All'I.P.S.I.A. “Pertini” l'italiano si colora

Consegna delle certificazioni di “Italiano- livello A2” acquisite dagli immigrati stranieri al termine dei corsi realizzati dal Centro Territoriale dell'I.P.S.I.A.   

Molti sono gli scettici sulla possibilità delle varie culture di convivere e accrescersi in pace e (aggiungo) in esultanza, ma questi possono ricredersi visitando il sito Internet dell'I.P.S.I.A. Pertini. Una serie di foto di quanto avvenuto all'IPSIA di Terni, ieri 7 giugno, ritraggono in modo spontaneo e coloratissimo persone originarie di ogni parte del mondo (settanta circa): India, Magreb, Macedonia, Albania, Corea, Colombia...., molte,  in prevalenza donne, con le fogge più diverse di vestiario di tutti i  colori dell'iride. Un'armonia nella diversità, un’uniformità nel sorriso e nella soddisfazione, una gioia sul volto di tutti. No, non è retorica e non si trattava d'un consesso mondiale indetto dall'ONU. 

Semplicemente si faceva festa, con discorsi, musiche e con una rassegna impressionante di gastronomie di tutto il mondo, all'iniziativa del dirigente dell'I.P.S.I.A., ing. Giocondo Talamonti, di consegnare in forma solenne, i diplomi conseguiti dagli immigrati al termine dei corsi dedicati a far acquisire la conoscenza dell'italiano. Corsi organizzati dal Centro Territoriale Permanente, inclusi nel programma formativo del sistema I.P.S.I.A. 
Un impegno culturale e un approccio metodologico che insieme entusiasmano e preoccupano. Per avere un'idea approssimata, ma vivida della costellazione dei problemi da affrontare, basti  pensare che le insegnanti  dovevano  rivolgersi contemporaneamente a persone di almeno 20 diverse lingue madre, ad un’utenza quasi tutta impegnata nel lavoro e dagli orari più diversi, donne quasi tutte con figli piccoli e meno piccoli ma in ogni caso bisognosi di mamma, con dislivelli di scolarizzazione immensi: dai quasi analfabeti ai borsisti universitari. Il CTP è effettivamente sulla frontiera della ricerca in materia di formazione, di educazione degli adulti, di interrelazione culturale, di individuazione e sperimentazione delle capacità e della possibilità della scuola di flessibilizzare la propria organizzazione fino a regolarsi sulla domanda che le viene rivolta. 
Bisognerebbe seguire con la massima attenzione ciò che avviene nel  centro territoriale dell'I.P.S.I.A., ove  l'embrione d'una maniera radicalmente nuova di scuola, ove il lavoro qualificato del dirigente e delle docenti ha permesso, nell’anno scolastico in corso,  a circa 200 immigrati di raggiungere il livello di italiano A2, livello necessario per il patto per l'integrazione e per il rinnovo della carta di soggiorno.