale, spesso l’allineamento a tre, insensibili alle strombazzate, sordi alle regole della circolazione, così come alle imprecazioni che li colpiscono appena sorpassati.Se solo immaginassero per quanti centimetri salvano ripetutamente la vita e quanti sospiri di scampato pericolo emette ogni volta l’automobilista riuscito nell’impresa, sono convinto che la sgambata in bici con gli amici se la farebbero non in maglietta e calzoncini plurisponsorizzati, ma in armatura medioevale.Sempre meglio, comunque, vederli affrontare le variazioni altimetriche della strada in compagnia, che da soli, perché le sensazioni di chi li osserva, specie se dall’interno di una berlina dotata di aria condizionata, spaziano dal ridicolo al patetico, con sfumature masochistico-espiatrici.
Ricordo un giorno d’agosto di aver incontrato un ragioniere di mia conoscenza impegnato nella salita che porta a Marmore, sbuffare come una vecchia vaporiera, paonazzo in volto, con un filo di bava alla bocca, che arrancava sull’asfalto infuocato. Una scena penosa, una visione impressionante che avrebbe squagliato anche il cuore di pietra di un menefreghista. Se non mi sono fermato a soccorrere l’agonizzante è stato solo perché il giorno prima m’aveva detto che sarebbe andato per una settimana in un body-center di grido per recuperare la linea fisica perduta. Non mi andava di mettere l’ennesimo Fantozzi di fronte all’evidenza della bugia.L’aspetto positivo è che l’esercizio fisico fa bene.
E’ vero, ci mancano le strutture minime,quelle, per intenderci, di cui dispongono paesi europei come noi interessati a sostenere questa attività fisica. Ci mancano le piste ciclabili, ci mancano i controlli su strada per monitorare e anche difendere chi affronta il rischio di percorsi più lunghi, ma i benefici per la salute e l’economia delle strutture sanitarie sono indiscutibili.Altrettanto dicasi per la marcia, strumento ancor meno dispendioso e altrettanto prodigo di vantaggi salutari.Sarebbe bello che qualcuno si prendesse cura di queste pratiche utili alla comunità, che si cominciasse a discuterne nelle scuole, incoraggiandone l’esercizio, che il CONI e il MIUR arrivassero a perseguire obiettivi comuni per farla diventare una disciplina ambita.E’ inutile lamentarsi che ai mondiali di atletica l’Italia non abbia vinto alcuna medaglia. La sana abitudine di una volta di selezionare atleti già nelle scuole, si è persa. La cultura di sacrificarsi per ottenere risultati nello sport è affondata nel mare magnum di sostanze proibite, di interessi economici, di facili traguardi.
La Scuola deve riacquisire quel ruolo perduto di educatrice, di dispensatrice di valori, sottrattole da un errato concetto di competitività e da spinte provenienti da una società troppo adagiata sull’idea di avere tutto e subito.Quando si tratta di prendere posizioni che valgono il bene di tutti, è opportuno che ciascuno faccia la sua parte senza attendere priorità di intervento. Comincino i Consigli d’Istituto a incoraggiare i ragazzi, li sostengano le famiglie, siano i docenti a far loro apprezzare il lato formativo di un sacrificio, sia esso fisico o morale, si diano da fare le Istituzioni territoriali, si premino i migliori e quelli che pur non rientrando tra i migliori hanno saputo interpretare meglio il senso di ‘sport’.Qualche atleta sul podio lo rivedremmo anche noi ai prossimi mondiali.
Giocondo Talamonti
In risposta a MELQUIADES: Binomio arte /murales e binomio Sicurezza/Protezione
Sarà forse l’età, sarà forse questo dannato saio di educatore che mi porto addosso, a farmi apparire poco indulgente nei confronti di chi disprezza i beni della comunità.
Concedere e chiudere occhi sull’imbrattamento continuato, alleggeriti nella responsabilità dalla speranza e dal dubbio che qualche figura sui muri o sui treni possa rivelare un Picasso depresso o un Van Gogh scontroso, mi sembra riduttivo.
Mi ricorda quella coppia di amici con due figlioletti il cui passatempo preferito era quello di tracciare segni sui muri dell’abitazione con pennarelli acquistati e regolarmente reintegrati dopo l’esaurimento dalla mamma, sostenitrice della teoria che quei graffiti nascondessero il dramma esistenziale di Stefano (2 anni) e l’inno alla vita di Giulietta (3 anni).
A riprova che non si trattasse di irresponsabili spinte creative o di impulsi incontenibili per l’arte, stava il fatto che dedicare loro una sola parete della casa per sfogare l’istinto allo sfregio, non era stato sufficiente.
La consorte pseudo-artista delusa, ma non pentita, era per la libertà d’espressione, per cui, girovagare per la casa era loro concesso.
Per farla breve la storia si concluse con lo sfratto e quattro schiaffoni. Alla mamma.
Al mio interlocutore che mi chiede quale sia la differenza fra sicurezza e protezione, dirò che in gran parte dei contesti che vedono i termini protagonisti, i due si equivalgono.
E’ vero che la sicurezza ha bisogno della paura, del sentirsi continuamente minacciati nella propria integrità fisica e psicologica, ma il terrore di sentirsi esposti al pericolo è la ragione per cui la lista degli oltre 1000 morti sul lavoro all’anno, non aumenta oltre i limiti di questa tragedia nazionale.
“Proteggere” è l’azione di chi è demandato a dare “sicurezza”, ma si origina sempre da una paura.
Il senso di “isolamento” in cui si scopre chi attiva un processo di “sicurezza”, è effettiva, ma è il prezzo da pagare alla sopravvivenza.
La sua accezione negativa si supera se da “passiva” si è capaci di trasformarla in attiva.
Se non fosse così l’umanità sarebbe decimata.
Molto dipende anche dal contesto in cui un individuo opera ed agisce. Differente è l’esposizione al rischio di chi lavora otto ore al giorno ad una pressa meccanica da chi consegna documenti da un ufficio all’altro di una stessa azienda. Ma anche chi, come un pensionato, un disoccupato, una casalinga o un barbone, vive per piacere o necessità gli spazi urbani, ha diritto alla sicurezza in città.
Deve, cioè, sentirsi “protetto”.
La protezione è un concetto convenzionale prima che pratico e quando assume valenza sociale non può prescindere dal rispetto di regole comuni, altrettanto convenzionali e variabili da una cultura ad un’altra.
Regole significano divieti, educazione, abitudine a condividere con altri beni comuni, atteggiamenti che vanno dal raccogliere la cacca del proprio cane da un marciapiede, al mantenimento della pulizia in città, muri compresi.
Una norma, una legge, una disposizione non può identificarsi con la repressione della libertà individuale.
E’ un assunto pericoloso che non attiene alla morale collettiva, ma supporta solo l’istinto egoistico dell’uomo.
Comunque libero di realizzare i suoi impulsi in ambiti confinati alla sua sola presenza.
Consiglio Comunale Terni - Mozione n.15: Rimozione della targa dedicata a Peppino Impastato dalla biblioteca del Comune di Ponteranica (Bergamo)
Al Presidente del Consiglio
considerato che tale atto è chiaramente ostile a quanti hanno creduto e credono nella lotta alla mafia condotta da Peppino Impastato;
tenuto conto che la Lega Nord pur di far risaltare la supremazia del settentrione passa su tutto e tutti, persino su chi è stato ucciso dalla mafia per aver lottato per un'Italia diversa e giusta;
ritenuto che per il popolo leghista è strategico eliminare modelli di persone, specie del sud (Peppino era di questi), che si sono sacrificate per promuovere il rispetto delle leggi, dei diritti e delle tutele civili in tutto il territorio nazionale;
si impegna il Consiglio Comunale e il Sindaco ad intervenire:
1. per prendere le distanze dal Sindaco di Ponteranica
2. per diffondere nelle scuole l’opera di Peppino Impastato
3. perchè i disegni della Lega non travalichino i limiti del tg in dialetto bergamasco su Telepadania.
4. per esaminare la possibilità di intitolare alla vittima della mafia una strada;
5. per far giungere la solidarietà dei ternani alla famiglia Impastato.
Terni, 21 settembre 2009
Gruppo RC/CI
Giocondo Talamonti
Luzio Luzzi
Mauro Nannini
Gruppo IDV
Claudio Campili
Consiglio Comunale Terni - Interrogazione n.14: Influenza H1N1
Premesso che intorno all’influenza H1N1 circolano da tempo informazioni contrastanti, con l’effetto di creare presso la popolazione incertezza e preoccupazione;
considerato che le notizie diffuse circa il vaccino sono carenti sia in termini di intervento, sia nel numero e nelle categorie dei cittadini che ne beneficeranno;
tenuto conto che le famiglie italiane si sono poste il problema dell’opportunità di aprire le scuole nei tempi fissati dal calendario ministeriale;
accertato che con frequenza si parla di “chiusure mirate”, facendo temere l’esistenza di un pericolo che va oltre la tranquilla esposizione del Ministero competente;
visto che le notizie sembrano coincidere nell’individuare il picco fra novembre e dicembre, lasciando molto al caso e all’interpretazione personale ogni misura di contrasto all’epidemia;
Si chiede al Sindaco
o di dichiarare quanto sia a sua effettiva conoscenza sul tema, perché si possa informare con maggior chiarezza la popolazione e allertare eventualmente le strutture demandate a gestire e contenere gli effetti dell’influenza H1N1, e ciò in considerazione del fatto che le informazioni di cui si dispone, oltre ad essere frammentarie, oscillano continuamente fra pessimismo ed ottimismo, creando un clima di confusione, estremamente preoccupante per la tranquillità dei cittadini.
o di dichiarare se l’amministrazione comunale e le strutture sanitarie del territorio abbiano intrapreso qualche azione al riguardo e se esista un piano di emergenza per fronteggiare un’eventuale gravità dell’epidemia.
Il Capo-Gruppo RC/CI
Giocondo Talamonti
Consiglio Comunale Terni - Interrogazione n.13 : Raccolta Differenziata
Mauro Nannini
Consiglio Comunale Terni - Mozione n.11 : Spostamento della farmacia municipalizzata
Consiglio Comunale Terni - Interrogazione n.10 : Etichettatura Braille sui prodotti confezionati
Strage di italiani a Kabul
"Ricercare l'ottimizzazione malgrado il notevole calo del personale. Piangersi addosso non giova a nessuno"
supporto formativo garantito dal Centro Territoriale dell’IPSIA è divenuto un punto di riferimento per la popolazione adulta della città.
Saltano Corsi Pomeridiani all’ ITIS Allievi di Terni. Talamonti:"Farò di tutto per porre fine a questa situazione pazzesca”
Linee Programmatiche Comune di Terni 2009-2014. Le considerazioni del capogruppo RC-CI Giocondo Talamonti
"Dialetto e studi popolari? Ma guardiamo avanti e apriamoci alle frontiere del mondo globalizzato"
"Onorerò l'impegno con grande serietà, passione e diligenza"
Consiglio Comunale Terni - Interrogazione n.9 : Danni alle scuole procurati dall'installazione dei seggi
Considerato che per lo svolgimento delle elezioni si scelgono le scuole per l’organizzazione dei seggi;
tenuto conto che sarebbe opportuno utilizzare altre strutture pubbliche (caserme etc.) per non portare disagi all’attività didattica e formativa dei giovani;
Visto che i componenti del seggio e gli stessi incaricati del Comune con il loro comportamento arrecano dei danni e richiedono lavori straordinari del personale scolastico per effettuare la pulizia come l’attaccamento dei manifesti, adesivi sulla porta e sugli infissi , puntine sui muri e spara punti per tenere i manifesti, muro che subisce danni,
si chiede al Sindaco e all’Assessore competente
Se non ritiene o Utile organizzare i lavori per non danneggiare le scuole;o Di utilizzare adesivi di chiusura delle porte e degli infissi che non producano danni;
Si chiede inoltre di conoscere se tali danni vengono risarciti.
Terni, 8 settembre 2009
Il Gruppo RC/CI
Talamonti Giocondo
Luzzi Luzio
Nannini Mauro