Comune di Terni – Atto di Indirizzo: PARTECIPATE (ASM, AsFM, USI, SII, ATC)



Al Sindaco del Comune di Terni
Al Presidente del Consiglio Comunale
All’Assessore alle partecipate


Premesso il ruolo sociale e strategico che svolgono le aziende partecipate (ASM, AsFM, USI, SII, ATC) , la cui gestione attuale determina un appesantimento dei conti pubblici anziché la produzione di un servizio di pubblica utilità, in grado

Visto che il CdA (Consigli di Amministrazione) delle partecipate sono scaduti o in via di scadenza, e che occorre rinnovarli per consentire scelte strategiche di risanamento e di sviluppo nel rispetto degli interessi della collettività.

Tenuto conto di quanto affermato nel programma condiviso dall’intera coalizione, che impegna l’amministrazione a condividere la necessità di praticare la strada della qualità, per le nuove governance auspichiamo un metodo di scelta delle risorse umane capace di garantire stabilmente una politica di risanamento e la funzione pubblica delle partecipate stesse. Si definiscono le seguenti linee d’indirizzo per le singole partecipate:

Consideriamo che per quanto concerne l’ASM è strategica la valorizzazione dei seguenti assetti industriali:

1. incremento dell’intervento nel settore dell’energia;
2. la collaborazione con altre grandi imprese del settore dei servizi (socio operatore della SII SCPA - società consortile per azioni-; Umbria Distribuzione Gas SpA-- società costituita dall’Italgas SpA al 45%, da ASM Terni SpA al 40% e da ACEA SpA al 15%) al fine di una maggiore efficienza aziendale;
3. la creazione della multiutility provinciale, a maggioranza pubblica, deve garantire risparmi di scala mediante l’ottimizzazione dei servizi, nonché produrre un abbattimento dei costi per l’utente finale e una trasparente gestione delle risorse;
4. incrementare la raccolta differenziata sia porta a porta che estendere e potenziare il sistema di raccolta al fine di passare dall’attuale 25% ad almeno il 65% di differenziata così da abbattere i costi dovuti al trasferimento nella discarica di Orvieto e ridurre gli impatti ambientali;
5. l’avvio tempestivo di una politica industriale attiva in grado di incentivare la realizzazione di una vera, e propria filiera industriale del riciclaggio e del riuso, valorizzando al meglio le quote raggiunte nella raccolta differenziata e trasformando quello che abbiamo conosciuto come il polo dell’incenerimento a Maratta in polo del riciclo. Perché questo presupposto sia più facilmente percorribile è necessaria la chiusura del ciclo dei rifiuti mediante una presenza pubblica nella gestione degli impianti.

Preso atto dell’attuale condizione dell’AsFM che impone un rinnovo immediato della governance, l’obiettivo da perseguire è quello di costituire una SpA pubblica sul modello già in essere in altre amministrazioni. Si auspica una struttura societaria a maggioranza pubblica e con un’azionariato diffuso, che coinvolga in particolare il personale dell’ente sia nel capitale che nella gestione.
Va promossa una gestione dell’AsFM SpA in grado di predisporre un piano industriale di rilancio volto a conferire competitività ed efficienza all’azienda, che mantenga la funzione sociale avuta in questi anni e che sia in grado di definire nuovi servizi in funzione dei nuovi bisogni.

Visto che per quanto riguarda CMM, si è completato il processo di trasformazione in USI (Umbria Servizi Informativi), la radicale ristrutturazione che nella, pratica ha determinato una problematica riduzione del personale rischia di ridimensionare le sue potenzialità.

Prevediamo per il CMM la definizione di due core business:

1.uno centrato sull’attuale attività dell’USI, che va potenziata;
2. l’altro, visti anche gli ingenti investimenti fatti dal Comune, centrato sulla produzione culturale affinché diventi uno dei filtri fondamentali, dello sviluppo economico del territorio fondato sui distretto culturale, attraverso la messa in rete con gli altri contenitori e soggetti attivi nell’ambito della produzione culturale e della formazione.

Visto che nel SII aumentano le tariffe e diminuisce la qualità dei servizi, occorre revisionare il Piano di Ambito e rivedere la convenzione con il privato, che oggi opera in condizioni di indubbio vantaggio (pubblicizzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti).

Utilizzando come valore di contrattazione la rinegoziazione delle garanzie prodotte dall’amministrazione comunale per garantire il. debito contratto dalla gestione privata, si devono creare le condizioni per attivare le procedure di passaggio della governance privata alla gestione pubblica.

Tenuto conto della risorsa importante per il territorio rappresentata dall’ATC, che sta ulteriormente qualificando il suo parco mezzi, che gestisce in modo efficiente ed economico il sistema dei parcheggi e del trasporto pubblico locale, che sta compiendo un ulteriore salto di qualità con il potenziamento dei sevizi dell’Aviosuperficie, occorre sostenerla nell’opera di diversificazione di mercato e in fase dì costituzione della Holding regionale dei trasporti, affinché il patrimonio aziendale dell’ATC, sia in termini di mezzi che di risorse umane, sia tutelato pienamente nel nuovo assetto aziendale regionale.

La nuova Holding, pur perseguendo la razionalizzazione della gestione e l‘abbattimento dei costi, deve garantire il mantenimento dei servizi che hanno funzione di interazione sociale per i territori penalizzati dalla posizione geografica.

Alla luce di quanto sopra si impegna il sindaco a:

o dare seguito al rinnovo dei CdA delle partecipate tenendo conto che per PATC si dovrà dare mandato all’attuale CdA fino alla. costituzione della Holding regionale

o dare seguito alla costituzione all’ASM di una multiutility pubblica, potenziare la raccolta differenziata e sviluppare il progetto del polo del riciclaggio e del riuso;

o tutelare e consolidare il ruolo di servizio pubblico, riappropriandosi delle competenze all’interno del SII, oggi sbilanciato verso il privato;

o avvalersi, per il risanamento, di governance in grado di portare avanti un piano aziendale e di produrre utili alle casse comunali nel rispetto della funzione sociale dei servizi prodotti dalle partecipate;

o monitorare periodicamente lo stato di salute economica-finanziaria delle aziende partecipate e la qualità dei servizi erogati tramite la costituzione di apposita commissione consiliare con specifiche competenze riconosciutegli dal consiglio comunale.

Terni, 3 novembre 2009


Rifondazione Comunista/Comunisti Italiani
Talamonti Giocondo
Nannini Mauro
Luzzi Luzio

Progetto Terni Città Aperta:
Giorgio Aquilini Ugolini,
David Tallarico