A proposito del risentimento dell’assessore Cherubini per una mia supposta invasione di campo relativa al materiale storico della “Bosco”, stipato in locali dell’Itis da me diretto, mi preme precisare che il contatto telefonico con l’Arpa, ritenuto erroneamente dalla Cherubini all’origine del malinteso, ha avuto solo carattere di condivisione circa le tematiche di salvaguardia storica del patrimonio locale.
Sull’opportunità della quale sono convinto e persuaso che le competenze d’intervento spettino all’assessore, meravigliandomi, semmai, del ritardo con cui si rivendica un “diritto” sino ad oggi ignorato.
Sono, parimenti, convinto che i locali di una scuola debbano essere finalizzati alla formazione e all’istruzione dei ragazzi e che, in tale prospettiva, vengano attrezzati adeguatamente per la crescita dei giovani, così come sta impegnandosi a fare l’Associazione Industriali di Terni, preoccupata delle carenze di supporti infrastrutturali e didattici (altra competenza che si spera sia presto rivendicata dalla Provincia).
Spiace che sul tema della difesa del patrimonio culturale e storico della città (il riferimento è anche all’archivio Alterocca) si continui a fare confusione, mescolando doveri e diritti, pubblico e privato, oneri finanziari comunitari e interessi personali.
Per quanto mi riguarda, nella funzione di dirigente di un istituto scolastico, mi interessa solo che i locali, opportunamente corredati delle attrezzature necessarie, servano alla preparazione dei ragazzi, perché possano affrontare con serenità le impellenze poste dal mondo del lavoro. Continuerò a farlo fino alla scadenza del mio mandato, ormai prossimo.
Altri facciano altrettanto. I tempi stringono per tutti.
Terni, 31 luglio 2011
Ing. Giocondo Talamonti