Interporto: Ieri Orte, oggi Iesi. Chi ha sbagliato?

Premesso che una virata all’ultimo momento, una di quelle che ti riporta con i piedi a terra, può essere una soluzione tarda, ma pur sempre una soluzione, succede anche che il cambiamento di rotta improvviso possa essere la peggiore delle scelte.

Il riferimento, prima che alla Concorde del capitano Schettino, è alla svolta repentina sull’individuazione dell’Interporto che ha visto la Regione Umbria investire per dieci anni su quello di Orte e che, ultimamente, per la presenza di chissĂ  quali scogli ha suggerito un’inversione ad “U”: da sud-ovest a nord-est, puntando su quello di Iesi.

Cosa sia successo per determinare uno spostamento che strategicamente cambia progettazioni, programmi e prospettive di sviluppo economico per l’intera regione, non è solo una curiositĂ , ma un dovere che i responsabili della scelta devono a tutti gli umbri.

Lascia pensosi constatare che il corridoio Berlino Palermo, indicato nella programmazione infrastrutturale della ComunitĂ  Europea, e che comprende l’interporto di Orte, non sia adeguatamente privilegiato.

Mancherebbero infatti i necessari strumenti a dare al territorio produttivo ternano il respiro che serve alla crescita e al futuro dell’economia locale.

Le conseguenze possono essere l’avvio verso un declino delle attivitĂ  industriali ed un regresso sociale.

Il completamento della Terni-Civitavecchia, arteria irrinunciabile per il collegamento al mare delle province di Terni, Viterbo, Rieti e dell’Interporto di Orte, (opera prevista ed inserita nel ‘Patto di Territorio’, sottoscritto nel 2005 fra il governo Berlusconi e gli Enti Locali), è ancora oggi una prioritĂ  strategica.

Cosa sia successo per giustificare il ripensamento è tema che i cittadini devono conoscere.

Saranno vendute le quote dell’Interporto di Orte, ora che il panorama si apre sulle Marche? Se sì, a che prezzo?

Ma, prima di questi non trascurabili argomenti, ce ne è uno che pretende risposta: quali vantaggi può portare all’economia umbra incentrare sull’Interporto di Iesi lo smistamento delle merci, rispetto a quello di Orte?

Pare evidente che se qualcuno s’è ravveduto ora, qualcun altro si sia sbagliato prima.


Terni, 15 maggio 2012

Giocondo Talamonti