È vero che in Italia non
c’è la cultura del rispetto sociale e del controllo che la normativa richiede,
ma dovrebbe far parte di ciascuno di noi il concetto di utilità d’igiene e di
salute pubblica.
Il tenere da tempo il
bagno chiuso nella curva est, allo Stadio “L. Liberati” e fruire del solo e
unico bagno a piano terra, oltre allo scomodo, quello che preoccupa di più è la
compromissione della salute pubblica per i cattivi odori che da esso vengono
emanati.
Analoga situazione per il
bagno pubblico del Parco di viale Trento chiuso, da illo tempore, con un lucchetto. Senza andare oltre alla segnalazione di altri
casi, ci si chiede se è una costante la mancanza di sorveglianza da parte di
chi è addetto a gestire le strutture, dal momento che nel secondo caso è stato più
volte segnalato, senza che nessuno se ne è preso cura.
Chi può si appoggia ad un albero e dà sfogo
alle sue necessità, chi non può limita la sua permanenza abbandonando il parco.
Un ulteriore situazione
della mancanza di rispetto per le persone anziane, handicappate e invalide e dà
della città di Terni un’immagine scadente. Quello che ci si augura è che chi di
dovere faccia quello per cui è retribuito.