ATTO DI INDIRIZZO: la situazione di crisi in Siria.


Al Sindaco del Comune di Terni




Premesso che l’ impegno contro la guerra, come recita la nostra Costituzione, ci impone di dichiararci contrari all'intervento militare in Siria; inoltre l’aprirsi di nuovi conflitti aggraverebbe la già difficile situazione economica del nostro Paese dal momento che l’economica attuale è anche figlia delle numerose, catastrofiche e costosissime guerre degli ultimi venti anni;

certi della inutilità di risolvere sempre i problemi con la forza, spesso militare, invece che con cambiamenti economici, sociali, politici, culturali;

preso atto che sono circa 2 milioni le persone in fuga dalla Siria; circa 1 milione bambini, testimoni di eventi terribili che segneranno la loro vita per sempre;

vista la dichiarazione diffusa al termine del vertice del G20 in cui 10 paesi (Australia, Canada, Francia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti + la Spagna, condannano l'attacco con armi chimiche..., ed inoltre 10 Paesi hanno manifestato la loro contrarietà all’intervento militare proposto dall’USA (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Germania, Argentina, Messico, Indonesia, Corea del Sud);

tenuto conto dell'appello del Papa contro la guerra e contro le politiche aggressive, delle grandi mobilitazioni che si stanno generando in tutti i paesi del mondo e della contrarietà della gran parte dei governi del pianeta, e del rischio di innescare conflitti armati ancora più catastrofici in Siria e in tutto il Medio Oriente;

si impegna il Sindaco e la Giunta di adoperarsi e di far sentire la voce della maggioranza dei ternani, presso il Governo Letta, per:
· rimuovere la legge Bossi-Fini e consentire arrivi nella legalità e nel principio universale dell’accoglienza;

· impedire, anche dopo il pronunciamento ONU, l'intervento militare o l'uso delle basi militari italiane, perché ciò potrebbe essere l’ innesco di una terza guerra mondiale di proporzioni non definite;

· favorire una soluzione negoziata e pacifica della crisi siriana tesa a porre fine alla cruenta guerra interna in corso;

· chiedere l'annullamento delle sanzioni dell'Unione Europea e favorire il soccorso e l’aiuto a quanto rimane in piedi dell'economia siriana, onde alleviare le attuali pesantissime condizioni di vita dei siriani e consentire il rientro dei numerosi profughi.


Terni, 16 settembre 2013



Ing. Giocondo Talamonti (G.M. "Associazione E. Berlinguer")
Mauro Nannini (RC)
Claudio Campili (IDV)