La staffetta Terni-Bologna è stata sempre sofferta, quasi a confermare i contenuti tragici che commemorava. In ogni celebrazione è stato presente il gonfalone del Comune di Terni ed un assessore. Anche a me è toccato l’onore di rappresentare il Sindaco di Terni alla cerimonia che ricorda la strage di 85 cittadini, tra cui il ternano Sergio Secci. Il dovere della memoria per tante vite stroncate supera i lenimenti del tempo e si rinnova nel ricordo di quanti hanno vissuto i momenti difficili della nostra democrazia.
L’Amatori Podistica Terni è stata sempre presente compreso il giorno in cui è stata intitolata la sala d’aspetto della Stazione di Bologna a “Torquato Secci”, primo presidente dell’Associazione dei Famigliari Vittime della Strage del 2 agosto. Il tragitto che collega Sesto Fiorentino a Bologna, l’ho sempre vissuto con grande emozione. Il concentramento delle staffette era fissato presso la “montagnola” a Bologna, da dove, in corteo, ci si dirigeva alla Sala Rossa del Consiglio comunale. Lì si alternavano oratori e si rendeva omaggio ai gonfaloni, poi si andava tutti in corteo alla stazione di Bologna in attesa del suono della sirena che, alle ore 10.25, ricordava il momento dello scoppio della bomba. Un minuto di silenzio denso di messaggi. Ogni volta ero felicissimo di prendervi parte, una felicità che ha coinvolto tutti gli amatori il cui motto era IO CI SONO E TU?
Giocondo Talamonti
(dal blog di Giocondo Talamonti "la storia dell'Amatori Podistica Terni")
La foto si riferisce alla staffetta del 1988