Antonio Bosco e la fabbrica


Guardare al futuro ripensando alla storia della città, che da borgo è diventata una città industriale, alla sua cultura, alla scuola tecnico professionale che ha forgiato i nostri cittadini. La memoria costituisce un patrimonio che non deve essere mai cancellata se si vuole affrontare il nuovo con determinazione e coraggio. Antonio Bosco nato il 26 febbraio del 1849 nel capoluogo piemontese (così riporta il documento della Curia vescovile di Torino in mio possesso), ex dipendente SAFFAT, fondò nel 1890, a Terni, la ditta Bosco per progettare e costruire i macchinari necessari all’agricoltura locale. Negli anni ’70 la “Bosco” trasferì l’apparato produttivo a Maratta Bassa e si specializzò nella fornitura di macchinari per l’industria chimica e petrolifera. Nel 1982 passò sotto la gestione dell’Efim, mantenendo la denominazione di Bosco officine meccaniche spa. Il vecchio complesso delle officine Bosco, parzialmente demolito nel 1985, è stato recuperato con fondi europei e trasformato nell’attuale centro multimediale. Nel 1994 l’Ipsia “S. Pertini” ha intitolato ad Antonio Bosco le officine meccaniche della scuola. L’archivio Bosco, di notevole interesse storico, è conservato dal 2006 in un reparto delle officine dell’Itis di Terni…