Il fatto non sussiste

La sentenza del Tribunale di Terni, sull’”Operazione Spada” è Il fatto non sussiste.

Tutti assolti è veramente una bella notizia. Ci fa piacere anche perché è quello che l’Associazione politico-Culturale “Enrico Berlinguer” scrisse l’8 gennaio del 2017, ne riportiamo una sintesi.  

“…Non ci piace la spettacolarizzazione della giustizia, i processi avviati nei talk show televisivi, l’uscita sui giornali con frasi ad effetto e che coprono l’intera prima pagina che anticipano nomi e reati per poi sparire in un piccolissimo articolo, in pagina interna, quando c’è l’assoluzione, senza contare l’web che si riversa sulle persone come un fiume inarrestabile. Il buttare il nome delle persone tutti i giorni sui quotidiani e quelli on-line metterlo alla gogna è una specie di tortura per chi soffre, a volte ingiustamente, del reato che gli è stato contestato. Nel nuovo processo penale è previsto, per fortuna, il potenziamento della tutela della privacy delle persone coinvolte. L’avviso di garanzia è diventato per l’opinione pubblica, una specie di condanna…. È con lo spirito di giustizia e con il medesimo desiderio di equità che la nostra Associazione attende l’esito del lavoro della magistratura in merito all’” Operazione Spada”. Agli incaricati di far piena luce su una vicenda carica di dubbi diciamo di lavorare con serenità e di fare presto, augurandoci che siano individuati i colpevoli e sgravati gli innocenti da accuse infamanti…Oggi a Terni e in Umbria è in atto un grande scontro politico e noi non vorremmo che questo sia condizionato anche dagli interventi della magistratura…Noi crediamo nella giustizia, ma pensiamo che qualcosa vada fatto per rimuovere ciò che non funziona, per il bene di tutti.”

La sentenza di oggi restituisce anche formalmente quell’onore e quella stima che non erano mai venuti meno nei confronti di tutti gli amministratori chiamati in causa, una bella soddisfazione, che ripaga solo in parte le tante amarezze e i tanti dolori sopportati. Il buon esito è la parte positiva, ma non è piacevole l’amarezza di quanto subito. Chi ti restituisce quello che hai sofferto? Chi ti ripaga del tempo utilizzato a rispondere alle accuse? Chi ti risarcisce del fango e dei danni economici, professionali e politici? Chi…

L'Associazione Politico-Culturale “Enrico Berlinguer” esprime a tutti gli amministratori coinvolti e alle loro famiglie vicinanza e partecipazione emotiva per l’assoluzione con la formula piena” il fatto non sussiste”, (formula adottata dal giudice quando manca l’elemento oggettivo del reato), sgombrando il campo dalle ombre così presenti durante tutto questo tempo.

Terni, 16 ottobre 2020

Il Presidente

Giocondo Talamonti





Terni e il Nuovo Ospedale

 Da troppi anni ormai, Terni sta affrontando crescenti difficoltà nella gestione sanitaria locale per l’inadeguatezza della sua principale struttura: l’Ospedale “Santa Maria”. L’Associazione Politico-Culturale “Enrico Berlinguer” si sta facendo carico di un contributo di sensibilità al problema, giudicato essenziale ai fini di un’armonica crescita della comunità. La corsa verso l’adattamento alle mutate esigenze cittadine, intesa come rattoppo, non ha più ragione di essere. Ogni spesa che si fa per adeguare il sito alle richieste è diventata uno sperpero, non potendo garantire risultati utili. La soluzione risiede in una nuova costruzione moderna ed efficiente, capace di fronteggiare problematiche complesse, in linea con le nuove emergenze. Il momento per affrontare il problema è il migliore, potendo contare su risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee.

L’Ospedale di Terni rappresenta un punto di riferimento notevole per la realtà sanitaria di zone limitrofe alla città: Rieti, Viterbo, Narni, Amelia, Spoleto, ponendo interrogativi circa la collocazione in un’eventuale nuova zona, quale quella ipotizzata di Maratta, o nell’ampliare e ricostruire nel medesimo sito attuale, disponendo di aree adatte e prevedendo parcheggi sotterranei in grado di accogliere il traffico degli utenti. La nuova struttura dovrebbe essere organizzata per dare risposte alle urgenze, ma anche per eliminare le liste di attesa con il potenziamento dei servizi. Non si possono far miracoli: la struttura attuale non va, è vecchia, impostata su assetti e percorsi non più funzionali, non a norma con le vigenti disposizioni antisismiche e di sicurezza. Una nuova struttura, attraverso la disponibilità di spazi più razionali, e la valorizzazione e il potenziamento delle aree garantirebbe all’utenza soluzioni tecnologiche e una moderna domotica per migliorare la qualità delle prestazioni, sicurezza, risparmi energetici con vantaggi consistenti nei costi di gestione.

La necessità di un nuovo ospedale è ampiamente considerata dalla realtà politica regionale e provinciale. Il dibattito s’incentra su quale ubicazione sia più opportuna. C’è chi propende per costruirlo a Collo Obito a fianco di quello esistente con la possibilità di trasferire subito i reparti attuali verso i nuovi con ridotto disagio, operando per piccoli passi. L’ipotesi Maratta si scontra con la realtà geofisica del sito considerato a rischio esondazioni, anche se dal punto di vista logistico

offrirebbe vantaggi in quanto più facilmente raggiungibile dall’utenza narnese-amerina. I problemi, grazie alle moderne tecnologie ingegneristiche sono facilmente superabili. Il pericolo, semmai, è quello di attardarsi nelle disquisizioni fino ad annullarne le prospettive. Il vero problema è quello di dare un servizio di qualità e di assicurare termini di sicurezza non più procrastinabili, darsi obiettivi funzionali ed organizzativi, come l’accorpamento delle sale operatorie in un unico blocco. Si avverte l’urgenza di proporre una migliore collocazione alle aree dedicate alle degenze, attualmente scollegate dai servizi, obbligando gli operatori sanitari ed il personale ausiliario ad affrontare giornalmente inadeguati spostamenti dei degenti. Mancano, al momento, spazi dedicati allo scambio professionale e alla formazione, come un’aula magna, un centro congressi, aule per la formazione continua e dovranno infine essere valorizzati e ampliati gli spazi dedicati all’accoglienza degli utenti etc.

La viabilità di accesso al sito dovrebbe prevedere apposite soluzioni in tema di percorsi alternativi per garantire di raggiungere l’Ospedale in tempi ragionevolmente brevi ai mezzi di assistenza, indipendentemente dalla sua collocazione (Maratta o Colle Obito), evitando alle ambulanze e ai mezzi di soccorso i rallentamenti causati dal normale traffico cittadino. Altrettanto rilevante è rispondere all’emergenza con l’elisoccorso, superficie già esistente a Maratta, ma realizzabile anche nell’attuale ubicazione del nosocomio. L’accesso al nuovo ospedale, infine, dovrà essere facilitato per gli utenti diversamente abili, attraverso l’eliminazione di ogni barriera architettonica, disponendo di ingressi e percorsi dedicati. È fondamentale, poi, che l’ospedale sia circondato da spazi verdi.

Altrettanto importante è garantire che il servizio si svolga nel rispetto della dignità dei pazienti, in quello della privacy e nella comprensione per la sofferenza umana. La scelta, dal momento che investe gli interessi della città, deve essere condivisa dall’opinione pubblica e deve scaturire da una partecipazione più ampia possibile dei cittadini e delle forze politiche che li rappresentano. L’Associazione politico Culturale “Enrico Berlinguer” è dell’opinione che lo sviluppo di una comunità sia in funzione della rispondenza dei suoi servizi e che tra questi quello relativo alla salute assuma priorità assoluta.

Terni, 11 ottobre 2020


Il Presidente

Giocondo Talamonti




Insieme per vincere la paura e riprendersi la vita.

 

L’Amatori Podistica Terni, domenica 6 settembre 2020, ha partecipato alla camminata lungo il fiume Nera con partenza da Borgo Cerreto. Una iniziativa particolare perché dedicata alle donne colpite da Tumore al Seno Metastatico (TSM). Tutti hanno indossato, la maglietta con la scritta “TSM”. L’evento è inserito nelle iniziative della Giornata Nazionale del Tumore al Seno Metastatico che avrà luogo il 13 ottobre con lo scopo di aiutare le donne che affrontano questo percorso a sentirsi meno sole e a combattere l’indifferenza relativa a tale patologia.















































 Un paese Amatrice che porta ancora le ferite del terremoto di agosto e ottobre 2016, ma che, seppure lentamente, cerca di tornare alla normalità. Luogo di nascita della “amatriciana” è assurta a simbolo di una terra che aspetta la resurrezione, fondamentale per l’intera popolazione.  Alle 3:36 del 24 agosto 2016 una scossa di terremoto tra i comuni di Accumoli e Arquata del Tronto rase al suolo Amatrice e sconvolse il centro Italia, provocando 299 vittime.

L’Amatori Podistica Terni ha portato fin dal 2017 la propria solidarietà ai cittadini di Amatrice e nello stesso tempo ha percorso il tratto della manifestazione internazionale Amatrice- Configno ferma, forse a causa del terremoto, alla quarantesima edizione.

Quella di Amatrice non è stato un cammino come gli altri, la sua lunghezza di 8,5 Km lo rende adatto per una giornata o un weekend a contatto con la natura, ma, l’Amatori Podistica Terni ha voluto far sentire la propria vicinanza a chi ha tanto sofferto e tenta di rialzarsi.

Come sempre l’associazione Amatori Podistica Terni ricorda come sia importante per tutti una sana attività all’aperto.

 

Un po' di curiosità

La “amatriciana è un famoso piatto nato ad Amatrice era il pasto principale dei pastori, ma originariamente era senza pomodoro e prendeva il nome di gricia”; questo ingrediente fu aggiunto in seguito quando i pomodori vennero importati dalle Americhe e il condimento prese il nome di “Amatriciana”.

Dal 6 marzo 2020 è ufficialmente riconosciuta come specialità tradizionale garantita dell'Unione europea.