Germinal Cimarelli - Io , il 20 gennaio 2010, a Torremaggiore ci sarò.

Fonte Foto: http://www.partecipiamo.it/xxv/immagini/La-resistenza-disegni-800.jpg

Germinal Cimarelli nato a Terni nel 1911, caduto a Terni il 20 gennaio 1944, operaio specializzato. Medaglia d’oro al valor militare.
Comandante di un distaccamento partigiano combattè contro i nazifascisti nella zona montagnosa che va dalla Prata a Cesi, fino a Giuncano. I tedeschi occupanti, messi in difficoltà dalla combattività degli uomini di Cimarelli, il 20 gennaio 1944 attaccarono di sorpresa e in forze sul Monte Torremaggiore:

l’operaio antifascista cadde per consentire ai suoi compagni di sganciarsi e di mettersi in salvo.

Nella ricorrenza del 66.mo anniversario della morte di Germinal Cimarelli ricordarne la figura assume una duplice valenza: la difesa dei principi per i quali tanti nostri concittadini hanno lottato, il sacrificio di tanti altri per affermare la libertà.

Germinal Cimarelli ha contribuito a scrivere l’attuale Costituzione, nata dalla sofferenza degli italiani, dalle morti e dal lutto di un’intera generazione. Il sacrificio della vita è l’esempio estremo e più convincente dei valori in cui credere, meritevole di essere consegnato, con il suo messaggio di verità, alla custodia delle coscienze dei nostri figli.

Non dimentichiamo, quindi, le migliaia di testimonianze su cui è stata costruita la libertà in cui oggi viviamo. Nostro dovere è difenderne il senso e trasmetterne gli ideali, perché anche le generazioni che ci seguono abbiano riferimenti certi in cui credere e lottare.

L'Italia ha una memoria viva e condivisa. Essa richiede sempre di più il lavoro della storia, la passione civile di chi ricerca il passato per operare. Il sacrificio estremo dei nostri padri, non può essere disperso, ma servire da esempio per le generazioni più giovani e da monito per tutti a non cadere di nuovo negli errori ideologici e storici che hanno segnato un periodo troppo lungo della crescita dell’uomo.

Per gli italiani, il lavoro della memoria nacque anche dal genio di poeti e patrioti come Foscolo che scrisse: "italiani, io vi invito alle storie…", e indicò Santa Croce a Firenze come luogo dal quale costruire una religione civile per un popolo che voleva diventare Nazione.

I luoghi dove avvennero gli scontri li vorremmo vedere sempre più frequentati da ragazzi delle scuole per cogliere i valori di libertà alla cui base si scoprono gli ideali di pace, e di fraternità fra i popoli. E’ dalla conoscenza, dal ricordo, dalla memoria sempre viva che si costruisce il futuro.

Io , il 20 gennaio 2010, a Torremaggiore ci sarò.